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Ente Cassa di Faetano, un concreto sostegno alla crescita

da Redazione

“Fondo per l’eccellenza sammarinese”, alta formazione post-universitaria. Il Presidente Maurizio Zanotti: “Valorizzare i giovani è una nostra priorità”.

 

di Alessandro Carli


Reinvestire a favore della comunità i proventi di un’attività aziendale come quella bancaria è l’attività dell’Ente Cassa di Faetano, la fondazione della Banca di San Marino.

Si incardina in questa dinamica  l’iniziativa che da qualche anno l’Ente sta portando avanti e che in questi giorni inaugura la sua terza edizione E’ stato infatti pubblicato il bando di concorso del “Fondo per l’eccellenza sammarinese”, il progetto che prevede un sostegno economico a fondo perduto messo a disposizione dall’Ente, con il supporto dei servizi finanziari di Banca di San Marino Spa, per gli studenti meritevoli che presentino un progetto formativo di elevato livello accademico in ambito economico-finanziario, scientifico e umanistico. “Di fronte alle sfide che la situazione di questi anni ci mette davanti – spiega il Presidente di Ente Cassa di Faetano Maurizio Zanotti – un ruolo particolare spetta alle nuove generazioni, a cui da sempre l’Ente guarda con attenzione, tentando di contribuire in vari modi alla loro crescita e alla loro valorizzazione”.

Presidente, il Fondo per l’Eccellenza è giunto alla terza edizione. E’ tempo quindi di tirare le prime conclusioni e le prime riflessioni.

“Il sentimento dominante è certamente la soddisfazione. Fino ad oggi abbiamo sostenuto ben 10 giovani impegnati in vari paesi negli ambiti più diversi, dall’ingegneria alla medicina fino al teatro. L’attenzione che ha ricevuto e che continua a ricevere il Fondo per l’Eccellenza ci testimonia come l’accesso ad una formazione accademica di alto livello fosse effettivamente un desiderio diffuso nei sammarinesi, un desiderio che il bando a sua volta ha contribuito a stimolare. Credo che un ruolo lo abbia giocato anche la crisi di questi anni: pur nella sua negatività questa esperienza sembra aver fatto emergere una nuova voglia di mettersi in gioco”.

Dalla prima alla terza edizione, c’è stata qualche “correzione” di rotta?

“Non parlerei di correzione di rotta, diciamo che abbiamo avuto nella seconda edizione (2013/2014) un’impennata di candidature in ambito artistico ed essendocene alcune davvero interessanti abbiamo ritenuto di premiarle. Una decisione presa anche nel solco di quella sensibilità per l’arte che da sempre caratterizza l’attività dell’Ente Cassa di Faetano”.

L’iniziativa verrà replicata anche in futuro?

“Assolutamente sì. Tutto il Consiglio di Amministrazione è deciso a promuoverlo come uno dei progetti di punta del nostro Ente.  La cura delle giovani generazioni, che costituiscono il futuro della nostra Repubblica, e la ricerca dell’eccellenza come obiettivo cui mirare per un nuovo sviluppo del Paese, sono sempre state due nostre priorità. Questo progetto le unisce entrambe in una sinergia virtuosa che crediamo possa, nel tempo,  essere vincente”.

Ente Cassa di Faetano, attraverso il “Fondo”, appoggia i giovani, li aiuta a proseguire un percorso. Cosa vi viene restituito, in termini anche umani?

“Per noi è davvero bello e interessante incontrare tanti giovani così appassionati, così desiderosi di investire sul proprio talento e sulla propria voglia di crescere e costruire. Riceviamo da loro costanti aggiornamenti, su traguardi raggiunti, su quelli in vista. Alcuni di loro sono coinvolti anche in importati convegni internazionali. Avere a che fare con loro aiuta anche ad aprire gli orizzonti, e questo per un’istituzione come la nostra è un confronto molto prezioso. E poi ci stimola anche a proseguire con il massimo impegno nella nostra attività che vuole contribuire a rendere San Marino un paese sempre più umano, accogliente e capace di produrre e attrarre uno sviluppo sano”.

Esiste anche sul Titano il problema della fuga dei cervelli? Due le correnti: c’è chi sostiene che sia giusto mandarli all’estero per formarli e poi richiamarli in patria per portare il know how acquisito, e chi invece preferirebbe che si formassero all’interno del Paese.

“La ‘fuga dei cervelli’ è una questione delicata che va analizzata in tutti gli aspetti che racchiude. Anzitutto va considerato che occorre tempo e dedizione perché un giovane scopra il proprio talento, quindi la prima preoccupazione deve essere favorire un percorso educativo che ne aiuti l’individuazione e la maturazione. Ognuno di noi è unico e irripetibile ed ha proprie peculiarità che lo renderanno unico anche nell’ambito lavorativo e sociale. Dopo viene il problema della fuga dei cervelli, ovvero di come un sistema-Paese sia capace di valorizzare il talento”.

E su questo che visione ha? Il Paese è capace o no di valorizzare il talento?

“Insieme alla maturazione di giovani eccellenze occorre anche la maturazione del contesto culturale e lavorativo sammarinese, perché sappia accoglierle e dar loro spazio e sostegno. E’ necessario anche in questo caso un percorso. La valorizzazione dei giovani è un’avventura che richiede impegno da parte di tutti, a tutti i livelli e in tutti i settori”.

Aiutare i giovani eccellenti di San Marino, legarli a Ente Cassa di Faetano, significa anche innalzarli ad ambasciatori della sammarinesità nel mondo.

“L’Ente investe su questi giovani sperando ovviamente che possano tornare e contribuire in prima linea alla crescita di San Marino. Abbiamo avviato il Fondo per l’Eccellenza convinti che il nostro paese  abbia un bisogno vitale di persone competenti, portatrici di uno sguardo nuovo, capace di coniugare quanto di valido c’è nella nostra cultura e nella nostra tradizione con le novità, le opportunità e gli aspetti interessanti che si trovano fuori. Ma la vita di ognuno è ricca di sorprese e cambi di rotta e non è detto che tutti debbano rientrare in patria. Per certi ambiti professionali è più logico investire in una permanenza all’estero, ma per San Marino avere nel mondo una rete di persone valide, in centri di eccellenza, penso rappresenti sia una risorsa che un motivo di vanto e orgoglio. Si può contribuire alla crescita del paese in tanti modi”.

La Convention annuale del Fondo che ruolo ha in questa visione?

“La Convention – che si svolgerà nel periodo natalizio – vuole essere un momento per presentare alla comunità sammarinese i giovani beneficiari del Fondo e i percorsi che svolgono, e al contempo farli incontrare e conoscere tra loro, proprio per iniziare a creare una ‘rete’ viva e solida. A loro chiederemo anche un momento di lavoro a porte chiuse in cui confrontarsi e mettere sul tavolo idee e contributi utili alla crescita di San Marino a partire dall’esperienza di ciascuno. Man mano che passeranno gli anni siamo convinti che questo lavoro porterà grandissimi frutti”.

All’appoggio ai giovani studenti del Monte, affiancate un’attività sempre più vivace e interessante su tanti fronti, tra cui anche Villa Manzoni.

“Lavoriamo per contribuire alla crescita del nostro paese a 360 gradi, utilizzando al meglio le risorse che ci derivano dalla nostra controllata Banca di San Marino. Continuiamo ad investire nella valorizzazione della nostra storia e della nostra tradizione, convinti che non esista uno sviluppo sano svincolato dalla conoscenza e dalla fedeltà alle proprie radici, come ci ha ricordato il Papa Emerito Benedetto XVI nella sua visita di qualche anno fa. Villa Manzoni in particolare si sta caratterizzando come sede apprezzata per l’arte e la cultura, vi si sono svolti già numerosi ed interessanti eventi tra cui il nostro ciclo di incontri letterari ‘Il salotto di Villa Manzoni’ o il ‘Meeting dei piccoli Stati’ dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Sicuramente continuerà a riservare sorprese. Inoltre prosegue anche l’impegno nell’ambito del sostegno alla persona, tra cui le iniziative in campo sanitario e umanitario, in cui operano tante associazioni sammarinesi che fanno davvero un lavoro prezioso”.

Progetti per il futuro?

“Siamo in dirittura d’arrivo con la realizzazione del sesto volume della Storia dei Castelli della Repubblica di San Marino – dedicato a Domagnano – che ogni anno riscuote sempre maggiori apprezzamenti e attenzioni anche dal circondario.  Il 14 novembre invece invito tutti a Villa Manzoni per una bellissima serata dantesca con il professor Franco Nembrini che già ha riscosso un grandissimo apprezzamento l’anno scorso”.

 

Il regolamento del bando è sul sito dell’Ente, www.ecf.sm. 

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