Home FixingFixing Giovani e imprenditori: agevolazioni fino ai 40 anni

Giovani e imprenditori: agevolazioni fino ai 40 anni

da Redazione

La proposta di modifica della Legge 134/1997 riguarderà anche le attività nei centri storici. Sparisce il contributo a fondo perduto del 20%, introdotto il “prestito d’onore”.

 

di Daniele Bartolucci

 

La disoccupazione giovanile, che colpisce anche la Repubblica di San Marino e non solo l’Europa, da una parte, l’esigenza di creare attraverso nuove imprese uno sviluppo più lungimirante dall’altra. Sono queste le motivazioni di fondo che hanno spinto il Pdcs, attraverso Alessandro Cardelli (un giovane Consigliere, non a caso), a mettere mano alla vecchia legge 134 del 1997, con il Progetto di legge “Legge a sostegno dei Giovani Imprenditori e delle nuove attività nei Centri Storici”, approdata in Consiglio Grande in prima lettura nei giorni scorsi. Come si evince dal titolo stesso, sono due le “tipologie di soggetti richiedenti, in base alle due forme di interventi previsti rispettivamente al capo II, relativo ai giovani imprenditori e al capo III, relativo alle attività economiche nei centri storici, ricomprendendo quindi tutti i centri storici dislocati nella Repubblica”.

 

TANTE AGEVOLAZIONI A CHI HA MENO DI 40 ANNI

“Il primo capo, relativo ai giovani imprenditori, è rivolto ai residenti o ai cittadini sammarinesi fino all’età di 40 anni che vogliono intraprendere una nuova attività imprenditoriale. Rispetto alla legge precedente, vengono mantenuti alcuni strumenti ma ne vengono introdotti anche di nuovi”, ha spiegato in Aula Cardelli, come il prestito d’onore. In verità una delle novità è rappresentata anche dal limite di età, equiparato per tutti i richiedenti ai 40 anni, mentre prima era 35 per gli uomini e 42 per le donne.

Il prestito d’onore è comunque “la novità più importante” e va da 15.000 fino a 45.000 euro (per le attività innovative). “Il prestito verrà rilasciato senza alcun tipo di garanza, ma esclusivamente sull’onore del soggetto richiedente”. Un’altra novità è la possibilità di posticipare il versamento del capitale sociale nei tre anni successivi alla nascita dell’attività. “Viene poi data la possibilità di scaricare eventuali perdite fiscali relative ai primi tre anni di imposta, viene inoltre prevista l’esenzione della tassa di primo rilascio della licenza per i primi tre anni di attività. Per quel che riguarda invece gli incentivi fiscali, contributivi e credito agevolato vengono mantenuti in linea con la legge n.134 del 1997”. In pratica gli incentivi fiscali consistono “nell’esenzione dalle imposte sul reddito per i primi cinque anni di attività, sino al conseguimento di 15.000 euro di utile annuale. Oltre detto limite le imprese sono soggette al pagamento dell’imposta sulla differenza”. Poi ci sono gli “incentivi contributivi”, “consistenti nello sgravio contributivo pari al 50% sui contributi previdenziali per i primi cinque anni, dei dipendenti che rispettano i requisiti di cui all’articolo 3. Lo sgravio contributivo decorre dalla data di assunzione”. Infine gli “incentivi finanziari, consistenti nella possibilità di concessione del credito agevolato, garantito da idonee garanzie personali e sugli investimenti ammissibili di cui all’ Art 5, con interessi a carico dello Stato fino alla percentuale del 60% del progetto finanziabile, calcolato sul tetto massimo di euro 100.000,00 per le imprese di servizi e commerciali di euro 200.000,00 per le imprese di produzione. L’erogazione del credito agevolato sugli investimenti ammissibili di cui all’articolo5 è condizionata all’iscrizione di privilegio sui beni finanziati in favore dello Stato e garantita contro la revocatoria nelle medesime forme previste dall’articolo 21 della legge 28 gennaio 1993 n.13”. Infine, “in deroga a quanto previsto dalla legge sulle società, il versamento dell’intero capitale sociale interamente sottoscritto, può avvenire entro il terzo anno di attività, senza incorrere negli effetti di cui all’articolo 12, comma 4, della Legge 23 febbraio 2006 n.47 e successive modifiche e integrazioni”.

 

ATTIVITÀ NEI CENTRI STORICI: NUOVI INCENTIVI

Le novità non si fermano come detto ai giovani imprenditori, ma anche a chi vuole investire in imprese e attività nei centri storici, tutti i centri storici e non solo quello di Città. “In questo caso rivolto a tutti i residenti e cittadini sammarinesi, senza limiti d’età, con la possibilità di cumulare i benefici con il capo II, qualora il richiedente sia un residente o cittadino sammarinese con 40 anni o meno”. Vengono anche in questo caso previsti forti incentivi fiscali, contributivi e “una novità, l’incentivo alla stabilizzazione, che riguarda una percentuale pagata dallo stato sull’affitto per i primi due anni di attività”. La norma prevede infatti “un contributo pari al 20% del canone di locazione. Detto contributo sarà calcolato su un canone massimo di euro 15.000,00, con un massimo di erogazione di euro 3000,00 per canone di locazione. Il comitato valutatore dovrà verificare la congruità del canone con i prezzi di mercato”.

 

UN COMITATO TECNICO VERIFICHERÀ LE RICHIESTE

Sparisce dalla normativa anche l’Agenzia di Promozione e Sviluppo dell’Economia, quale fornitrice di servizi. “Rispetto alla legge precedente”, ha spiegato Cardelli, “è stata fatta un’altra modifica sostanziale, sostituendo la commissione con un comitato valutatore composto da Camera di Commercio, Ufficio Industria, Artigianato e Commercio, e un delegato della Segreteria di Stato all’Industria. Il comitato avrà poi l’obbligo entro venti giorni (prima la commissione si riuniva ogni sei mesi), di deliberare e comunicare al presentatore la decisione sulla richiesta”. In pratica risposte più rapide e tecniche, trattandosi di esaminatori non nominati dalla politica, ma dipendenti dei vari uffici.

Vengono poi previsti strumenti di verifica e ispezione volti all’accertamento della regolare attività. “L’obiettivo che ci poniamo con questa legge è quello di rendere più facile e soprattutto più veloce ed immediato per un giovane o per chi vuole intraprendere un’attività nei centri storici di poter avviare un impresa con maggior elasticità, minori costi e rendendo l’offerta sammarinese varia, concorrenziale e al passo con i tempi. Il sogno di questo progetto di legge è di credere nei giovani sammarinesi. Un progetto di legge che può dare nell’immediato risposte importanti”.

 

SPARISCE IL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

L’attuale legge prevede all’art. 6 comma a) un “contributo in conto capitale a fondo perduto che viene concesso per una percentuale massima del 20% delle spese ammissibili”, che viene cassato dalla proposta di Cardelli. “Mi complimento con i giovani che hanno lavorato a questa legge”, ha detto in Aula il Segretario di Stato all’Industria Marco Arzilli. “Quando abbiamo però visto l’interesse dei giovani, ci è sembrato più logico dare a loro la possibilità di proseguire il percorso iniziato. Un progetto di legge che viene dal Consiglio e che introduce principi importanti come il ‘prestito d’onore’ che è un’agevolazione per l’accesso al credito. Un prestito basato sul proprio onore. Ma non un fondo perduto. C’è stata un’importante richiesta della vecchia legge relativa allo strumento a fondo perduto, sono state 210 le domande accolte, di cui molte per le donne. Il fondo perduto concesso alle imprese per l’avvio dell’attività aveva in sé la norma che l’azienda doveva restare aperta per almeno 7 anni. In caso contrario doveva essere restituito il fondo perduto con gli interessi. Questo ha creato un grosso problema per l’azienda che poi non sono riuscite a stare aperte 7 anni. Facciamo presto e facciamo bene. Perché questa è una legge che serve, capace di far nascere nuove imprese con strumenti innovativi”.

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