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Editoriale: politica, sostenere l’economia reale

da Redazione

Il nuovo Esecutivo dovrà mettere in campo una serie di azioni mirate, volte a sostenere le imprese che già operano nel territorio – una su tutte, lo snellimento burocratico – al fine di avvicinarle, sotto il profilo della competitività, alle concorrenti.

 

di Alessandro Carli

 

Chiunque andrà al Governo, dovrà tenere presente del peso dell’economia reale del Paese. Economia – parliamo del mondo delle imprese – che ha sostenuto il Paese in questi anni di enormi difficoltà. Il nuovo Esecutivo quindi dovrà mettere in campo una serie di azioni mirate, volte a sostenere le imprese che già operano nel territorio – una su tutte, lo snellimento burocratico – al fine di avvicinarle, sotto il profilo della competitività, alle concorrenti. Già, ma come? Raccogliendo le opportunità che si presentano, e che sono piuttosto note: il passaggio dall’imposta monofase al sistema IVA, tassello strategico di cui già si parla da anni e che è stato continuamente posticipato e che si inserisce in quel processo di accordo di associazione all’UE, indispensabile per permettere al Paese di crescere e relazionarsi.

Allo stesso tempo la nuova Maggioranza dovrà anche guardare verso l’estero. Un Paese poco burocratizzato certamente è in grado di favorire l’attrazione di nuovi investitori esteri. Occorre quindi rilanciare il sistema partendo da una politica economica attrattiva ad hoc. Oggi, anche in virtù del percorso intrapreso dal Titano, è necessario aprirsi, permettere cioè a nuovi imprenditori di poter operare e fare impresa a San Marino.

Nel periodo pre-elezioni ANIS si è sin da subito preoccupata di sensibilizzare tutte le forze politiche.

Sono stati organizzati una serie di incontri in cui è stato presentato un documento che contiene la visione degli Industriali: una prospettiva di medio-lungo termine poco “pindarica” e molto concreta. Al nuovo Governo chiediamo di operare alla stessa maniera. In ballo c’è il futuro del Paese.

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