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San Marino, uno dei Paesi più sicuri d’Europa, ma mancano i turisti

da Redazione

Terrorismo: il Foreign & Commonwealth Office promuove anche quest’anno il Titano assieme ad altri 13 Paesi dell’Europa. Visitatori ancora “mordi e fuggi”: vanno incrementati i pernottamenti e la permanenza media degli escursionisti.

Piazza della Liberta din San Marino

 

di Alessandro Carli

 

“San Marino è stato votato come miglior Paese nel Mondo”. Quella che a tutti gli effetti può essere considerata una voluta “fake news” – ad ammetterlo è lo stesso portale che l’ha pubblicata, mediamass.net, pensato proprio per fare traffico con le bufale in maniera industriale (si presenta come “un collettivo internazionale con sede in Cina” e suoi obiettivi sono esplicitati in questo modo: “E’ il veicolo della nostra satira per esporre con umorismo, l’esagerazione e il ridicolo della produzione e del consumo di massa contemporaneo che osserviamo” – in realtà nasconde alcune importanti verità che, leggendo quanto sta accadendo nel mondo, “innalzano” il Titano a “luogo ideale” in fatto di sicurezza e turismo.

Se sotto il profilo fiscale c’è attesa per la nuova “lista” della Commissione Europea che verrà pubblicata entro la fine dell’anno – non dovrebbero esserci problemi dopo l’uscita dalla blacklist italiana nel 2014 e l’adesione ai nuovi parametri OCSE (come abbiamo scritto su Fixing, il Titano è uno dei Paesi “early adopters” che ha accettato lo scambio automatico di informazioni già nel 2017 con un anno di anticipo rispetto agli altri, Svizzera ad esempio), l’antica Repubblica è tra i Paesi virtuosi in fatto di trasparenza e collaborazione finanziaria (e a rassicurare i cittadini ci ha pensato anche la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, che in una nota ha spiegato che “San Marino figura tra i pochi Paesi che non comportano alcun indicatore di rischio”), dal punto di vista del rischio attentanti – una voce che oggi è diventata prioritaria per i viaggiatori -, il Foreign and Commonwealth Office, dicastero del Regno Unito responsabile della promozione degli interessi del Paese all’estero e uno dei giornali più importanti della Gran Bretagna, l’Express.co.uk, anche per il 2017 confermano la “sicurezza” della Repubblica di San Marino.

Mentre su sito del FCO si può leggere che “non esiste una storia recente del terrorismo a San Marino” ma che è comunque importante essere “consapevoli del rischio globale di attacchi indiscriminati”, l’Express, in un articolo firmato da Claudia Cuskelly e intitolato “How safe is your 2017 summer holiday? Map reveals most dangerous destinations in Europe” (“Quanto è sicura la vostra vacanza estiva del 2017? La mappa mostra le destinazioni più pericolose in Europa”), “ridisegna”, prendendo come timone le indicazioni del FCO, il Vecchio Continente in vista delle prossime vacanze estive.

Sorvolando i Paesi a maggior rischio (oltre all’Inghilterra, troviamo Turchia, Belgio, Germania, Russia e la Francia. A proposito di quest’ultima, il FCO avverte che “a causa delle continue minacce da parte di gruppi terroristici islamici e del recente intervento militare francese contro Daesh, il governo francese ha avvertito il pubblico di essere particolarmente vigile e ha rafforzato le sue misure di sicurezza”) e dopo il posizionamento dell’Italia nella seconda fascia di pericolo (“terrore generale”) a partire da quella più alta, ci soffermiamo sulla Repubblica di San Marino.

Ci sono alcuni Paesi in tutta Europa – scrive la giornalista – “dove la minaccia terroristica è considerata bassa o quasi inesistente”. Il suo suggerimento è quello di andare a Malta “per assaporare il sole estivo con la sicurezza in mente”. Allo stesso modo, la Repubblica di San Marino (“fiancheggiata da strade strette di ciottoli e da scorci di architettura storica”) è considerata “una meta molto sicura” al pari di Islanda, Ungheria, Repubblica ceca, Polonia e Svizzera. “Queste nazioni – conclude Claudia Cuskelly – sono alcune delle scelte più sicure da fare per una vacanza estiva in Europa”.

 

SAN MARINO, FOCUS SUL TURISMO


Nei giorni scorsi si è svolta al Centro Congressi Kursaal la sesta “Conferenza Internazionale dell’Associazione per gli Economisti del Turismo”, organizzata dal CAST (Centro Studi Avanzati sul Turismo) e che ha messo al centro il “turismo nei Microstati”. Neelu Seetaram, ricercatrice della Bournemouth University, ha analizzato nel suo intervento “Tourism in Microstates: Theory and Facts” le peculiarità dell’economia turistica nelle nazioni con limitata estensione territoriale, con un focus approfondito sui piccoli stati d’Europa, fornendo un’analisi del comparto turistico di Malta, Monaco, Andorra, Città del Vaticano, evidenziandone le differenze e le affinità, che possono costituire una base per una comune strategia verso le sfide condivise.

La Segreteria di Stato per il Turismo ha illustrato il caso di studio del Titano, fornendo alcuni dati statistici. Il 2016 si è chiuso con un movimento di 1.940.178 visitatori, pari ad un aumento del +2,76% rispetto all’anno precedente. Di questi 550.111 intermediati e 1.390.067 indipendenti. L’Italia rappresenta il principale mercato di riferimento dato che, da solo, rappresenta quasi il 70% del totale dei visitatori. Il restante 30% è così suddiviso: Germania 21%, Russia 13%, Polonia 10%, Francia 6%, Cina, Austria, Paesi Bassi e Svizzera 3%, Repubblica Ceca 2%. Dal dato sulla permanenza media degli escursionisti (2 ore) e sui pernottamenti complessivi pari a 108.058, “emerge – ha spiegato la Segreteria preposta – come gli obiettivi da raggiungere siano l’incremento dei pernottamenti, la destagionalizzazione, la valorizzazione dell’appeal esercitato dalla destinazione anche indipendentemente da eventi di richiamo, l’aumento della permanenza media degli escursionisti e l’incremento del comparto degli intermediati, la definizione di nuovi mercati esteri”.

Il compito di affrontare tali sfide sarà affidato al Piano Strategico per lo Sviluppo del Turismo 2018–2022, che dovrà integrare temi quali la sostenibilità, la cultura dell’accoglienza, l’attenzione alla sharing economy. Al PS saranno affiancati i Piani di Promozione triennali e annuali che dovranno prevedere una valorizzazione integrata del territorio e delle sue risorse storico – culturali, naturalistiche, enogastronomiche e umane.

 

Il 2017 È INIZIATO IN MANIERA ALTALENANTE


A proposito di afflussi turistici, l’UPECEDS ha pubblicato sul proprio portale i dati complessivi del 2015 (un milione e 888 mila visitatori) e del 2016 (un milione e 940 mila persone) e quelli comparati dei primi quattro mesi del 2016 e del 2017. Mentre gennaio 2017 ha fatto registrare una contrazione rispetto a 12 mesi prima (79.479 visitatori contro 82.437: nello specifico, il numero di automobili è passato da 24.314 a 23.538, quello dei visitatoti su auto da 72.942 a 70.614, il numero di pullman e corriere da 211 a 197 e il numero di visitatori su pullman e corriere da 9.495 a 8.865), a febbraio il trend si è invertito: il totale di visitatori è aumentato da 59.967 persone a 63.183 (nello specifico, incremento per il numero di auto – da 17.604 a 18.946 – e dei visitatori su auto – da 52.812 a 56.868, decremento per il numero di pullman e corriere e delle persone trasportate: quest’ultime da 7.155 sono diventate 6.345).

Marzo in passivo invece: nel 2016 il totale è stato di 102.567 persone, nel 2017 di 93.057. Boom invece ad aprile, con una differenza di oltre 40 mila persone. Andando a leggere nei dettagli i due mesi (2016 e 2017), a trascinare la performance sono le automobili (45.326 contro le 29.576 di 12 mesi prima) e le persone trasportate (88.728 nel 2016, 135.978 nel 2017) mentre sono risultate in contrazione sia il numero di pullman e corriere (da 1.050 a 929) che le persone trasportate, da 47.250 a 41.805.

Complessivamente il differenziale tra i primi 4 mesi del 2016 e quelli del 2017 è di circa 33 mila persone in più: 380.949 lo scorso anno, 413.502 quest’anno.

Nonostante, va detto, la carenza di “offerte” di carattere sportivo o artistico di grande respiro. Il Paese sicuro, ma serve dare qualche “motivo” in più per trattenere i visitatori oltre la singola giornata…

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