Home Notizie del Giorno Tridico (INPS) a Radio 24: “Raggiunti i livelli contributivi pre-pandemia”

Tridico (INPS) a Radio 24: “Raggiunti i livelli contributivi pre-pandemia”

da Redazione

“Si registra una forte crescita delle entrate contributive, pari a +7% rispetto all’anno scorso, segnale positivo per la ripresa dell’economia. Si è ancora sotto dell’1% rispetto alle entrate del 2019, ma “chiuderemo il gap a fine 2021”. Lo ha detto Pasquale Tridico, presidente INPS (foto: INPS), intervistato a 24 Mattino su Radio 24.

“SISTEMA PREVIDENZIALE NON PUÒ REGGERE CON 23 MILIONI DI LAVORATORI”

L’alto tasso di inattività che si registra in Italia deve far riflettere sulla sostenibilità del sistema previdenziale. Questa l’opinione del presidente dell’Inps Pasquale Tridico a 24 Mattino su Radio 24, secondo cui il sistema “non si può reggere su 23 milioni di lavoratori su una popolazione di 60 milioni”. Tridico ha sottolineato a Radio 24 che mancano occupati al sud e un tasso di lavoro nero troppo alto in tutto il Paese. Tridico ha quindi fatto notare l’andamento positivo del mercato del lavoro che però è ancora troppo caratterizzato dalla precarietà: “si contano circa 700 mila rapporti di lavoro in più rispetto al 2020 ma la nuova occupazione è trainata da lavoro a termine: quelli a tempo determinato sono circa la metà dei nuovi rapporti di lavoro. L’occupazione – ha fatto notare a Radio 24 – è trainata principalmente da precari”.

“BISOGNA RIPRISTINARE IL DECRETO DIGNITÀ”

“Durante la pandemia è stato sospeso il decreto dignità ragionevolmente, oggi di dovrebbe e si potrebbe la piena funzionalità del decreto dignità. Altrimenti non ci dobbiamo lamentare quando diciamo il lavoro il lavoro è prevalentemente a termine diciamo che siamo contenti così”. Così Pasquale Tridico, presidente INPS a 24 Mattino su Radio 24.

“REDDITO DI CITTADINANZA: LAVORO COMMISSIONE SARACENO NON ASCOLTATO”

“Il lavoro fatto dalla Commissione Saraceno cui anche l’Inps ha contribuito è stato un lavoro serio fatto sui dati e da persone competenti che se ne occupano da anni ma non è stato sufficientemente ascoltato. Gli oltre tre milioni di persone che prendono il reddito sono persone non rappresentate che non hanno voce in capitolo basti pensare a quando c’è un ritardo nel pagamento del reddito di cittadinanza, è un problema che non interessa a nessuno, quando invece un’altra prestazione è in ritardo o c’è qualche problema si scatena il putiferio anche da un punto di vista mediatico. I percettori del reddito non hanno nessuno che li rappresenta”. Lo ha affermato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico a Radio 24 in 24 Mattino.

“SALARIO MINIMO A 9 EURO NECESSARIO”

“È evidente che ci vuole il salario minimo, tutta la comunità scientifica, giuristi, economisti, concordano sul fatto che il binomio contrattazione sindacale – salario minimo è un binomio possibile, uno non esclude l’altro. In Germania, paese virtuoso, hanno introdotto il salario minimo nel 2015 e oggi stanno pensando di alzarlo a 12 euro, la contrattazione sindacale non è stata spiazzata dal salario minimo e, allo stesso tempo, il mercato e quindi la disoccupazione che preoccupa la parte datoriale, non è stata spiazzata da un salario che si pone al 60% de reddito mediano e al 50% del reddito medio. Un salario di 9 euro non avrebbe le caratteristiche di spiazzare il mercato ne di creare disoccupazione”. Lo dice Pasquale Tridico, presidente INPS a 24 Mattino su Radio 24.

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