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Reputazione, stabilità del Sistema e semplificazione burocratica

da Redazione

Queste le tre “leve” da mettere in campo per far ripartire il Paese. Andamento imprese: concluso il ciclo di incontri tra ANIS e la politica.

ANIS politica grande

 

di Alessandro Carli

 

Si è concluso il 2 maggio il ciclo di incontri con le parti politiche e sociali sullo studio curato dal dott. Simone Selva, in collaborazione con l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica e coordinato dal Dott. Roberto Parma, sull’andamento delle aziende associate ANIS nel quadriennio 2013-2016 .

All’interno della sala corsi “Enzo Donald Mularoni” erano presenti alcuni rappresentanti della maggioranza e della minoranza. Le aziende ANIS, così il report, hanno continuato a investire in tecnologia e risorse umane, mantenendo comunque alti i livelli occupazionali del Paese. Hanno dimostrato di saper reggere l’urto della crisi, investendo e internazionalizzandosi.

Il Dott. Simone Selva ha quindi illustrato i risultati di queste analisi, che si sono incentrate su “Fatturati e Investimenti”, “Occupazione”, “Investimenti in Equity”, “Livello di indebitamento”,

“Redditività delle aziende”, “Contributo fiscale” e “Valore aggiunto”. “Il quadro generale”, ha spiegato Selva, “evidenzia una situazione incoraggiante non solo considerando il trend di crescita dei fatturati, ma anche per la evidente propensione all’investimento, che si mantiene costante nel triennio”, così come la “crescita della patrimonializzazione”. Infatti, “il capitale netto cumulato cresce, a testimonianza della propensione a non prelevare gli utili dall’azienda. Allo stesso modo si evidenzia una progressiva contrazione del grado di indebitamento, a dimostrazione di una crescente stabilità e sostenibilità delle imprese. Tale riduzione dell’indebitamento è accompagnata da una crescente redditività a cui corrisponde anche una crescita dei costi del personale. Le aziende associate investono dunque in macchinari, tecnologia e risorse umane”.

La platea ha espresso soddisfazione per i dati emersi. L’appuntamento è stato anche l’occasione per fare una serie di riflessioni a più ampio respiro, soprattutto in termini di capacità di attrarre nuove iniziative imprenditoriali in Repubblica. Tre, in sintesi, le linee da seguire, i “tre motori” da accendere per essere più attrattivi: la semplificazione burocratica, la reputazione e la stabilità del Sistema Paese. Servono, è emerso, norme più a misura del sistema. Va recuperato il terreno perduto sul piano della modernizzazione e vanno “sistemate” quattro o cinque “priorità” in maniera contestuale. Il Piano di Stabilità contiene una serie di linee-guida in grado di trasmettere (soprattutto all’esterno) una comunicazione ben precisa, quella cioè che San Marino ha come obiettivo quelli di tornare a essere un sistema competitivo.

Le imprese stanno facendo la loro parte, cavalcando l’onda della ripresa. Se migliorassero le condizioni operative, le imprese potrebbero fare di più. Come detto, reputazione e la sostenibilità del sistema unito alla sburocratizzazione sono le “indicazioni” individuate dal sistema produttivo per rilanciare la Repubblica.

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