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San Marino, politica: ecco le due possibili maggioranze

da Redazione

Per il PDCS, prima lista per preferenze, potrebbero esserci ben 22 Consiglieri oppure solamente 10.

 

di Daniele Bartolucci

 

Sarà ballottaggio. Per la prima volta la Repubblica di San Marino si confronterà con il secondo turno elettorale per determinare quale delle due coalizioni che si sfideranno il 4 dicembre, otterrà il premio di stabilità o, comunemente detto di maggioranza.

Un “premio” che può cambiare, di molto, la composizione del prossimo Consiglio Grande e Generale. Già il 21 novembre sono stati ufficializzati i seggi ottenuti da ciascuna lista (e anche le tre liste che non hanno superato lo sbarramento del 3,5%), tutti calcolati con il metodo D’Hont, come da norma. La stessa “griglia” (vedi i due grafici qui sotto), verrà utilizzata per assegnare il premio di maggioranza: nel caso vinca la coalizione “Adesso.sm” si tratta di 15 Consiglieri in più, avendo ottenuto al primo turno 20 seggi, nel caso di “San Marino prima di tutto”, invece, i Consiglieri aggiuntivi saranno 10, partendo da una dote di 25 seggi.

Questo si traduce in numeri, è vero, perché nel caso la vittoria del 4 dicembre andasse a una o all’altra coalizione, la situazione cambierebbe molto per i perdenti e anche per coloro che sono arrivati terzi al primo turno, ovvero “Democrazia in movimento”, composta d RETE e MDSI. Proprio a loro si guarda in questi giorni per un eventuale chiamata al voto, visto che ne hanno raccolti oltre 4.400. E’ bene precisare che entrambe le liste “perderanno” dei Consiglieri comunque, rispetto ai seggi conquistati. MDSI, ad esempio, parte da 3 seggi, ma se vincesse “San Marino prima di tutto” otterrebbe 2 Consiglieri, mentre se vincesse “Adesso.sm” ne perderebbe due, entrando in Consiglio con un solo rappresentante, Federico Pedini Amati. In ballo, quindi, c’è Luca Lazzari. Per RETE discorso simile: se vincesse “San Marino Prima di Tutto” avrebbe 9 Consiglieri (ha ottenuto 12 seggi), al contrario ne avrebbe solo 8 dovesse vincere “Adesso.sm”. Questo per quanto riguarda gli esclusi dal ballottaggio del 4 dicembre, a cui si sommano i voti delle liste che non hanno raggiunto, come detto, la soglia di sbarramento per avere un seggio. Ovvero la lista Sammarinesi, la Lista delle Persone Libere e Rinascita Democratica Sammarinese. Esclusa la lista del Segretario uscente Marco Arzilli, che è in coalizione con altri partiti che concorrono al ballottaggio, sarà interessante conoscere le indicazioni di voto degli altri due gruppi, sempre ammesso che vogliano darne ufficialmente. Lo stesso dicasi per Rete e MDSI, da cui ancora non sono pervenute indicazioni, né indiscrezioni affidabili.

Per quanto riguarda invece i due contendenti, ci sarebbero cambiamenti molto più evidenti. Ad esempio, per Adesso.sm la situazione cambierebbe in questo modo tra vittoria e sconfitta: Repubblica Futura potrebbe ottenere 11 Consiglieri oppure accontentarsi di 4; Civico 10 potrebbe ottenerne 10 oppure scendere a 4; Sinistra Socialista Democratica potrebbe arrivare a 14, così come potrebbe vedersi ridurre il numero dei Consiglieri a 6. In ogni caso, si avrebbe un livellamento equilibrato sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. Per “San Marino prima di tutto”, invece, la situazione è ben diversa, avendo il PDCS raccolto tantissime preferenze in più degli alleati. In questo caso, dovesse vincere questa coalizione, la DC porterebbe in Consiglio ben 22 candidati di lista, mentre in caso di sconfitta si dovrebbe accontentare di soli 10. Per il Partito Socialista, invece, potrebbero essere 7 Consiglieri o, nel caso negativo, solo 3. Come il PSD, che però, dovesse vincere il ballottaggio, entrerebbe in Aula con uno in meno, ovvero 6 Consiglieri. Questo il quadro della situazione, a cui andranno aggiunti i Segretari di Stato: per ogni lista si possono già evidenziare – noi non lo facciamo per evitare fraintendimenti – almeno 2 o 3 Segretari, quindi è anche logico pensare che verranno “ripescati” anche altri 2 o 3 candidati in tutte le liste che vinceranno la sfida, inedita, del 4 dicembre. In base anche alla coalizione vincente, però, perché i “rapporti di forza”, come detto, potrebbero essere ben differenti nel caso di vittoria di una o dell’altra coalizione. E anche questo può giocare, in un senso o nell’altro, a favore delle due coalizioni, che si sfideranno lo stesso giorno del referendum in Italia.

 

INTERNI: “GRAZIE PER IL LAVORO SVOLTO”

La Segreteria di Stato per gli Affari Interni e Giustizia, a conclusione delle operazioni elettorali del primo turno di votazione del 20 novembre u.s., “intende testimoniare vivo apprezzamento e profonda gratitudine nei confronti del Dirigente e dei funzionari dell’Ufficio Elettorale di Stato, del Dirigente e dei funzionari dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, della Commissione Elettorale, della Commissione di Vigilanza, dei Presidenti di seggio, degli scrutatori, degli ausiliari, dell’Ufficio Elettorale Centrale, del Dirigente dell’Avvocatura dello Stato, dei Comandanti e degli Agenti delle Forze dell’Ordine, delle Milizie, del personale dell’emittente televisiva di Stato San Marino Rtv, del personale del CisCoop, dell’AASLP, dell’AASS, dell’URAT, dell’ISS e di tutti coloro che a vario titolo hanno prestato la propria attività lavorativa.

Il loro prezioso e fattivo contributo ha consentito che le operazioni di voto si svolgessero regolarmente in un clima di apprezzabile collaborazione e coordinamento. A tutti loro, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni e Giustizia rinnova il proprio sincero apprezzamento per l’impegno profuso con grande abnegazione, competenza e disponibilità”. Ovviamente, il 4 dicembre sarà di nuovo, anche per tutti loro, giornata di lavoro intenso, anche se ci saranno meno liste. L’impegno lavorativo, in questi casi, diventa doppio, dovendo assolvere anche a tantissime richieste da parte dei giornalisti. Di questo ce ne scusiamo in anticipo.

 

LE DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE

Tra i temi più discussi nella campagna elettorale ci sono IVA ed Europa, per molti versi intrecciati tra loro e ovviamente con tanti altri. Cosa ne pensano le due coalizioni che si contenderanno il premio di maggioranza il 4 dicembre? Lo avevamo già chiesto (vedi Fixing 40 e 41). San Marino deve associarsi all’Unione Europea? Partiamo con “Adesso.sm”, che ha risposto con un convinto Sì a firma Luca Santolini (Civico 10), Marco Podeschi (Repubblica Futura) e Vanessa D’Ambrosio (SSD). Ma anche per “San Marino prima di tutto” c’è stata l’unanimità di intenti: Alessandro Mancini (PS), Marco Gatti (PDCS), Iro Belluzzi (PSD) e Marco Arzilli (Sammarinesi), hanno risposto tutti Sì. Siete favorevoli all’introduzione di un sistema Iva entro il 2018? In questo caso, invece, le risposte sono più sfumate. “Adesso.sm”: Andrea Zafferani (C10), aveva risposto “si, ma con norme apposite a tutela del commercio al dettaglio, del turismo e dei servizi”, auspicando in pratica un sistema misto. Meno convinto Roberto Giorgetti (RF), che rispose con un possibilista “dipende”, riferendosi ovviamente all’impatto che questo cambio potrebbe avere e anche ai settori in cui verrà applicato. Infine Marina Lazzarini (SSD), che ha risposto: “Sì a un’evoluzione dell’attuale monofase verso un sistema IVA moderno, innovativo e che superi le problematiche esistenti mantenendo mil sistema competitivo”. Ma anche in “San Marino prima di tutto” le posizioni sono un po’ diverse sul tema. Al Sì convinto di Alessandro Mancini (PS) e di Iro Belluzzi (PSD), hanno fatto da contraltare le dichiarazioni degli alleati: Luca Beccari (PDCS) ha risposto che “siamo favorevoli ad una revisione del sistema delle imposte indirette, ma la scelta sottintende una valutazione di impatto e sostenibilità che al momento non è disponibile”, mentre Gian Nicola Berti, pur rispondendo Sì, ha anche aggiunto che “tuttavia bisognerebbe fare delle riflessioni sulla competitività dell’intero sistema e soprattutto sui controlli per evitare di importare l’imposta più evasa al mondo”.

 

SI CAMBIA SCHEDA, NON CERTIFICATO

Con Decreto Reggenziale 22 novembre 2016 n. 140 è stata indetta la votazione di ballottaggio per la giornata di domenica 4 dicembre 2016. La Segreteria di Stato per gli Affari Interni ha pubblicato anche il fac-simile della scheda elettorale per il turno di Ballottaggio, adottata dalla Commissione Elettorale nella seduta del 17 novembre 2016, che riproduce, racchiusi in due distinti riquadri, in alto il nome della coalizione e sotto i contrassegni delle liste. Il voto si esprime tracciando sulla scheda, con la matita copiativa, un segno sul nome della coalizione prescelta o nel rettangolo che lo racchiude oppure sul contrassegno delle liste coalizzate o comunque nel rettangolo che le racchiude. Nella votazione di Ballottaggio non è consentito esprimere il voto di preferenza. E’ opportuno ricordare che la scheda non deve contenere scritture o segni artificiosi e suscettibili di riconoscimento dell’elettore. Per tali casi la legge prevede la nullità della scheda. Sono nulle altresì le schede non compilate con la matita copiativa. Ai fini dell’esercizio di voto gli elettori dovranno presentarsi ai seggi muniti dello stesso certificato elettorale esibito al primo turno e di un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento del certificato sarà possibile richiedere un duplicato all’Ufficio di Stato Civile, anche il giorno del voto.

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