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Questione di num3ri di venerdì 12 settembre

da Redazione

Ci sono però anche risvolti più economici, che oggi ci parlano del 12. Dal 1980 al 2014 , segnala l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, la pressione fiscale in Italia è aumentata di oltre 12 punti percentuali.

 

Olimpiadi di Berlino 1936, il fiore all’occhiello del Terzo Reich, la dimostrazione della geometrica potenza dell’impero di Hitler. Non tutto però andò secondo i piano del Fuhrer: Berlino ’36 fu non solo il trionfo dell’incubo nero di Adolf, ma una pagina di storia sociopolitica. Una pagina scritta da Jesse Owens, nato proprio oggi ma nel 1913: in Germania si infilò al collo quattro medaglie d’oro. Sarebbe stato bello che a suonare l’inno yankee ci fosse stato un’altra grande “blackstar”, Barry White, nato oggi ma, ahilui, nel 1944.

Tutt’altra strada invece l’ha percorsa un altro “grande”, nato oggi ma nel 1945: il fumettista Milo Manara, che – grazie all’intuito del Gruppo Del Conca di San Marino – ha a modo suo percorso la via del Titano. In occasione di Cersaie 2013 l’azienda ha presentato una linea di piastrelle su cui sono stati “ricamati” i tratti e i particolari delle ragazze del celebre artista.

Il 12 settembre però parla anche di storia. Era oggi, ma nel 1919, quando Gabriele d’Annunzio, a capo di 2.500 legionari, al motto di “O Fiume o morte”, occupò la città di Fiume.

Ed era sempre il 12 settembre, ma del 2011 – the day after – quando la NATO, in risposta agli attentati dell’11 settembre 2001 contro gli USA, invoca, per la prima volta nella sua storia, l’articolo V del suo statuto che stabilisce che ogni attacco a uno stato membro è da considerarsi un attacco all’intera alleanza.

Ci sono però anche risvolti più economici, che oggi ci parlano del 12. Dal 1980 al 2014 , segnala l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, la pressione fiscale in Italia è aumentata di oltre 12 punti percentuali.

Poi leggi che sul 12 anche la Germania s’è messa a ciurlare nel manico: sta a vedere che la locomotiva ha perso un po’ di velocità. L’attuale, terribile crisi tra Russia ed Europa ha avuto come effetto quasi immediato quello di congelare un business di 12 miliardi di euro, penalizzando le economie che lavoravano molto con Mosca. Come quella tedesca.

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