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Fiera agricola, l’antico che si allunga verso il domani

da Redazione

Alla 18esima edizione oltre 3.500 persone hanno “abitato” la Casa di Fabrica: in mostra animali, tradizioni ma anche le ultime novità enogastronomiche, come ad esempio la bresaola e il formaggio “primo sale”.

 

Vista l’importanza che riveste il sole e il caldo per il mondo dell’agricoltura, Giove Pluvio – per tre giorni – si è fatto da parte e ha voluto dare, a modo suo, il placet alla 18esima Fiera agricola, la manifestazione organizzata dal Consorzio Terra di San Marino dedicato al mondo ai prodotti enogastronomici del territorio.

Dal 29 aprile al 1 maggio la Casa di Fabrica è stata la cabina di regia, il “teatro” che ha richiamato a Montecchio, quella bellissima zona panoramica della Repubblica che strizza l’occhio all’Appennino, oltre 3.500 persone (molti anche gli italiani ma non solo: non sono mancati nemmeno gli stranieri, attratti dalla possibilità di conoscere da vicino questo aspetto “puro e antico” del Titano).

Del resto, il programma allestito e confezionato dagli organizzatori (che non hanno mai mancato di dare uno sguardo al cielo), “aiutato” anche dal cielo che ha permesso di superare le presenze dell’edizione 2014 (circa 3.000), è stato di primissimo ordine: una bella esposizione dei veicoli storici, tanti animali, il cibo (il giorno dell’apertura spazio agli hamburger e alle piadine “made in San Marino”, innaffiati dalla birra Titanbrau e dai vini del Consorzio), la musica del dj Gilberto Gattei hanno caratterizzato il vernissage (29 aprile).

Sabato e domenica invece il clou: l’animazione con gli artisti di strada (tanto stupore e meraviglia per il ragazzo sui trampoli), le premiazioni del concorso “La fabbrica del gusto”, lo spazio didattico dedicato agli alunni delle classi sammarinesi e la cena con il cantastorie Nevio Bedin hanno scandito le giornata di sabato 30 aprile assieme agli eventi che hanno abbracciato tutta la durata dell’evento. Come ad esempio le visite guidate al Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni della Repubblica di San Marino, che si sviluppa su tre piani (al piano terra la cucina, al primo piano la camera da letto e la stanza per filare la lana e le stoffe, al secondo piano gli arnesi che veniva utilizzati sia nei campi che in casa: un edificio straordinario che anche per quest’anno si è aggiudicato il prestigioso “Asia top choice tourist attraction”), la rappresentazione, molto scenografica, della vita contadina di oltre 60 anni fa realizzata magistralmente dai figuranti del Gruppo Arti e Mestieri di Montegiardino e i tanti animali – pecore, cavalli, maiali, capre nane e i “nipoti a due e quattro zampe” addomesticati dal signor Antonio – che hanno incantato grandi e bambini.

La domenica invece è iniziata relativamente all’alba (ore 8.30) con la passeggiata agroambientale, organizzata con l’associazione La Genga mentre circa due ore più tardi il primo “bau” ha dato il via all’esibizione dei cani da ricerca e da soccorso (in collaborazione con il Servizio Vigilanza Ecologica e la Protezione Civile), che hanno simulato un salvataggio in situazione di calamità naturale. Altra novità 2016, la prima edizione del Palio delle Cooperative, una serie di gare “d’antan” – gara con i sacchi, tiro alla fune, corsa con le carriole – che hanno entusiasmato il pubblico presente. Pubblico numeroso e interessato anche davanti allo spaventapasseri e al grande gioco dell’oca (curato dall’Associazione Gocce di Terra), ai laboratori di cosmesi naturale e ai test drive con automobili ibride e mountain bike elettriche, al “Palio del boscaiolo” (in collaborazione con il Servizio Vigilanza Ecologica) ma anche alla graditissima presenza, all’imbrunire, degli Eccellentissimi Capitani Reggenti Gian Nicola Berti e Massimo Andrea Ugolini.

Ma spazio, e tanto, anche ai veri protagonisti della Fiera, i prodotti enogastronomici del territorio: hamburger, vino, formaggi, miele, olio, piadina e pane, dolci.

Grande attesa e grande successo per due “debuttanti”, la bresaola e il nuovo prodotto della Centrale del latte, un formaggio “primo sale” ottenuto con caglio vegetale, dal delicato sapore di latte e con un basso contenuto di grassi.

La prima, come ha spiegato Edoardo Angelini, Direttore della Cooperativa allevatori San Marino, per arrivare alla presentazione pubblica deve seguire un iter ben preciso: per 25 giorni deve essere lasciata riposare all’interno di alcuni contenitori assieme al sale, allo zucchero, al pepe e alla cannella. Ogni quattro o cinque giorni va girata, in modo che la ‘salatura’ risulti uniforme. Alla fine, viene insaccata in un budello, viene avvolta nelle reti e poi passa alla stagionatura, che dura circa due mesi. Messa sottovuoto, ha una durata di circa cinque o sei mesi”.

L’offerta gastronomica del Ristorante Terra di San Marino – lo chef stellato Michelin, Luigi Sartini, ha proposto le tagliatelle fatte con un grano antico, il Frassineto, protagonista anche del pane caldo fatto sul momento – dell’hamburgheria e della piadineria, che hanno proposto menù realizzati quasi esclusivamente con i prodotti delle cooperative e dei consorzi protagonisti (carni, latticini, cereali, miele, vini e olii) hanno ottenuto, come si direbbe oggi nell’epoca dei social media (e il Consorzio Terra di San Marino è presente su Facebook), moltissimi “like”.

Gli organizzatori, una volta chiuso anche l’ultimo stand, hanno rivolto un sentito ringraziamento ai volontari, senza ai quali la Fiera Agricola non sarebbe possibile, agli sponsor (le principali banche del territorio e le aziende sammarinesi) e alle organizzazioni no profit.

Parimenti, hanno voluto ringraziare anche alle Segreterie di Stato Territorio e Agricoltura, Interni, Cultura, Turismo, Sanità, Lavoro e Industria, alla Giunta di Castello di Città e all’Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole.

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