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BSM, “Mercati e Finanza”: moneta elettronica, conosciamo meglio le diverse tipologie

da Redazione

Sono tradizionalmente tessere plastificate, con un microchip e/o una banda magnetica, emesse da intermediari autorizzati.

BSM Zanotti Federico

 

di Federico Zanotti

 

Al giorno d’oggi sono sempre di più le persone che preferiscono l’utilizzo della moneta elettronica (carte di pagamento) rispetto al contante, soprattutto perché è più sicura, dato che dispone di un PIN a tutela da furto o smarrimento, è più versatile e dà la possibilità di tracciare i pagamenti, permettendo al cliente di effettuare analisi sugli importi spesi e/o prelevati.

Sono tradizionalmente tessere plastificate, con un microchip e/o una banda magnetica, emesse da intermediari autorizzati.

Consentono di prelevare contante dagli sportelli automatici (ATM – Automatic Teller Machine) e pagare presso gli esercenti (tramite POS – Point Of Sale), digitando un codice segreto (PIN) o apponendo la propria firma sulla ricevuta di pagamento e di concludere transazioni di commercio elettronico in internet mediante l’utilizzo di un POS “virtuale”. Per transazioni di importo contenuto alcune carte di pagamento non richiedono la digitazione del PIN. Se la carta è abilitata alla tecnologia Near Field Communication (NFC) è possibile pagare tramite il semplice accostamento della tessera all’apparecchiatura di accettazione presente nel negozio (POS) (c.d. modalità contactless).

 

LE TIPOLOGIE DI CARTE

 

Carta di credito. Viene rilasciata da una banca o altro intermediario finanziario sulla base di un contratto; utilizza i circuiti internazionali, pertanto disponibili in tutto il mondo, essa consente acquisti presso gli esercenti convenzionati e prelievi di contante presso gli sportelli automatici; quest’ultima operazione è considerata un anticipo di contante e prevede il pagamento di un interesse. Gli importi spesi sono pagati dal titolare della carta in un momento successivo all’utilizzo, generalmente con cadenza mensile in un’unica soluzione addebitando l’importo sul conto corrente.

Carta di debito. Viene rilasciata da una banca o altro intermediario finanziario presso il quale si ha un conto. Generalmente viene rilasciata in modalità multifunzione, ovvero con la possibilità di sfruttare sia i circuiti internazionali sia quello nazionale italiano, ovvero Bancomat. Consente acquisti presso gli esercenti convenzionati e prelievi di contante da sportelli automatici; sono previsti limiti di importo mensili per gli acquisti, nonché limiti mensili e giornalieri per i prelievi di contante. A differenza della carta di credito, le operazioni vengono addebitate di volta in volta sul conto del debitore; l’esecuzione dell’operazione presuppone la presenza dei fondi. Con la carta di debito presso gli ATM si possono anche pagare bollette, effettuare ricariche telefoniche, o accedere ad altri servizi.

Carta prepagata. Viene rilasciata da una banca o altro intermediario finanziario e consente di effettuare pagamenti e prelievi a valere su una somma pre-depositata dal titolare presso l’emittente. Per avere una carta prepagata non è necessario essere titolari di un conto corrente. I pagamenti e i prelievi effettuati riducono, di volta in volta, la somma versata dal titolare, fino al suo esaurimento.

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