Home FixingFixing Marc Chagall, dalla Russia la forza delle incisioni e la bellezza del sogno

Marc Chagall, dalla Russia la forza delle incisioni e la bellezza del sogno

da Redazione

Affronta un aspetto importantissimo ma forse non troppo conosciuto “Chagall, in sogno e il segno – dalla Bibbia a Vervè”, la mostra che è stata inaugurata il 9 luglio all’interno dei Musei di Stato, un viaggio “spirituale” nelle sacre scritture che si compie attraverso l’arte litografica.

 

di Alessandro Carli

 

Oltre 180 opere di grafica, firmate dal maestro Marc Chagall, incanteranno il Titano. Affronta un aspetto importantissimo ma forse non troppo conosciuto “Chagall, in sogno e il segno – dalla Bibbia a Vervè”, la mostra che è stata inaugurata il 9 luglio all’interno dei Musei di Stato, un viaggio “spirituale” nelle sacre scritture che si compie attraverso l’arte litografica. La mostra – aperta sino a settembre – è stata realizzata “a costo zero” ed è stata curata da Vincenzo Sanfo in collaborazione con Giovanni Giulianelli. “A questa serie, considerata unanimemente il capolavoro dell’artista e che l’ha impegnato all’inizio degli anni Trenta sino agli anni Cinquanta – ha sottolineato Vincenzo Sanfo -, si aggiungeranno fogli sciolti realizzati per le celebri riviste ‘XX siecle’, Derriere le Miroir’ e Vervè’, dirette da personaggi straordinari del mondo dell’arte come ad esempio Teriade, Maegt, che furono mercanti, editori e amici dei alcuni dei più importanti artisti del Novecento”. Chagall, ha ricordato Sanfo, “appartiene a quella stretta cerchia di cinque artisti che hanno caratterizzato il secolo scorso”. Oltre a Chagall, il Novecento è stato delineato da Dalì, Picasso, Mirò e Matisse. “L’esposizione racconta una storia in cui il sogno e il segno coincidono, il cui ‘esce’ la poesia e il senso profondo della vita. Nella sua disarticolazione Chagall riesce a essere perfettamente armonico, sdrammatizzando il dramma”. Perché, come disse lo stesso Chagall, “Qualcosa mi sarebbe mancato se, a parte il colore, non mi fossi impegnato, in un certo momento della mia vita, anche con l’incisione”.

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