Home FixingFixing MOL o EBITDA… questo è il dilemma! Come osservare e utilizzare gli indicatori

MOL o EBITDA… questo è il dilemma! Come osservare e utilizzare gli indicatori

da Redazione

L’analisi di Enrico Gaudenzi, Chief Financial Officer per primarie aziende industriali e di servizi, già docente di Matematica finanziaria per l’Università di Bologna.

Enrico Gaudenzi new

 

di Enrico Gaudenzi*

 

L’analisi economica cerca di allontanare l’imprenditore dall’indecisione che gli impedisce di agire. Le marginalità possono essere messe a confronto per aiutarlo a rendere le soluzioni più raggiungibili. Tra gli indicatori, molti esperti del settore si concentrano sul Margine Operativo Lordo e sull’Ebitda. Il primo esprime il guadagno lordo ottenuto dalla gestione ordinaria della società. Ricavi meno interessi attivi e passivi, oneri finanziari, imposte, accantonamenti, ammortamenti e svalutazioni di immobilizzazioni. Viene definito il rapporto tra utile netto e patrimonio netto e rappresenta un indicatore di performance. Usato per ottenere una idea del flusso finanziario prodotto da una società indica se l’azienda è in grado di generare guadagni solo attraverso la gestione operativa. Calcolato per analizzare i competitor in uno stesso settore è spesso utilizzato anche per dare atto della sostenibilità del debito finanziario mettendo in rapporto la posizione finanziaria netta (somma conti correnti e debiti mutui) con il “MOL” o mettendo in rapporto il “MOL” con gli oneri finanziari. L’anglosassone EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) misura l’utile escludendo le imposte, le tasse, gli interessi, svalutazioni e ammortamenti e componenti straordinari. Indica per gli istituti di credito o la borsa la profittabilità del business.

Il dilemma è: sono o non sono sinonimi?

La loro differenza sono gli accantonamenti, che nell’EBITDA non vengono dedotti e quindi inclusi nel calcolo. Il MOL non contiene ad esempio l’accantonamento trattamento di fine rapporto dipendenti e svalutazione crediti. Il MOL tende ad essere più alto. L’EBITDA quindi riflette un valore più prudente.

Quest’ultimo per molti analisti è coerente con la variazione del capitale circolante. Infatti contempla l’accantonamento del TFR (costo del lavoro) mentre il capitale circolante tiene in considerazione l’incremento del passivo (potenziale entrata derivante dall’aumento del fondo accantonamento) quindi le due misure si elidono rispecchiando un calcolo del flusso di cassa più corretto. E’ importante in azienda perché è il risultato del core business aziendale.

Perché esclude gli investimenti? Perché non sono poste di tutti i giorni e non rappresentano la gestione operativa propria. Per queste sue caratteristiche spesso viene utilizzato come multiplo per valutare l’azienda. EBITDA moltiplicato X volte = valore azienda. Dilemma risolto?

 

*Chief Financial Officer per primarie aziende industriali e di servizi, già docente di Matematica finanziaria per l’Università di Bologna.

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