L’assurda richiesta (che è stata davvero fatta) apre una riflessione sugli ammortizzatori sociali a San Marino. Probabilmente andrebbero ricalibrati.
Vi prego, rimettetemi in mobilità: lavorare non mi conviene. Una domanda assurda – ma realmente formulata – apre la porta ad una riflessione senza paraocchi né pregiudizi demagogici sugli ammortizzatori sociali a San Marino. Può capitare infatti che ad un lavoratore in mobilità venga offerto un nuovo posto il cui stipendio iniziale sia inferiore (questione di livelli) non solo a quello precedente, ma addirittura all’ammortizzatore sociale erogato dalla Cassa di riferimento. E se è vero che la legge è chiara e il lavoro offerto non si può rifiutare, i soliti furbetti un escamotage lo possono comunque trovare. Forse allora sarebbe il caso di ritarare questo strumento, magari riducendo l’entità dell’assegno allungando la durata dell’ausilio. Ma la questione è prima di tutto morale.
L’articolo integrale su San Marino Fixing n. 16, in edicola dal 20 aprile
