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Banca Centrale di San Marino, un 2014 ancora nel segno della crisi

da Redazione

E’ cresciuta comunque la raccolta diretta e indiretta rispetto al 2013: da 7,2 mld a 7,4 mld. In contrazione invece gli impieghi lordi da clientela: 3,9 mld contro i quasi 4,2 mld.

 

Ultima relazione consuntiva da Presidente di BCSM per Renato Clarizia che, prima di snocciolare i numeri dell’anno 2014, ha spiegato che il suo mandato terminerà il 15 dicembre 2015. Clarizia, prima di illustrare i dati statistici, ha voluto tracciare anche un breve resoconto del proprio mandato: “Sinceramente, quando mi sono insediato nel 2010, non pensavo che dopo 5 anni Banca Centrale sarebbe riuscita a ottenere certi risultati di prestigio. Mi riferisco all’ingresso del Titano nella White List fiscale italiana e nel maggio 2015 anche nella White List antiriciclaggio ma non solo. Oggi il Monte dialoga apertamente con i maggiori organi internazionale e anche con Bankitalia”. E sulla Centrale dei rischi di San Marino, il Presidente ha fissato una data: “A marzo 2016 sarà operativa”.

Ma l’incontro con la stampa – presenti oltre a Clarizia anche il direttore Mario Giannini e i segretari di Stato Pasquale Valentini (Esteri) e Gian Carlo Capicchioni (Finanze) – è stato soprattutto il momento dei dati.

Anche l’anno 2014 è stato per il Paese un anno difficile. I dati statistici riferiti all’economia reale e alla disoccupazione non sono affatto tranquillizzanti, timidi segnali di ripresa si registrano in questi primi mesi dell’anno 2015. Il PIL ha evidenziato un contenuto decremento (-1%) dovuto al minor valore dell’anno 2014 (1.344 milioni) rispetto a quello dell’anno precedente (1.357 milioni).

La situazione economica generale e il contesto sociale di sofferenza hanno avuto ripercussioni anche sul sistema bancario e creditizio: totale raccolta del risparmio banche (diretta e indiretta) 7.416 milioni in incremento rispetto all’anno precedente 7.209 milioni. Di segno opposto sono gli impieghi lordi da clientela che includono anche le operazioni di leasing che hanno subìto un decremento: anno 2014, 3.976 milioni rispetto all’anno precedente, chiuso a 4.188 milioni.

“È necessario – ha rimarcato Clarizia – che le banche si impegnino al meglio delle loro potenzialità nello stimolare e accompagnare la ripresa e lo sviluppo dell’economia locale. L’attuale situazione di crisi economica e sociale deve sollecitare un ripensamento nel modo di approcciarsi alla clientela da parte delle banche, in una logica non esclusivamente di prestatore di danaro ma di collaboratore e di consulente delle imprese sovvenzionate, al fine di trovare assieme i finanziamenti maggiormente adeguati alla loro attività oppure formule di rientro dalle esposizioni che non siano estremamente onerose. È necessario dare un segno di discontinuità con il passato, di acquisita consapevolezza che in qualche modo il modello capitalistico occidentale ha mostrato evidenti limiti e che la ripresa dell’economia reale passa attraverso un nuovo modo di fare finanza, con maggiore attenzione alle problematiche di carattere sociale. Nel contempo debbono essere create le condizioni che sono indispensabili per una politica finanziaria in grado di attrarre investimenti stranieri nel Paese”.

 

GLI EVENTI DEL 2014

Tra i fatti di maggior rilievo che hanno caratterizzato l’anno 2014 e che hanno visto la Banca Centrale impegnata in maniera netta e determinante, il passaggio di testimone – per scadenza del mandato – come Capo della Vigilanza dal dott. Antonio Gumina al dott. Andrea Vivoli. “Nel 2014 – ha spiegato Clarizia – la Repubblica di San Marino è entrata nell’area SEPA (Single Euro Payments Area) ed è un risultato importante per un Paese come il nostro, perché sono annullate le differenze tra i pagamenti nazionali ed europei, che avvengono con identica facilità e sicurezza. Non è stato semplice entrarvi a far parte: si sono dovuti accelerare i tempi di adeguamento a talune prescrizioni normative europee, si sono recepite modalità operative che hanno testato favorevolmente il raggiungimento di standard fino a pochi anni fa impensabili”.

Quest’opera di completa revisione del sistema finanziario e fiscale nel segno della piena trasparenza e correttezza operativa ha consentito l’ingresso del Titano nella White List fiscale italiana e nel maggio 2015 anche nella White List antiriciclaggio. Tutto ciò avrà conseguenze importanti anche nell’applicazione della c.d. Voluntary Disclosure, cioè la Collaborazione Volontaria, che riguarda l’applicazione delle regole in materia di rientro volontario in Italia dei capitali detenuti all’estero. Le operazioni di sanatoria volontaria saranno, infatti, assoggettate alle condizioni ordinarie e non a quelle peggiorative previste proprio per i Paesi in Black List.

La Banca Centrale della Repubblica di San Marino sta seguendo con attenzione le ripercussioni sul sistema finanziario sammarinese dell’applicazione della normativa italiana sulla Collaborazione Volontaria, per le conseguenze che potrebbe avere in termini di liquidità delle banche.

“Riguardo ai rapporti con la Banca d’Italia, ha commentato Renato Clarizia, “si deve affrontare con determinazione e concludere celermente il contenuto del Memorandum che disciplinerà i rapporti tra le due Banche Centrali e, tra l’altro, l’operatività reciproca delle banche nei due territori nazionali, come auspicato in più occasioni dagli istituti di credito sammarinesi i quali hanno diritto di poter ampliare il proprio mercato operativo anche per effetto del Memorandum allegato all’Accordo Ecofin sulla tassazione dei redditi da risparmio firmato dalla Repubblica di San Marino nel lontano 2003”.

Vari incontri si sono avuti – e ancora continuano in questo anno 2015 – con la Segreteria di Stato per la Sanità per il problema del FondSS nei confronti del quale – in ragione dell’assetto normativo venutosi a determinare dopo il referendum popolare – la Banca Centrale svolge contemporaneamente il ruolo di advisor, di banca depositaria e di Autorità di Vigilanza.

Si è attuata la riforma del sistema di rilevazione dei tassi effettivi e di determinazione dei tassi soglia ai fini antiusura (Regolamento numero 2014-02) per ovviare tempestivamente a talune anomalie che si erano registrate nell’attuazione concreta della normativa e nelle pronunce giurisprudenziali sul tema.

Ancora sul percorso della piena trasparenza si pone l’istituzione (e la pubblicazione on-line) del Registro delle Imprese Capogruppo (Regolamento numero 2014-03) con la composizione dei gruppi bancari e finanziari operanti in San Marino.

Non soltanto a livello nazionale, ma soprattutto a livello internazionale, si dà un’immagine di efficienza e trasparenza.

La nuova regolamentazione (Regolamento n. 2014-04) dei servizi di pagamento e di emissione di moneta elettronica (istituti di pagamento e IMEL) recepisce pienamente l’acquis comunitario (PSD – Direttiva IMEL), dando anche un’accelerazione – almeno normativa – a quella informatizzazione dei servizi che deve investire l’intera società sammarinese.

Da segnalare l’importantissima riorganizzazione del servizio di “informativa protesti” che è rivolto a banche e società finanziarie (Circolare n. 2014-01), offrendo loro uno strumento ancor più moderno e sofisticato di valutazione in sede istruttoria delle richieste della clientela.

L’esposizione che precede, nel dar conto di quanto fatto dalla Banca Centrale in termini di provvedimenti di sistema e di normativa amministrativa, si arricchisce con l’evidenziazione di quell’attività di consulenza e assistenza alle Segreterie di Stato – segnatamente a quella per le Finanze – e del Tribunale Unico. Si tratta di un lavoro tecnico di alto profilo e di elevata e riconosciuta professionalità, che non sempre si manifesta in tutta la sua ampiezza e consistenza alla pubblica opinione; lavoro che viene svolto con leale spirito di servizio, nella consapevolezza che di esso se ne giova l’intero sistema sammarinese.

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