Concerti, installazioni, performance tra provocazioni e indagini sociali. Lo storico Festival del teatro apre i battenti il 7 luglio: cosa vedere?
di Alessandro Carli
“Durante la preparazione del Festival di Santarcangelo 2017, c’è stato un momento in cui ci siamo sedute davanti a un computer, abbiamo acceso la telecamera e iniziato a parlare con un sirenetto, per la prima volta nella nostra vita. Dal momento che a nessuna di noi era mai capitato, non avevamo idea di cosa aspettarci da questo incontro. Nel corso della conversazione abbiamo scoperto che ai suoi occhi siamo entrambe ‘bipedi’, strane creature che scelgono di camminare su due gambe piuttosto che nuotare liberamente con una magnifica coda scintillante. Affascinate, abbiamo immediatamente deciso di invitarlo a Santarcangelo per creare il suo habitat all’interno del Festival, e insegnare a tutti a nuotare come mitiche creature marine. Santarcangelo è un luogo davvero magico, e da subito la nostra idea di Festival è stata profondamente connessa con l’idea di spazio, sia fisico che simbolico”. Le parole della direttrice artistica Eva Neklyaeva e della co-curatrice Lisa Gilardino dal 7 al 16 luglio diventano “visione”: programma già online (http://santarcangelofestival.com/it/#/festival/program), che detto così, è come infilarsi nel lungomare di Rimini il giorno della Notte Rosa (il 7 e l’8 luglio, proprio in concomitanza con l’appuntamento organizzato nell’Atene di Romagna) a borgo di un’automobile ingombrante e non sapere quando si arriverà a destinazione. Cosa segnarsi in agenda? Quali gli spettacoli da non perdere? Scelte sempre personali, a seconda della singola sensibilità dello spettatore e delle poetiche che si vogliono osservare in scena.
Al di là di una variegata e piuttosto interessante scelta tra gli spettacoli a ingresso gratuito- tra i tanti, segnaliamo “Play House” del collettivo finlandese W A U H A U S (una tenda di decompressione, un luogo alternativo d’incontro, a un ritmo differente, un programma guidato quotidiano accompagna i visitatori verso nuove connessioni tramite il contatto fisico con gli altri: un abbraccio, una danza lenta, una lotta leggera, un’esperienza di levitazione), “Il crepuscolo è dei poeti e degli appartamenti” di Eva Geatti, “Terra bruciata. Molotov Cocktail Opera” di Markus Öhrn e il concerto di Gnučči (ma anche tutti i vari dj-set che scalderanno la manifestazione) – sono stati “puntati” nel cartellone una manciata di lavori di qualità, o perlomeno – sulla carta – “particolari”.
Il primo è il sirenetto Merman Blix. La sua base sarà Acquadiccia, la piscina comunale. A Santarcangelo, per la prima volta in Europa, insegnerà il nuoto in piscina con la coda e il suo stile di vita a chi voglia sperimentare.
Tornano poi i Motus con l’atteso (e bellissimo) “Über -Raffiche (nude expanded version)”, in scena all’ITC Molari il 14, 15 e 16 luglio). Spettacolo “per adulti” quello firmato da Samira Elagoz,̀ un’artista finno-egiziana con base ad Amsterdam che incorpora arti performative, video e film in un personale stile di docu-fiction. In “Cock, Cock… who’s there?” Samira ha esplorato in prima persona il mondo degli incontri con sconosciuti tramite diverse piattaforme online costruendo un viaggio che esamina e racconta rapporti di potere, forme di espressione sessuale, tentativi di relazione con gli uomini. Ne emerge un panorama inquietante, toccante e molto privato. In cartellone anche Orthographe e le loro “Stanze. Racconto per camera preparata” (a Villa Torlonia, San Mauro Pascoli), “(Untitled) Humpty Dumpty / prova aperta” di Cristina Kristal Rizzo & Sir Alice (L’arboreto – Teatro Dimora, Mondaino il 16 luglio) e “Silent / Shout” di Trinity, un incontro tra un’artista dj e un solo spettatore, un rituale estemporaneo all’interno di un piccolo perimetro, un rifugio, un luogo di sospensione e forse di attesa.