Home NotizieSan Marino San Marino, i dati dell’occupazione. Calano i dipendenti nel settore privato, soprattutto frontalieri

San Marino, i dati dell’occupazione. Calano i dipendenti nel settore privato, soprattutto frontalieri

da Redazione

SAN MARINO – Il Segretario di Stato al Lavoro, Francesco Mussoni, ha incontrato la stampa per fare il punto sulla situazione occupazionale del Paese, alla luce dei dati forniti dall’Ufficio del Lavoro relativi all’andamento del mercato del lavoro negli ultimi due anni.

 

Statistiche lavoro a San Marino: marzo 2012 (scarica pdf)

 

Dalle statistiche emerge innanzitutto una variazione in negativo nel numero dei lavoratori sammarinesi dipendenti del settore privato: rispetto a marzo 2011 la disoccupazione in questo settore è aumentata di 74 unità (-1.12%). Un dato che denota una lieve flessione ma che, ha spiegato Mussoni, conferma una sostanziale tenuta dell’occupazione locale in confronto al frontalierato, diminuito nell’ultimo anno di 374 unità (equivalente al -6.24%); una riduzione importante, soprattutto per effetto dei recenti provvedimenti legislativi intervenuti per l’assunzione, in via prioritaria, di lavoratori sammarinesi o comunque residenti o soggiornati.


DIPENDENTI PA SONO IL 22%. “RIGIDITA’ E SCOLLAMENTO SOCIALE”

Il dato relativo al settore pubblico offre una lettura e una valutazione anche politica: i dipendenti della P.A. in numero di 4.134 a marzo 2012, ovvero il 21.70% sul totale dei lavoratori, mostrano la certezza, la stabilità ma anche la rigidità del sistema e lo scollamento sociale che va a incidere sui dati complessivi relativi all’occupazione.

Circa la precarietà nel settore privato, Mussoni ha evidenziato come i Co.Co.Pro. e i distacchi rappresentino meno del 2%: una percentuale esigua se confrontata con i contratti a tempo indeterminato, che raggiungono il 67.24% fra sammarinesi, residenti, soggiornanti e frontalieri e il 31.03% dei lavoratori con le medesime posizioni anagrafiche titolari di un contratto a scadenza. Ciò significa che nonostante la crisi economica e le criticità del mondo del lavoro, i rapporti di lavoro che si instaurano non rientrano nella categoria dei precari ma rispecchiano invece tutte le caratteristiche tipiche di un contratto standard.

Il ricorso al distacco temporaneo di personale italiano presso le aziende sammarinesi nel corso degli ultimi 3 anni è diminuito: da 283 persone distaccate nel marzo 2009 si è arrivati quest’anno a 129. Ciò è anche dovuto al cosiddetto Decreto Mussoni dell’agosto 2011, che ha previsto e disciplinato questa situazione lavorativa, limitandone l’uso improprio e circoscrivendolo a particolari casi di necessità.


DISOCCUPAZIONE: RAFFRONTO CON L’EUROPA

Il Segretario di Stato al Lavoro ha dato lettura di alcuni dati aggiornati a gennaio scorso e inerenti alla disoccupazione in Europa, con punte del 23.6% in Spagna, del 15% in Portogallo, del 14.7% in Irlanda, del 10% in Francia, del 9.3% in Italia. Il tasso di disoccupazione effettivo a San Marino è del 4.67%; quello totale, che comprende anche i lavoratori in mobilità e cassa integrazione, raggiunge il 6.40%. Rispetto all’anno scorso, la disoccupazione ha registrato un incremento di un punto percentuale. Il dato sammarinese, seppur drammatico, inserito in un contesto più ampio viene ridimensionato e denota un’economia e un mercato del lavoro che reggono.

Mussoni ha aperto anche una finestra sulla disoccupazione giovanile: i giovani senza lavoro sono aumentati nella fascia d’età che copre i 20-40 anni e in quella dai 40 ai 44 anni. A loro, ha spiegato Mussoni, dovranno essere indirizzate delle misure straordinarie, da inserire nell’ambito della riforma del mercato del lavoro. Già nel Decreto Mussoni erano stati previsti interventi a sostegno dell’occupazione giovanile che evidentemente, anche alla luce delle recenti statistiche, dovranno essere potenziati.


MOBILITA’ NON SI SALVA NESSUNO (NEL SETTORE PRIVATO…)

In merito alla mobilità, è cresciuto il numero delle aziende che ne fanno ricorso, segnale di un problema che tocca tutti i rami dell’attività economica, nessuno escluso.

A conclusione della lettura delle statistiche, il Segretario di Stato al Lavoro ha avanzato alcune riflessioni generali sugli interventi da attuarsi e su quelli in fase di predisposizione. La riforma del mercato del lavoro, avviata nel marzo scorso, ha approfondito, di concerto con le OO.SS. e le categorie imprenditoriali, alcuni specifici aspetti. Sono state definite le linee generali di intervento su governance, apprendistato, politiche attive e ammortizzatori sociali.

Mussoni ha ribadito come la riforma del mercato del lavoro rappresenti uno degli asset del Paese, da condividere con le forze sociali e politiche, di maggioranza ma anche di opposizione. L’obiettivo è quello di presentare i primi progetti di legge entro l’estate.


CONTRATTI LA GRANDE SFIDA. “SFORZO PER UN PATTO SOCIALE”

Il Segretario di Stato ha infine lanciato un messaggio: il rinnovo del contratto nel settore industria può rappresentare, nel delicato e particolare momento che il Paese attraversa, un patto sociale fra le forze in gioco in grado di sostenere l’occupazione interna. Si tratta di una sfida che le imprese e i sindacati devono voler cogliere, certamente non più rinviabile.

Infine, un invito al Governo ad uscire dall’immobilismo e ad essere più operativo. Occorre, ha detto Mussoni, che la politica sia disponibile a sostenere il Paese in questo particolare momento di stagnazione economica, fornendo risposte concrete e urgenti.

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento