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Società e stili di vita: solo un sammarinese su tre fa shopping online

da Redazione

Ancora meno utilizzata la funzione home banking. Internet cresce nelle attività quotidiane, orami tutte le fasce d’età lo utilizzano, ma nella maggior parte dei casi solo per scaricare file multimediali, informarsi o per connettersi ai social.

grafico ecommerce ebanking 

 

di Daniele Bartolucci

 

Per un piccolo Stato come San Marino è essenziale interagire con l’esterno, lo sanno bene le imprese, ma anche i cittadini, che attraverso internet possono connettersi in ogni momento con il mondo intero. E, nonostante le annose criticità legate alle reti (a cui si stanno ultimando le soluzioni), già oggi quattro famiglie su cinque hanno una connessione Adsl/Internet, a cui si aggiungono gli smartphone (nell’83,9% delle famiglie ne è presente almeno uno) e i tablet (54,2%), che aumentano ancora la percentuale di “connessione” dei sammarinesi. Ma cosa cercano su internet e come ne sfruttano le enormi potenzialità? Nella maggior parte dei casi per la riproduzione e il download di oggetti multimediali, la ricerca di informazioni e la lettura di giornali e riviste online, e l’utilizzo di social network. Poco, invece, per l’e-commerce e l’home banking, due asset che invece in Europa stanno andando molto forte.

 

POCO SHOPPING ONLINE, ANCORA MENO BANKING


Con un utilizzo di internet ormai a tutti i livelli e a tutte le fasce d’età, ci si aspetterebbe molta più fiducia negli strumenti più innovativi messi a disposizione dalla rete: gli acquisti online e l’home banking. Invece sono due servizi ancora poco utilizzati.

Solo il 31,2% della popolazione di età maggiore a 12 anni ha effettuato operazioni bancarie o ha gestito il proprio conto corrente online, mentre una percentuale leggermente più alta (37,9%) ha ordinato o comprato via internet beni e/o servizi per uso privato. La percentuale raddoppia se si analizza per famgilie e non singoli cittadini, come emerso da altre indagini.

Per quanto riguarda l’e-banking, la fascia d’età più attiva risulta essere quella dai 31 ai 40 anni (31,2%), nella quale più della metà delle persone che ne fanno parte utilizza i servizi messi a disposizione dalle banche; si ha poi un graduale decremento all’aumentare dell’età.

I lavoratori dipendenti e indipendenti sono i maggiori fruitori di tale servizio (rispettivamente 64% e 14%) e ciò avviene anche per l’e-commerce, con percentuali addirittura maggiori: mentre il 44,6% dei lavoratori dipendenti e il 46,6% dei lavoratori indipendenti usufruiscono dei servizi e-banking, più della metà delle persone di entrambe le categorie (rispettivamente il 50,7% e il 55,2%) dichiarano di aver ordinato o acquistato beni e/o servizi online. Dopo i lavoratori dipendenti (59,6%) e indipendenti (13,6%), i maggiori utilizzatori sono gli studenti (8,8%): quasi uno studente su quattro (il 24,5%) acquista o ordina online.

Anche nel campo dell’e-commerce gli uomini risultano essere più propensi ad effettuare ordini rispetto alle donne e lo sono anche le persone tra i 31 e i 40 anni (29,5%) rispetto alle persone delle altre fasce d’età. Ed è anche un fatto culturale, tanto che lo shopping online è molto più diffuso tra coloro che possiedono un diploma (45,8%) o una laurea (32,9%). Secondo l’indagine dell’UPECEDS sullo stile di vita e i consumi, il 69,0% delle famiglie ha effettuato almeno un acquisto su Internet nel 2015, una percentuale in forte aumento rispetto agli anni precedenti (nel 2014 era il 67,6%, nel 2013 era il 61,9%). Gli oggetti più acquistati all’interno delle famiglie che hanno dichiarato di effettuare acquisti sul web, sono apparecchi elettronici (47,9%), vacanze (46,8%), libri (42,1%), abbigliamento (41,8%) e ticket per eventi (36,8%).

 

L’INFORMAZIONE SUL WEB PIACE SOLO AI GIOVANI

 

Quasi la metà della popolazione sammarinese ha letto o scaricato giornali e riviste e cercato informazioni utilizzando il web. Un dato relativamente importante, se consideriamo che questo utilizzo è tra quelli principali, anzi, fondanti, della rete. Ma non è un dato omogeneo: infatti, più aumenta l’età, meno viene sfruttata questa opportunità. Tra i 31 e i 40 anni c’è il maggior numero di utenti che utilizzano internet per informarsi (il 24,3% del totale), poi si scende via via che aumenta la fascia d’età, fino al 10,7% degli over 60. Non è solo una questione di età, però: All’aumentare del grado di istruzione, infatti, aumenta la percentuale di coloro che usufruiscono di internet al fine di informarsi: a partire da chi legge e scrive (1,2%) e da chi possiede una licenza elementare (2%), si arriva alla licenza media (13,6%) e poi al diploma e alla laurea (rispettivamente 45% e 29,4%).

Riguardo ai servizi di e-government, secondo i dati di accesso al portale dei servizi della Pubblica Amministrazione di San Marino (www.pa.sm) elaborati dall’UPECEDS e riportati nell’indagine dell’anno scorso denominata “San Marino Connessa” proposta da Telecom Italia San Marino, la percentuale di cittadini sammarinesi che utilizza servizi e-government è pari al 27%, rispetto a una media europea del 47%, mentre l’11% dei cittadini ha consegnato moduli compilati online (nello specifico la dichiarazione dei redditi), contro un valore medio europeo del 26%.

 

QUASI UNO SU DUE HA UN PROFILO SOCIAL


Dalle analisi dell’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica emerge una notevole partecipazione ai social network da parte delle persone di età compresa tra i 31 e i 40 anni, ma la loro influenza è molto più elevata tra i giovani: ben l’83,3% delle persone in età 21-30 possiede almeno un account su un social network. Attraverso la possibilità, non solo di inviare messaggi e mail, ma anche di telefonare, effettuare videochiamate e di partecipare a social network, Internet è diventato infatti un importante mezzo di comunicazione e di interazione sociale: il 28,4% della popolazione si mette in contatto con altre persone via web, mentre il 44,3% ha almeno un account su un social network. E se non c’è differenza tra donne e uomini, si riscontrano differenze in funzione all’età. Infatti, la fascia d’età prevalente è quella che racchiude le persone tra i 31 e i 40 anni: il 25sfrutta la possibilità di telefonare o videochiamare, mentre pochi di più (27%) aderiscono ai social network. L’uso di tali strumenti è comunque più contenuto nelle fasce d’età superiori e la quota degli utilizzatori scende, già nella fascia adiacente dei 41-50 anni, al 18,1% per quanto riguarda le videochiamate e al 21,7% per quanto riguarda i social. Curiosità: sono i lavoratori dipendenti i più interessati (47,1%), ed è interessante anche vedere che all’interno della categoria Studenti la percentuale di coloro che usano i social sia poco superiore al 50%. Un dato in controtendenza con l’immaginario collettivo che vede i giovani e giovanissimi sempre “incollati” allo smartphone.

 

INTERVISTATE 871 FAMIGLIE: CAMPIONE DI 2.100 PERSONE

 

L’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica ha comunicato tempo fa i risultati dell’indagine sull’approccio tecnologico delle famiglie sammarinesi relativa all’anno 2015. Questo studio, di cui ampi stralci sono stati utilizzati da San Marino Fixing per l’articolo in pagina, ha focalizzato l’attenzione sull’approccio tecnologico dei sammarinesi, cercando di definire un profilo dei diversi utenti del web.

La rilevazione, finalizzata a studiare il fenomeno oggetto di studio, è stata inserita all’interno del questionario “Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi”, che viene inviato annualmente a tutte le famiglie residenti in territorio. All’interno del suddetto questionario è stata introdotta una sezione sull’approccio tecnologico dei componenti delle singole famiglie: si richiedeva di segnalare, per ciascun membro della famiglia, quali fossero le attività di utilizzo di internet tra quelle specificate (potendo indicare anche più risposte).

Il campione di riferimento è composto da 871 famiglie residenti ed è stato stratificato proporzionalmente sulla base della distribuzione per castello e per sesso/età del capofamiglia.

Ammontano a 2.100 i componenti delle suddette famiglie e sono definiti “individui partecipanti all’analisi”.

 

I FIGLI DI GENITORI CHE USANO POCO IL WEB, SONO ANCHE I GIOVANI MENO “CONNESSI”

 

Esiste una correlazione nell’utilizzo di internet tra genitori e figli? Può influire, in una famiglia, il fatto che gli adulti siano più o meno esperti del web, lo utilizzino o non lo utilizzino affatto? Evidentemente sì, come per tante altre questioni e ambiti che si sviluppano anche, o in parte, all’interno del nucleo familiare. “Innanzitutto”, si legge nell’indagine dell’UPECEDS, “si ha già una divisione abbastanza importante tra le famiglie con almeno un genitore internauta e quelle in cui entrambi i genitori non si servono di internet: le prime rappresentano il 78,9% delle famiglie sammarinesi, mentre le seconde il 21,1%”. Nel secondo caso, il 75,5% di tali famiglie non presenta nel proprio nucleo figli e sono prevalentemente famiglie formate da pensionati, i quali, per il 59,1%, non dimostrano alcun tipo di approccio alla rete. Quindi “il comportamento dei genitori nei confronti di internet influenza notevolmente l’approccio tecnologico dei figli”. Prendendo in esame le famiglie con almeno un genitore che si serve di internet, ed escludendo quelle in cui non sono presenti figli, emerge che “nel 72,9% dei casi i figli hanno un qualche interesse per la tecnologia, siano essi minorenni o maggiorenni; nel caso contrario, in cui entrambi i genitori non si servono della rete, tale percentuale scende al 42,2%. Non solo un determinato comportamento d’uso da parte dei genitori condiziona l’utilizzo di internet da parte dei figli”, si legge nel documento, “ma tale influenza dipende anche dall’età del figlio”. Inoltre, considerando le famiglie in cui sono presenti solo figli minorenni, “questi ultimi si approcciano a internet nel 73,6% dei casi in cui almeno un genitore utilizza la rete; mentre, se ciò non avviene, la quota di utilizzatori minorenni scende al 16,7%”. “Un’analoga differenza, sebbene meno drastica, la si trova nelle famiglie in cui i figli sono maggiorenni: nel caso in cui entrambi i genitori non si servano di internet, per il 51,4% nemmeno i figli lo utilizzano, mentre se i genitori dimostrano un qualche approccio ad internet, i figli non lo utilizzano solo nel 33,5% dei casi”.

A livello statistico, anche l’età influisce parecchio. “Si è registrato che il 60,4% della popolazione sammarinese under 20 ha già un qualche tipo di approccio alla tecnologia, anche se le attività svolte in rete si diversificano ovviamente al variare dell’età”. Tanto che già in età prescolare, i bambini si avvicinano al mondo del web: “Il 43,4% dei bambini della scuola dell’infanzia ha un primo approccio con la tecnologia; in particolare, l’attività prevalente in tale fascia d’età risulta essere proprio la riproduzione di giochi, musica e video online, tanto che la fascia d’età 3-5 anni ricopre il 13% degli internauti con meno di 20 anni interessati a tale funzione del web”. Questa, che appare una novità, è una cosa ormai risaputa nelle giovani famiglie, dove l’utilizzo di tablet e smartphone (rigorosamente settati e limitati, ovviamente) è ormai quotidiano. Dai 6 ai 10 anni un bambino su due (51,5%) utilizza internet in quest’ambito, così come il 75,4% di coloro che hanno tra gli 11 e i 13 anni e il 73,2% di chi ha un’età compresa tra i 14 e i 20. “Ad ogni modo, si ha un utilizzo della rete crescente in funzione dell’età”: se ne servono il 53,4% dei bambini tra i 6 e i 10 anni, l’86% di chi rientra nella fascia 11-13 e l’89,4% di chi ha un’età compresa fra i 14 e i 20 anni. “In particolare, l’ultima fascia d’età primeggia per quanto riguarda l’uso di internet per informarsi e leggere giornali e per la partecipazione ai social network: il 47,2% di chi ha tra i 14 e i 20 anni si informa e leggere riviste online, mentre il 71,8% partecipa ai social network; una percentuale importante, sebbene leggermente più bassa, infine, si serve di telefonate e videochiamate online (43,7%)”.

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