Home FixingFixing Per condividere il significato delle parole senza dare nulla per scontato: grazie

Per condividere il significato delle parole senza dare nulla per scontato: grazie

da Redazione

Anzitutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto almeno una volta la rubrica “Alt(r)adefinizione”.

 

di Roberto Parma

 

Anzitutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto almeno una volta la rubrica “Alt(r)adefinizione”.

Grazie poi agli amici, non molti per la verità ma neanche pochi, affascinati come me dal significato delle parole, con cui ho condiviso questo spazio per provare a offrire un senso più preciso al linguaggio di tutti i giorni.

Grazie anche a tutti quelli che hanno capito che l’intento non era certo quello di insegnare niente a nessuno ma unicamente condividere il proprio punto di vista.

Grazie a San Marino Fixing che ha ospitato i nostri pensieri, e grazie in particolare ai colleghi giornalisti che hanno “accettato” che venisse scritto in calce sul giornale il nome e cognome di chi, come me, non è né un giornalista né tantomeno uno scrittore in erba.

Grazie perché “grazie” è una bella parola. Una parola però purtroppo poco utilizzata. Sarà forse la frenesia, la stanchezza o chissà cosa, ma parecchie persone si sono scordate che dire grazie non è un obbligo, e neppure un dovere, ma un atto di pura gentilezza sempre gradito e per giunta gratis. Difatti tendiamo a ringraziare solo quando riceviamo una cortesia inaspettata o apparentemente non dovuta, e invece ce ne dimentichiamo spesso quando viene fatto qualcosa di utile per noi ma compiuta da chi è semplicemente incaricato, preposto, a farlo.

Dire “grazie” dovrebbe essere spontaneo, come dire “ciao” quando si incontra una persona che si conosce.

Allora ciao. Grazie.

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