Per il 27 ottobre abbiamo calendarizzato un appuntamento, quello della seconda “Giornata ecologica”.
di Mattia Marinelli
Per un giorno (ma chissà che non possa diventare una piacevole abitudine) invertiamo i ruoli: i figli diventano genitori e i genitori invece figli.
Perlomeno all’inizio, poi con il passare del tempo – e ce lo testimonia l’esperienza fatta sul campo – tutti diventano genitori e figli, allo stesso livello.
Del resto davanti a una “lezione” di ecologia possiamo essere sia insegnanti (ed è questo il ruolo dei genitori) che studenti (i figli, chiamati a imparare sia a scuola che dai propri genitori).
L’educazione non è solamente quella che si assorbe e che viene “insegnata” in casa: ce ne è una, davvero preziosa e che “livella” le persone, e riguarda l’ambiente.
Parliamo di un tema di grande, grandissima attualità – il 27 settembre anche qui da noi si è celebrato il “Fridays for Future San Marino”, il terzo “Sciopero Globale per il Futuro” – che interessa tutti, non solo i più giovani.
Quindi per il 27 ottobre abbiamo calendarizzato un appuntamento, quello della seconda “Giornata ecologica” (organizzato da IAM, vede l’appoggio di Gualandi Gomme by NOW e del San Marino Green Festival), che verrà ospitato al Parco di Dogana: dalle 14-14.30 alle 17-17.30 grandi e piccoli – come è accaduto per la prima edizione, quella di due anni fa nel Castello di Faetano – potranno “toccare con mano” (naturalmente con tutte le precauzioni del caso) tutte quelle cattive abitudini, a quel malcostume quindi – spesso dovuto anche a una certa pigrizia o alla disinformazione – che minaccia il nostro ecosistema.
Le parole d’ordine sono quindi “sensibilizzazione” ma anche “pratica concreta” perché vanno bene le parole ma poi serve un gesto vero, sul campo.
Come i nostri lettori sapranno, la maggior parte dei rifiuti del pianeta non sono di origine aziendale bensì domestica, ed è esattamente a questa tipologia che ci rivolgiamo.
Non occorre aver partecipato a un Master sui “waste” per capire di cosa parliamo: basta fare una camminata lungo qualche strada e guardare cosa c’è a terra. Faremo così anche il 27 ottobre quando proporremo ai partecipanti, non dopo aver dato qualche nozione di base per partire – una passeggiata alla “scoperta” di quello che le persone lasciano arbitrariamente in giro.
Muniti di tutto quello che serve – abbigliamento sicuro, guanti e sacchi forniti da IAM – faremo una “caccia al tesoro” un po’ particolare: andremo a scovare, con un’impronta ludica e su misura dei piccoli “Indiana Jones”, i rifiuti domestici abbandonati e li metteremo con cura negli appositi contenitori.
Per rendere più facile la “messa in sicurezza” di quello che troveremo lungo la passeggiata – e credetemi, tanta roba – i sacchetti saranno caratterizzati da colori diversi, uno per ogni materiale trovato.
Magari cantando questa poesia: “Filastrocca del riciclaggio / vi porta con noi a fare un bel viaggio: / A come attenzione da prestare / B come buona educazione da non dimenticare / C come carta e cartone da riciclare / D come delusioni per chi non lo vuol fare / E come errori da evitare”.
Impariamola, ci può essere utile.