Il “pistolero”, grazie alla “cavitazione” di una bolla di vapore prodotta dalla strana chela a forma di pistola con la quale spruzza acqua a 100 km/h, produce un rumore superiore ai 200 db, come un jet che decolla.
di Daniele Bartolucci
Il gambero è forse il crostaceo più diffuso e famoso nel mondo, anche perché sotto questo nome generico passano diverse specie che si differenziano per ambiente (acqua salata e dolce), caratteristiche e soprattutto dimensioni. Compreso lo strepitoso “pistolero” che, grazie alla “cavitazione” di una bolla di vapore prodotta dalla strana chela a forma di pistola con la quale spruzza acqua a 100 km/h, produce un rumore superiore ai 200 db, come un jet che decolla. E’ l’animale più rumoroso del mare: un branco è capace di coprire dai sonar perfino un sottomarino, come sanno i capitani militari. Ma parliamone in generale e per quello che ci interessa veramente: la pesca. Se per la cattura si utilizzano reti e nasse particolari a livello professionale (è un alimento essenziale in tutte le cucine del mondo), nell’ambito sportivo è essenzialmente usato come esca. Un’esca formidabile a dire il vero, che attira piccoli e grandi predatori indistintamente. Si può innescare a tocchetti come intero (in questo caso meglio avvolgerlo col filo elastico), sia morto che vivo (le nostrane “schille” ad esempio, catturate in appositi retini nascosti nei porti, sono ottime per i branzini). Proprio perché lo trattano più spesso di altri, i pescatori sanno bene che la verità è ben diversa dal modo di dire che lo accompagna: il gambero non cammina all’indietro. E’ pur vero che, di fronte al pericolo, al contrario di tanti altri, è capace di fare un balzo all’indietro. Ma poi torna a camminare in avanti, come tutti.