La Cassa di Risparmio di Rimini non ha alcuna intenzione di dismettere il Credito Industriale Sammarinese. La buona notizia l’ha data direttamente il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Massimo Pasquinelli.
SAN MARINO – La Cassa di Risparmio di Rimini non ha alcuna intenzione di dismettere il Credito Industriale Sammarinese. La buona notizia l’ha data direttamente il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, Massimo Pasquinelli.
Nessuna cessione in vista, quindi, per l’istituto sammarinese, una delle quattro banche storiche del Titano, come qualcuno aveva paventato dopo il commissariamento della Carim, che ne controlla il 100% delle azioni.
Ai microfoni della Tv di Stato sammarinese, Pasquinelli ha spiegato che “Gli amministratori straordinari si sono prodigati nell’individuazione di un board adeguato, con grandi finanzieri indicati da Bankitalia, che non stanno alcuni mesi per poi vendere il CIS”. Il nuovo CdA del CIS, che è stato rinnovato proprio la scorsa settimana, per Pasquinelli dunque “ha davanti un triennio anch’esso”. Il Presidente della Fondazione Carim a questo punto rilancia: “Il Credito Industriale deve rinnovarsi, cosa che peraltro sta facendo anche da un punto di vista organizzativo, perché deve aspirare ad essere una banca grande”.
Si tratta di una buona notizia per tutto il sistema bancario e finanziario del Titano, che va in controtendenza dopo le tribolazioni di questi ultimi mesi, culminate con la cessione in corso d’opera di Unicredit della Banca Agricola Commerciale al gruppo IBS.
Dal Credito Industriale intanto non arrivano dichiarazioni ufficiali, ma stando a quanto è stato raccolto da Fixing le parole di Pasquinelli avrebbero riscosso l’apprezzamento della dirigenza e dello staff dell’istituto. Un viatico importante per proseguire e rilanciare l’attività da qui ai prossimi mesi.