Da Ente pubblico a Spa: aumentano i ricavi e si riducono i costi fissi. Il Direttore Rosa Zafferani: “Più competitivi con il nuovo modello organizzativo”.
di Daniele Bartolucci
Ricavi in aumento e costi in diminuzione: Poste San Marino Spa è sul “binario” giusto, in linea con la maggioranza delle amministrazioni postali nel mondo. “E come gli altri player sul mercato internazionale”, spiega il Direttore Generale Rosa Zafferani, “tramite la trasformazione in Società per Azioni, abbiamo impresso un’accelerazione importante in questa direzione, dotando l’azienda di una gestione di tipo imprenditoriale più snella e veloce per il raggiungimento dei propri obiettivi istituzionali”.
Un’impresa e non più un ente pubblico. Perché questa scelta?
“Già con il passaggio da Ufficio a Ente, avvenuto nel 2012, erano stati evidenziati i vantaggi di avere una gestione di tipo privatistico, ribaditi anche nella successiva trasformazione in Società per Azioni a Socio Unico (lo Stato, ndr). Dalla redazione dei bilanci al finanziamento dell’azienda, fino alla gestione del personale, occorreva infatti dotarla di più autonomia decisionale su riorganizzazione interna di strutture, reparti e assegnazioni incarichi. Solo così le Poste San Marino sarebbero state messe nelle condizioni di competere, di entrare anche in nuovi mercati e proporre nuovi prodotti per lo sviluppo del sistema imprenditoriale sammarinese. Questo perché, oltre a garantire il servizio pubblico di posta universale, uno degli obiettivi principali era ed è ridurre il deficit, arrivato a quasi 2 milioni di euro nel 2012, totalmente a carico del Bilancio dello Stato. La scelta fatta, per rispondere alla domanda iniziale, finora si è dimostrata giusta: il deficit è calato di oltre un milione di euro”.
Un bilancio più trasparente, visto che è di tipo privatistico?
“Più trasparente e più semplice da controllare, mentre prima occorreva estrapolare i dati dal Bilancio dello Stato, con il problema di dover ricorrere al contributo dello Stato anno dopo anno, una volta chiusi tutti i conti. Oggi invece, abbiamo un bilancio di tipo privatistico, quindi non più solo per cassa ma con partita doppia, in cui il budget ci permette un controllo più efficace su costi e ricavi, perché avviene in tempo reale e quindi durante tutto il corso dell’anno. Una precisazione: quello del 2016 è stato il primo vero bilancio di Poste San Marino Spa, nonostante l’atto costitutivo fosse di agosto 2015: si è scelto di chiudere il bilancio dell’allora Ente con la vecchia impostazione, per poi partire nel 2016 nella versione più rispondente alle attività della neonata società. Un bilancio e una forma giuridica compatibile, inoltre, con quanto richiesto da Banca Centrale per ottenere l’autorizzazione all’esecuzione dei servizi finanziari postali, che altrimenti non avremmo potuto gestire”.
Questi vantaggi si sono tradotti in risultati positivi?
“Come detto, dobbiamo soddisfare l’obiettivo iniziale, ovvero quello di ridurre il deficit, perché resta comunque a carico del Socio unico, che è lo Stato. E lo stiamo effettivamente riducendo: siamo partiti dai quasi 2 milioni del 2012 e già con la trasformazione in Ente si arrivò a 1.050.114 euro di deficit nel 2014, quindi siamo passati ai 948.119 euro del 2015 e poi ai 473.371 euro del 2016. Il piano industriale prevede di arrivare ad azzerarlo nel corso del prossimo triennio”.
Come raggiungerete questo risultato?
“Seguiamo le dinamiche di qualsiasi impresa privata: maggiori ricavi e minori costi. Per quanto riguarda i costi, quello riferito al personale è ovviamente il maggiore impegno nel bilancio, per cui si deve proseguire sulla strada intrapresa negli anni scorsi, dotando l’azienda di un nuovo assetto organizzativo, inserendo nuove competenze e continuando il processo di trasformazione del personale dal contratto pubblicistico a un contratto di diritto privato, più in linea con le rinnovate esigenze dell’azienda e del mercato su cui operiamo. La riorganizzazione interna ha già portato a risparmi consistenti, a fronte del mantenimento degli stessi servizi, ma sulla riduzione del deficit hanno inciso anche molte altre scelte”.
Quali?
“Ad esempio c’è la partita degli immobili: il CdA ha recentemente deliberato l’acquisto dell’immobile adibito a sede centrale, aumentando quindi lo stato patrimoniale e optando per un mutuo trentennale, facilmente sostenibile. Altro esempio: l’ufficio di Città era locato in spazi più grandi del necessario ed è stato trasferito in via Giacomini, ottenendo un risparmio sull’affitto e non solo. E a proposito di affitti, abbiamo liberato diversi locali usati come archivio, per i quali corrispondevamo un canone di locazione. Altri centri di costo sono rappresentati dai mezzi di trasporto: anche in questo caso, stiamo valutando, in linea con le nuove indicazioni per la mobilità sostenibile, di sostituirli con mezzi elettrici”.
Capitolo ricavi: aumenterete anche i servizi e prodotti?
“Non solo aumenteranno i prodotti, ma miglioreremo anche il servizio offerto. La nuova struttura organizzativa ci permette infatti di rispondere molto più velocemente alle richieste del mercato e dei clienti. Richieste che cerchiamo di anticipare, analizzando quanto avviene anche fuori San Marino. A titolo di esempio, nel mondo, e quindi anche qui, la corrispondenza privata non genera più i volumi di un tempo, questo perché molto viaggia online, con l’email. I servizi tradizionali sono diminuiti del 30-40% e non rappresentano più il core business della maggior parte dei player internazionali. Questo non significa che li abbandoneremo, per i cittadini non cambierà nulla. Ma puntiamo a riorganizzarli, mettendo mano al piano attuale delle zone postali, ad esempio, e velocizzando i processi interni. Ma anche offrendo un servizio di front office più moderno, attivando una formazione continua del personale dedicato, che è già partita nei mesi scorsi e sta già dando i suoi frutti”.
Dal pubblico al privato, da utenti a clienti?
“Anche Poste San Marino si sposterà sempre più sulla clientela business, come fornitore di servizi e come partner affidabile sul territorio e soprattutto credibile all’estero. La fase di accreditamento internazionale, avviata anni fa, prosegue con nuovi accordi e convenzioni, e grazie a questo impegno stiamo per annunciare il lancio di prodotti innovativi per il mercato sammarinese, studiati appositamente per quelle imprese e per quei cittadini che devono spedire documenti e plichi all’estero. Inoltre, tramite il processo di informatizzazione interno, possiamo porci come service anche per lo Stato”.