Home FixingFixing Leon Engineering. Far crescere la differenziata: così il rifiuto diventa risorsa

Leon Engineering. Far crescere la differenziata: così il rifiuto diventa risorsa

da Redazione

Una delle maggiori problematiche che caratterizza la nostra società riguarda la generazione e lo smaltimento dei rifiuti di ogni genere.

 

di Sara Bollini


Una delle maggiori problematiche che caratterizza la nostra società riguarda la generazione e lo smaltimento dei rifiuti di ogni genere. A partire dalla seconda metà del Novecento il progresso ha portato a un enorme incremento dell’utilizzo dei beni di consumo e, come conseguenza a una crescente produzione di rifiuti. L’obiettivo da perseguire oggi è duplice: ridurre la produzione dei rifiuti e allo stesso tempo incominciare a pensare al rifiuto come una risorsa.

Due indici di modernità del sistema di gestione dei rifiuti sono rappresentati da livelli sempre più elevati di recupero di materiale e di energia; si sta lavorando per cercare di creare un sistema integrato sempre più proiettato verso il riciclo di materia e il recupero energetico, riducendo lo smaltimento in discarica.

Purtroppo per San Marino come per e l’Italia, la discarica rimane il sistema di smaltimento predominante. Com’è noto infatti, il Titano fa completo affidamento sul sistema di gestione dei rifiuti italiano. La spinta più importante per ottenere una riduzione dei rifiuti e dello smaltimento in discarica viene dal comportamento diligente del singolo individuo, naturalmente insieme al sostegno delle istituzioni. Si rivela quindi fondamentale un cambiamento culturale della società in cui viviamo, che deve necessariamente avere origine dalla sensibilità di ogni cittadino. La raccolta differenziata (RD) è la principale forma alternativa di trattamento, valorizza il rifiuto conferendo ad esso una nuova vita, un nuovo utilizzo. Il rifiuto differenziato propriamente detto (vetro, carta, metallo, plastica, eccetera) sarà destinato al riciclaggio il quale rende soprattutto possibile un notevole risparmio, energetico e di materie prime. Sotto quest’ottica, persino il conferimento del rifiuto organico in discarica si rivela essere un grande spreco, perché potrebbe essere destinato al compostaggio oppure diventare fonte di energia negli impianti a biomassa per la produzione di biogas. Il perseguimento di una continua ottimizzazione dei modelli gestionali rende possibile la massimizzazione dei recuperi e la minimizzazione dei costi; due fattori determinanti sono l’efficienza di intercettazione e l’impiego dei mezzi. Ovviamente, il costo di smaltimento dei rifiuti diminuisce dove la RD è più “spinta”. Esistono diverse modalità di RD, da quella porta porta ai cassonetti diversificati; nonostante questo però, noi cittadini sammarinesi raggiungiamo un livello di differenziazione di poco superiore al 20% dei rifiuto totale, percentuale molto lontana da quella raggiunta dai paesi del Nord Europa che si rivelano molto più attenti a questa problematica: Austria (63%), Germania (62%), Belgio (58%).

I recuperi principali interessano i materiali cellulosici e organici, ma nel corso degli anni il ventaglio dei possibili recuperi e delle potenzialità di sviluppo del riciclo si è considerevolmente ampliato. Oltre alle filiere già consolidate (vetro, carta, metallo, plastica, legno) ne esistono altre filiere ancora in via di sviluppo che riguardano materiali inerti, rifiuti elettronici, frazione organica, pannelli fotovoltaici, eccetera. Si devono quindi considerare i notevoli margini di sviluppo delle raccolte differenziate che interessano tutti i principali materiali perché lo sviluppo e la crescita delle modalità attuali e future della RD, determineranno un aumento del contenuto energetico del rifiuto residuo.

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