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Tecnologia & Sviluppo. Automobili elettriche per un futuro un po’ più “green”

da Redazione

Negli ultimi anni le tecnologie green si sono evolute enormemente andando ad influenzare la maggior parte dei settori industriali. Tra gli altri, quello automobilistico. A questa punto una domanda sorge spontanea: Perché acquistare un’auto elettrica?

 

Negli ultimi anni le tecnologie green si sono evolute enormemente andando ad influenzare la maggior parte dei settori industriali. Tra gli altri, quello automobilistico che nell’ultimo decennio ha messo in commercio diversi modelli di auto alimentate interamente ad elettricità. Per molti però questa è una tecnologia ritenuta ancora giovane e quindi non ancora pronta a sostenere un confronto con quelle attuali, come confermano i numeri di un mercato ancora di nicchia.

A questa punto una domanda sorge spontanea: Perché acquistare un’auto elettrica? Gli aspetti positivi sono numerosi. C’è un considerevole risparmio sul costo del carburante (non influenzato dalla volatilità dei prezzi del petrolio). Sta notevolmente aumentando l’autonomia delle batterie: quelle di ultima generazione (a ioni di litio) permettono di percorrere fino a 1.500 km con un solo ciclo di carica, con costi energetici dei veicoli ridotti del 90% e con la possibilità di recuperare il 15% dell’energia utilizzata grazie al sistema a ricarica da frenata. Anche le spese per la manutenzione sono ridotte e l’efficienza del motore elettrico è ben superiore rispetto a quello a combustione (90% contro 30%). Inoltre i motori elettrici vantano una maggiore coppia motrice, non producono fumi nocivi, non necessitano di ossigeno (indispensabile per i motori a combustione), riducono notevolmente l’inquinamento acustico, ricevono incentivi sull’acquisto, hanno transito libero in zone a traffico limitato e, in alcune città, sono persino esonerate dal pagare il parcheggio. Pochi sono invece gli svantaggi. Tra questi il principale è dato dalle batterie, il cui costo varia in base al tipo di tecnologia utilizzata: per quelle più comuni (piombo-acido) il prezzo si aggira intorno ai 1.500 € con un tempo richiesto alla ricarica di circa 8 ore e un’autonomia di 200 km (sono quindi più adatte alle city car). Decisamente più costose e performanti quelle a ioni di litio, il cui costo raggiunge i 15 mila €, la ricarica richiede circa 3 ore e, come già detto, hanno un’autonomia di circa 1.500 km. Esistono altre tipologie di batterie in commercio e altrettante sono quelle in fase di sviluppo; alcuni costruttori per esempio stanno puntando alla creazione di accumulatori in grado di ricaricarsi in pochi minuti, altri a creare tipologie estremamente economiche e con elevata capacità, altri ancora puntano a rendere le batterie più leggere e compatte. È facile ipotizzare che gli attuali difetti verranno completamente superati nell’arco di pochi anni.

Precedentemente abbiamo menzionato il fatto che questi veicoli non producono fumi tossici: ciò li rende a tutti gli effetti mezzi ad emissioni zero? Ciò è vero solo in parte, perché se all’utilizzo non vi sono emissioni, in realtà l’energia elettrica viene prodotta per gran parte partendo da combustibili fossili che a loro volta inquinano l’atmosfera.

Come uscire quindi da questo circolo vizioso? Per alcuni forse la soluzione è quella adottata dalla Francia (il nucleare), a nostro avviso la risposta è molto più semplice: occorre puntare con sempre maggiore decisione sulle energie rinnovabili. Pensandoci bene, se per ipotesi ogni famiglia avesse un piccolo impianto fotovoltaico personale, dimensionato affiche possa sostenere oltre ai normali consumi domestici anche quelli della vettura, allora sì che avremmo a tutti gli effetti un automobile ad emissioni (e consumo) zero.

Thomas Veronesi

Reparto Tecnico

Leon Engineering

t.veronesi@leonengineering.net

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