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IAM srl, auto e moto “a fine vita”: demolizione gratuita

da Redazione

La Legge n. 147 del 2017 di fatto va a commutare la tassa di proprietà in tassa di circolazione.

 

di Mattia Marinelli

 

Agganciandomi alla pubblicazione della Legge n. 147 del 2017, la normativa che San Marino ha promulgato (è scaricabile integralmente sul sito del Consiglio Grande e Generale) e che di fatto va a commutare la tassa di proprietà in tassa di circolazione (nello specifico l’articolo 45), sulla rubrica di questo mese parliamo più che volentieri di autoveicoli e motoveicoli “a fine vita”. La nostra azienda ha deciso di fornire un servizio “dedicato” a cittadino che si trova in garage o nel cortile di casa un mezzo a due, tre o quattro ruote. La IAM srl difatti si rende disponibile a effettuare la demolizione del veicoli in maniera del tutto gratuita. Dopo aver chiarito che per “veicoli” parliamo di moto, auto e autocarri di piccole dimensioni, passiamo alla parte pratica. Come fare a consegnarceli? Se è possibile portarlo in maniera autonoma nella nostra azienda – quindi, in parole povere, se si accende -, basta mettersi al volante e recarsi a Dogana, più precisamente in Via Fondo Ausa numero 16. Se invece non ne vuole sapere di mettersi in moto (ed è la casistica più comune visto che parliamo di mezzi spesso vetusti o non in perfette condizioni), potete chiamarci: organizzeremo – e lo ripeto, senza spese – il trasporto. Come detto, la demolizione non prevede oneri. L’unica piccola spesa che va affrontata è quella per il recupero, ma parliamo di importi davvero irrisori, qualche decina di euro.

Per poter demolire il mezzo è necessario avere con sé una serie di documenti che ora vi elenco in maniera sintetica: la targa, la carta di circolazione, l’ultimo certificato di revisione e una visura rilasciata dall’Ufficio Registro Automezzi. Questo per verificare che sul mezzo non siano presenti fermi amministrativi o altri vincoli.

La domanda a questo punto sorge spontanea: ma cosa ci guadagniamo? Non è un discorso economico ma di “filosofia”: sin dall’apertura della IAM si siamo posti l’obiettivo di operare, lì dove si può, in un’ottica di “attenzione all’ambiente” e di “economia circolare”, cercando quindi di “essere gentili con il territorio” (trattandosi di rifiuti speciali pericolosi e quindi potenziali “grandi inquinanti”, i veicoli vengono disassemblati in un’apposita isola di bonifica; ogni operazione è autorizzata da un ente competente) e di privilegiare il recupero delle componentistiche dei mezzi piuttosto che andare a immettere sul mercato “pezzi nuovi”, il che significa “energia” per fabbricarli e quindi inquinamento.

Perché i veicoli, e mi piace ricordarlo nonostante sull’argomento siamo già intervenuti, in realtà sono un “concentrato” tanti materiali diversi e che devono essere trattati con grande attenzione e, naturalmente, a norma di Legge: oli minerali, carburanti, metalli, pneumatici, parti in gomma, eccetera. Nelle isole predisposte questi materiali vengono dapprima separati e successivamente viene effettuata una selezione dei componenti che possono essere rigenerati e riutilizzati.

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