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Per far emergere le “case fantasma”

da Redazione

Si chiama “Anagrafe immobiliare Integrata”.

Si chiama “Anagrafe immobiliare Integrata” l’arma del fisco per frenare il dilagare delle case fantasma. Un fenomeno dai numeri impressionanti: in Italia vi sono oltre due milioni di immobili non registrati e, quindi, esenti da imposte e tasse. Con il D.L. 78/2010 (convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122) si sono introdotte importanti novità nelle procedure di aggiornamento del catasto. Inoltre, la circolare n. 3/2010, dell’Agenzia del Territorio ha precisato gli adempimenti a carico dei proprietari d’immobili non risultanti al catasto e gli obblighi a carico dei notai, che nel rogito sono tenuti ad allineare i dati contenuti nei registri immobiliari con quelli catastali. Le indicazioni riguardano quattro linee d’intervento normativo: un’Anagrafe immobiliare integrata a partire da quest’anno, l’individuazione del modi di accesso alla banca dati dell’Agenzia da parte dei Comuni per attuare il decentramento delle funzioni catastali, il recupero di gettito fiscale attraverso attività correlate anche all’identificazione di immobili non dichiarati al Catasto e l’obbligo di inserimento negli atti e nelle richieste di registrazione dei contratti di locazione, di indicazioni di natura catastale. Nel documento dell’Agenzia del Territorio si spiega che gli immobili non censiti ma individuati con la mappatura del territorio, dovranno esserlo a cura dei proprietari, entro il termine prorogato al 28 febbraio 2011. In caso contrario, l’Agenzia procederà d’ufficio attribuendo all’immobile una rendita catastale “presunta”. E’, però, la gestione del catasto integrato la vera novità per individuare la proprietà degli immobili, rafforzando la collaborazione con i Comuni, riunendo tutte le banche dati esistenti, la cui consultazione è garantita dal Sistema telematico, dal Portale per i Comuni e dal Sistema di interscambio. Va ricordato che dal 1° luglio scorso è già obbligatorio indicare i riferimenti catastali dei beni immobili, contestualmente alla richiesta di registrazione dei contratti. Adempimento che è assolto grazie alla nuova versione del modello per la registrazione dei nuovi atti cui è stato aggiunto un quadro riguardante i “Dati degli immobili”. In altre parole, senza compilare i modelli è impossibile registrare qualunque atto, poiché, prima della stipula, il notaio deve verificare che la pianta catastale dell’immobile corrisponda a quella in possesso dell’Anagrafe Immobiliare Integrata.

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