Home FixingFixing L’UE firma: scambio automatico e mai più la ritenuta Ecofin

L’UE firma: scambio automatico e mai più la ritenuta Ecofin

da Redazione

Tempistica rispettata: le imprese (soprattutto le banche) potranno essere più competitive. L’accordo prevede la trasparenza totale dal 2017 e la fine dell’euroritenuta dal 2016.

 

di Daniele Bartolucci

 

Ue e San Marino hanno firmato un accordo contro l’evasione fiscale che sancirà la fine del segreto bancario tra le due aree: come previsto, a partire dal 2017, gli Stati dell’Unione riceveranno nomi, indirizzi e altre informazioni di carattere finanziario dei loro residenti con conti correnti a San Marino. E viceversa San Marino riceverà informazioni dei suoi cittadini con conti in uno dei 28 Stati membri dell’Ue.

 

SCAMBIO DI INFORMAZIONI ATTRAVERSO IL CRS

Per Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, l’accordo “è un ottimo esempio delle nuove norme per la trasparenza globale sulle questioni fiscali e riflette la determinazione di San Marino per la loro attuazione. Sia la Ue che San Marino hanno dimostrato la loro volontà di contrastare l’evasione fiscale internazionale. Il fine è la trasparenza globale in tema tasse” e “il rafforzato scambio di informazioni aiuterà le autorità fiscali ad identificare gli evasori e incoraggerà al rispetto delle regole fiscali, portando ad una distribuzione più equa del carico fiscale tra i cittadini”. La firma dell’accordo è la conclusione di un percorso virtuoso iniziato da San Marino anni fa. Un percorso velocizzato nel 2013 quanto San Marino ha firmato a Jakarta la Convenzione Multilaterale e successivamente nell’ottobre 2014 l’Accordo Internazionale sulle Autorità Competenti, aderendo al Early Adopters Group e ha accettato la rinegoziazione della Direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio. “A seguito dell’entrata in vigore dell’accordo”, ha spiegato il Segretario di Stato Gian Carlo Capicchioni poche settimane fa, “si prevede il primo scambio automatico delle informazioni finanziarie dal 2017 in corrispondenza temporale con il primo scambio in ambito OCSE”. Capicchioni ha quindi sottolineato il fatto che “con lo scambio automatico di informazioni, le giurisdizioni che decidono di scambiare fra loro, producono un flusso di informazioni in uscita ed in entrata: inviano informazioni su conti detenuti da residenti esteri e ricevono informazioni su conti all’estero di propri residenti. Ciò quindi vale anche per San Marino”, ribadisce Capicchioni. “Eventuali capitali detenuti all’ estero da parte di residenti fiscali sammarinesi, se di consistenza tale da non risultare congrui ai redditi dichiarati, potranno costituire una base per attivare l’accertamento interno e condizione per inoltrare domanda di informazioni su richiesta alla giurisdizione da cui le informazioni finanziarie provengono”. L’accordo con San Marino è stato approvato insieme a quelli discussi a maggio con la Svizzera e a ottobre con il Liechtenstein. Tutti in linea con lo standard globale sullo scambio automatico di informazioni promosso dal G20 ed elaborato dall’Ocse, il cosiddetto Crs ( Common reporting standard), al quale attualmente hanno già aderito 96 Paesi. Il Crs prevede, appunto, l’identificazione della clientela non residente e la relativa segnalazione alla propria autorità fiscale che a suo volta scambierà le informazioni con le autorità di riferimento.

 

A SAN MARINO MAI PIÙ LA RITENUTA ECOFIN

Le nuove misure di trasparenza e tax compliance adottate in ambito Ue sono state recepite per garantire l’applicazione di un unico standard conforme a quello globale Crs (direttiva 2014/107/Ue) e in quest’ottica è stata abrogata la direttiva 2003/48/Ce (cosiddetta direttiva risparmio) con una risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 27 ottobre 2015. Per San Marino decade dunque una barriera fiscale, con possibili ritorni in termini di investimenti stranieri: “Una volta eliminata l’euroritenuta”, ha infatti spiegato il Segretario Capicchioni, “le nostre banche potranno essere più competitive e attrarre, dopo la firma del nuovo accordo Ecofin, anche investimenti di carattere finanziario dall’esterno”. L’euroritenuta o ritenuta Ecofin, è – o per meglio dire, era – una speciale tassazione sugli interessi, concordata da alcuni Paesi con l’UE, che viene effettuata per consentire in un certo senso la riservatezza del correntista non residente in quel Paese: in pratica viene prelevata una percentuale sugli interessi maturati e tale cifra viene poi versata al Paese di residenza. Inizialmente si trattava del 20%, poi salita al 35%, tanto che si stima un ‘versamento’ annuale di circa 10 milioni di euro da San Marino all’Italia (erano 14 nel 2010). Soldi che non dovranno più essere ‘trattenuti’ ai correntisti italiani o comunque non residenti a San Marino, aumentando la competitività del sistema, né tantomeno riversati nelle casse degli altri Stati, accrescendo le risorse del sistema bancario e finanziario sammarinese. La trasparenza, quindi, paga.

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