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Neni Rossini: “Sinergia per vincere le sfide dei mercati”

da Redazione

Imprese e Università, la Vicepresidente ANIS: “Progetto comune, così si migliora la capacità di reagire al cambiamento”.

Neni

 

di Alessandro Carli

 

Il rapporto tra il mondo delle aziende e quello accademico (oggetto del seminario “Università e impresa – Una sfida sinergica” del 14 febbraio voluto dall’Associazione degli Industriali e Università degli studi della Repubblica di San Marino e che vede l’organizzazione della Segreteria di Stato Istruzione e cultura, Università e ricerca e il patrocinio della Segreteria di Stato Industria, artigianato e commercio, ndr) è “materia” ben conosciuta da SIT Group: negli ultimi tre anni difatti sei studenti hanno preso come “esempio” per le tesi di laurea il gruppo imprenditoriale del Titano. Nello specifico, le attenzioni si sono concentrate su tre tematiche applicate al sistema azienda. ICT, HR Management System e Supply Chain.

La dottoressa Neni Rossini, oltre a essere vicepresidente ANIS, è anche vicepresidente di SIT Group.

 

Cosa vi ha “insegnato” il dialogo con l’Università?


“Più che ‘insegnato’, ci ha confermato – poiché si tratta di un impulso che nasce all’interno delle aziende stesse – che impresa e università sono due mondi che uniti possono sprigionare una grande energia. L’Università ha, per vocazione e mission, quel ‘fermento’ che la porta a percorrere strade sempre nuove nell’esplorare orizzonti non ancora conosciuti. Le imprese invece hanno come punto di riferimento i mercati e il contesto competitivo in cui lavorano e un occhio sempre rivolto verso l’innovazione e i trend globali. Agli studenti che partecipano ai diversi corsi universitari il mondo delle imprese può dare quella concretezza che deriva proprio dall’operatività sui mercati. Imprese e Università costruiscono assieme qualcosa di più completo, di più complesso e di maggior potenziale. Assieme fanno nascere qualcosa di più grande della ‘semplice’ somma”.

 

Il titolo del convegno, “Università e impresa – Una sfida sinergica”, sottende una domanda: a chi è rivolta la “sfida”?


“La ‘sfida’ è rivolta al ‘mondo’. Nel senso che noi siamo attori di un mondo che è cambiato, che cambia e che continua a cambiare sempre e sempre più velocemente. La ‘sfida’ non è solo essere al passo con i tempi bensì essere più avanti anticipando il cambiamento che oggi è diventato enormemente più rapido rispetto al passato. Aumentare le forze – ed è il caso del dialogo tra il mondo economico e quello accademico – significa avere un vantaggio propulsivo. La ‘sfida’ oggi riguarda tutti: cittadini, Stati, imprese e coinvolge, naturalmente, anche gli studenti e le studentesse. Nessuno si può sottrarre alle ‘sfide’ dei mercati. La differenza sta nel vincerle”.

 

Sfide che nel tempo hanno cambiato le dinamiche…


“Come dicevamo, il mondo delle imprese oggi è incredibilmente più veloce, complesso ed esigente rispetto al passato. La stessa gestione delle attività, nonché delle problematiche, aziendali ha subito una forte trasformazione, soprattutto nella velocità con cui è necessario affrontarle. La reattività è diventata la sfida di tutti i giorni proprio per la velocità con cui si muovono le informazioni e la comunicazione tra interlocutori anche molto distanti. Università e imprese oggi non hanno più confini geografici: siamo tutti in un network profondamente interconnesso”.

 

Università e ANIS hanno un legame con il tessuto imprenditoriale. Dove può portare questa sinergia?

 

“Può portare al successo di un progetto comune, che è quello dell’impresa ma anche dell’Università. Un’azienda che fa una scelta di apertura verso il nuovo ha bisogno dell’Università, che vive un tessuto di idee e obiettivi complementare e rafforzativo rispetto a quello delle imprese. La sinergia porta a una migliore capacità di reagire al cambiamento. L’Università, che ha una vocazione allo studio e all’approfondimento, ha la possibilità di allacciarsi alla concretezza”.

 

Anche in SIT Group?

 

“Certamente sì. Nello specifico, la nostra azienda si occupa di packaging, in particolare imballaggio plastico. Sappiamo bene che la plastica è al centro di forti polemiche e che c’è fermento rispetto alla possibilità di esplorare e industrializzare nuovi materiali alternativi. Per questo tipo di innovazione e di ricerca, può essere di enorme valore la collaborazione con l’Università che ha già al suo interno risorse pregiate, in termini di persone, competenze e metodi strutturati, con cui sviluppare i temi su ambiente e sostenibilità. Per noi è importante investire e crescere anche attraverso l’innovazione, mantenendo sempre una forte attenzione al contesto di territorio e comunità in cui le nostre aziende sono inserite”.

 

ANIS guarda con attenzione l’Università: quali sono, secondo lei, le ricadute? Cosa può “insegnare” l’Associazione all’Università e viceversa?


“Il tema è sempre quello di riuscire a creare assieme qualcosa di più grande. ANIS può ‘insegnare’ le regole dei mercati, la competizione in un mondo veloce e globale. L’Università, dal canto suo, può spingere l’innovazione, elemento sempre più imprescindibile per essere competitivi. Come scrisse Tonino Guerra, ‘Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande'”.

 

 

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA


Il programma dell’evento, ospitato nella sede dell’Associazione Nazionale Industria San Marino (Piazzetta Bramante Lazzari, 2 – San Marino Città) il 14 febbraio, e intitolato “Università e impresa – Una sfida sinergica” si aprirà alle 9.30 con la registrazione dei partecipanti. Dalle 9.45 alle 10.10 i saluti del Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Industria San Marino Neni Rossini, del Segretario di Stato per l’Università Marco Podeschi, del Segretario di Stato per l’Industria Andrea Zafferani e del Rettore dell’Università, il professor Corrado Petrocelli.

Il primo focus è previsto per le 10.10 quando Riccardo Varini e Michele Zannoni (UNIRSM) interverranno su “Filiere agroalimentari, cultural heritage, green design, motion graphic design e smart cities”.

Marcello Tarantino e Andrea Grilli (UNIRSM) invece affronteranno il “Riciclaggio dei materiali, materiali innovativi per l’edilizia, vulnerabilità e sicurezza di edifici e analisi sismografiche” mentre ad Alberto Ivo Dormio (UNIRSM) il compito di esplorare il “Management sanitario, startup innovative e la gestione dell’innovazione”.

Questo primo step di interventi sarà moderato da Karen Venturini.

Dopo il coffee break, si riparte alle 11.45 con “Industry 4.0 per le industrie sammarinesi: case studies e la cooperazione tra UNIRSM e UNIBO” di Giuseppe Padula (UNIRSM). Enrico Aureli, amministratore delegato di Robopac, parlerà di “Applicazioni di industry 4.0: il caso Robopac”. Sarà invece Silvano Bertini, Responsabile del servizio ricerca, innovazione, energia ed economia sostenibile della Regione Emilia Romagna a trattare “I finanziamenti all’innovazione in una ottica di smart specialization”.

Dalle 14.30 in poi “Imprese e laureati di UNIRSM”: le imprese esporranno ai laureati in design, ingegneria civile e ingegneria gestionale la loro offerta lavorativa. A seguire i laureati si presenteranno con curriculum vitae e portfolio.

Per informazioni e adesioni contattare ANIS al numero 0549.873911 oppure via mail al seguente indirizzo: anis@anis.sm.

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