Home FixingFixing L’università vista da dentro: Urbino, “Informazione media e pubblicità”

L’università vista da dentro: Urbino, “Informazione media e pubblicità”

da Redazione

E’ un percorso formativo per acquisire le capacità critiche per comunicare.

 

di Marco Grandoni

 

Dopo essermi diplomato al Liceo Economico aziendale di San Marino, ho dovuto affrontare la difficile scelta di quale Università frequentare. Per poter prendere una decisione sono andato a diversi open day, tra cui quelli organizzati dall’università di Bologna nelle sedi di Bologna, Rimini, Cesena e a quelli dell’Università di Urbino.

La mia scelta è ricaduta sul corso di laurea triennale in “Informazione media e pubblicità”, che fa parte della facoltà di scienze delle comunicazione a Urbino.

Ho scelto l’università di Urbino principalmente per il corso di studio. Mi hanno colpito sin da subito le materie, che rispecchiavano i miei interessi. Il corso è abbastanza vasto e permette di acquisire competenze per svolgere diverse professioni. Il corso di informazione media e pubblicità lo trovo molto attuale sia per come è organizzato sia per le materie.

Nei primi due anni gli esami sono uguali per tutti perché devono dare le basi: diritto dell’informazione, Statistica, analisi del brand, metodologie e tecniche di ricerca sociale fino ad arrivare alle diversi aspetti della sociologia.

Per quanto riguarda lo studio dei Media, si parte con quelli tradizionali come la radio e la televisione, per poi affrontare i new media, come i social network. Dal terzo anno in poi si possono scegliere tra diverse materie in base ai propri interessi o alle prospettive occupazionali. Ad esempio esami di cinema e fotografia, teatro, teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo, sociologia del benessere e analisi delle reti sociali. Il corso integra conoscenze teoriche e pratiche.

Oggi la comunicazione comprende una moltitudine di settori e di occupazioni diverse, dal mondo dell’editoria a quello del cinema, passando per la musica, la televisione, la fotografia, il mondo culturale, l’informazione prodotta dai media (giornali, televisione, i siti d’informazione e le agenzie di stampa, agenzie di pubblicità, aziende che organizzano eventi e uffici marketing)e l’utilizzo dei new media da parte degli utenti. Con la creazione degli “user generated content” sui social come Facebook, Twitter, Youtube, Flickr, Instagram, anche un sedicenne nella sua stanza può arrivare a comunicare a milioni di persone e diventare un influencer.

Questo corso dà le capacità critiche per sapere utilizzare nel modo giusto i potenti mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione per progettare contenuti mediali, prodotti dell’industria culturale e per il mondo dell’editoria e della pubblicità.

Oggi più che mai credo che la comunicazione sia sempre più importante in ogni ambiente. Saper presentare un progetto, un bene o un servizio al massimo delle sue possibilità deve essere un priorità. Molto spesso la differenza fra due prodotti è solamente come vengono raccontati dalla campagna pubblicitaria.

Le prospettive occupazionali sono tra le più diverse, da addetto alle pubbliche relazioni al copywriter, ma anche direttore artistico, esperto in gestione e pianificazione dei media, giornalista, organizzatore di eventi, pubblicitario, redattore, responsabile editoriale, sceneggiatore e web advisor.

La versatilità della laurea nei diversi settori lavorativi dedicati alla comunicazione rende questo corso perfetto per me.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento