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La CIA ci osserva: l’economia ma anche il numero di cellulari

da Redazione

Curiosità: quantificano la fertilità delle donne e il Segretario agli Esteri il ‘capo del governo’. Nel “World Facrtbook” l’Intelligence degli USA pubblica report molto aggiornati.

 

di Daniele Bartolucci

 

Agli americani piace molto ‘osservare’ gli altri Paesi del mondo, sia pubblicamente che in gran segreto. A volte perfino ai limiti della legalità come si è visto recentemente nel “Datagate” in cui sarebbero state intercettate le email di alcuni leader europei, o nei 250mila file ‘catturati’ da Wikileaks riguardanti i cablogrammi che le ambasciate americane hanno scambiato con Washington e che paleserebbero il pensiero dell’amministrazione Usa sulle politiche del resto del mondo. Pensiero formatosi attraverso la loro capillare presenza in tutto il mondo, attraverso le sue diramazioni ufficiali (a partire dalle ambasciate) e meno ufficiali (NSA e CIA, soprattutto), utili a comprendere meccanismi e dinamiche politiche ed economiche non solo dei Paesi considerati ‘nemici’ ma anche di quelli ‘amici’ e partner della prima potenza mondiale. In attesa che i 7 file di Wikileaks riguardanti San Marino vengano pubblicati integralmente (molti riguarderebbero le relazioni con l’Italia), è interessante notare come la stessa CIA segua costantemente l’evolversi della situazione politica, economica e sociale dell’antica Repubblica, attraverso l’aggiornamento del World Factbook, il cui ultimo intervento è datato al 14 maggio 2015, che probabilmente ha riguardato la nomina dei nuovi Capitani Reggenti, con il cambio avvenuto il 1 aprile. Questa sorta di ‘vademecum’ su tutti i Paesi del mondo, raccoglie dati generali come la popolazione o le dimensioni geografiche, sull’ordinamento istituzionale e giuridico, ma anche dati inusuali, sicuramente utili a comprendere la comunità locale sotto il profilo sociale, come possono essere il numero di cellulari e linee telefoniche. Per San Marino il dato elaborato dalla CIA parla di 36mila telefoni mobili che proiettano il Paese (calcolano anche questo, gli addetti dell’Intelligence americana) al 205esimo posto nel mondo, con una media di 170 telefoni (tra fissi e mobili) ogni 100 persone. Per rimanere in tema telecomunicazioni – e sappiamo quanto gli Usa tengano al settore dei media – vengono evidenziati i servizi della Tv di Stato e della radio, specificando che i sammarinesi ricevono tali servizi anche dall’Italia. Non solo: nel report vengono elencati gli 11.015 host di internet (133esimo posto al mondo) e i 17.000 utenti di internet (194esimo posto al mondo).

Per quanto riguarda le informazioni generali, ad esempio quelle geografiche, San Marino è posizionata nella “parte meridionale dell’Europa, un enclave dell’Italia centrale”, e per dare l’idea delle sue dimensioni, oltre ai chilometri quadrati (il 229esimo Paese al mondo), viene scritto che è “circa un terzo dell’area di Washington, DC”. Tralasciamo sulle notizie più generali (fiumi, terreno, clima), per arrivare ad alcuni indicatori che non tutti i report utilizzano. Ad esempio interessa molto la struttura demografica (il 16% della popolazione ha meno di 14 anni, il 10,9% tra 15 e 24, il 42,4% tra 25 e 54, il 12% tra 55 e 64, il restante 18,8% oltre i 65 anni), tanto che la CIA ha calcolato anche l’età media (43,6 anni) e il tasso di natalità, quelle 8,7 nascite/1.000 abitanti che pongono San Marino tra i Paesi meno ‘partorienti’, ovvero al 215esimo posto nel mondo. Riguardo alla natalità, il World Factbook analizza anche la fertilità delle donne sammarinesi, stimandola 1,49 bambini nati/donna, il 193esimo Paese al mondo.

Molto interessante è la parte riguardante le Istituzioni, laddove i capi di Stato sono ovviamente i Capitani Reggenti in carica, ma viene anche indicato un “head of government” nella figura di Pasquale Valentini, Segretario per gli Affari Esteri. L’head of government potrebbe essere tradotto superficialmente come ‘capo del governo’ – cosa che San Marino non ha – o primo ministro, o premier. Ovviamente gli americani sanno benissimo che a San Marino non c’è un capo di governo e che, anche se poi lo chiamano ‘cabinet’, il Congresso di Stato non è sottostante al Segretario agli Esteri essendo l’organo esecutivo dello Stato esso stesso e le decisioni (delibere) sono collegiali. Ma è anche vero che è quella Segreteria che si relaziona con il Presidente degli Stati Uniti (e anche con gli altri capi di governo degli altri Paesi) e per questo “ricopre alcuni ruoli del capo di governo”. Detto questo, gli altri Segretari di Stato non sono elencati, mentre è aggiornato e ben dettagliato il risultato delle ultime elezioni politiche, con le percentuali delle coalizioni e dei singoli partiti, dei quali vengono indicati anche i rispettivi leader politici.

Altra sezione, molto dettagliata, è quella riguardante l’economia, di cui riportiamo l’analisi che ha svolto la CIA: “L’economia di San Marino si basa molto sul turismo, il settore bancario e la produzione e l’esportazione di ceramiche, abbigliamento, tessuti, mobili, vernici, spiriti, piastrelle, e vino. Il settore finanziario e la manifattura rappresentano più della metà del PIL della Repubblica di San Marino. Il livello pro capite della produzione e standard di vita sono paragonabili a quelli delle regioni più prospere d’Italia”. Ci sono “vantaggi per gli investimenti esteri, a causa delle relativamente basse imposte sulle società e le imposte sui redditi. L’aliquota dell’imposta sul reddito è anch’essa molto bassa, circa un terzo del livello medio dell’UE”. Nonostante questo, “l’economia di San Marino è in stato di contrazione dal 2008, in gran parte a causa della domanda debole in Italia – che rappresenta quasi il 90% del suo mercato di esportazione – e il consolidamento del settore finanziario. Le difficoltà del settore bancario, la recente crisi economica globale, e il calo considerevole delle entrate fiscali, hanno contribuito alla crescita negativa del PIL reale”. Proprio per questo, “il governo ha adottato misure volte a contrastare la crisi economica, tra cui il credito agevolato alle imprese e sta cercando di spostare il suo modello di crescita da una dipendenza da banche e segreto fiscale”. Nel frattempo “San Marino continua a lavorare per armonizzare le proprie leggi fiscali con l’UE e gli standard internazionali. Nel settembre 2009, l’OCSE ha rimosso San Marino dalla lista dei paradisi fiscali che non hanno ancora adottato pienamente le norme fiscali globali, e nel 2010 San Marino ha firmato accordi di scambio di informazioni fiscali con la maggior parte dei paesi. Nel 2013 il Governo di San Marino ha firmato un accordo di doppia imposizione con l’Italia”.

Un’altra cosa che interessa molto agli americani (e alla CIA che cura il World Factbook), è l’apparato militare: “San Marino non ha una forza militare regolare” e i suoi Corpi Militari si limitano al supporto delle funzioni di polizia oltre a partecipare alle cerimonie. Infatti, “la difesa (di San Marino, ndr) è responsabilità dell’Italia”.

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