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Freedom House: il Titano è un esempio di grande libertà

da Redazione

L’organizzazione internazionale con sede a Washington mette in evidenza l’impegno per la lotta contro la corruzione ma anche i diritti politici: pluralismo e organizzazioni.

 

di Alessandro Carli

 

La Repubblica di San Marino è ancora l’antica terra della libertà. Non è un retaggio del passato, un voler rispolverare il motto del Titano, bensì quanto sostiene Freedom House, un’organizzazione internazionale con sede a Washington e che conduce attività di ricerca e sensibilizzazione su democrazia, libertà politiche e diritti umani. Freedom House, fondata nel 1941 da grandi personalità come ad esempio Anna Eleanor Roosevelt, pubblica un rapporto annuale dal titolo “Freedom in the world” (Libertà nel mondo) che misura il grado di libertà civili e diritti politici garantiti in ciascun paese, un indicatore utilizzato da diverse ricerche di scienza politica.

L’organizzazione, che riceve circa il 90% dei suoi finanziamenti dal governo federale degli USA, nei due ultimi report (2015 e 2016), pone il Monte al primo posto e con i punteggi più alti.

In una scala di valutazione che va da 1 (best) a 7 (“worst”, ovvero “peggio”), la nostra Repubblica si è portata a casa sia lo scorso anno che quest’anno il voto 1 per “libertà” sia civile che politica.

I SIGNIFICATI

DEI PUNTEGGI

Per quel che concerne i “diritti politici”, i Paesi e i territori con un punteggio di 1 “godono di una vasta gamma di diritti politici, tra cui elezioni libere ed eque. I candidati che sono eletti in realtà governano, i partiti politici sono competitivi, l’opposizione svolge un ruolo importante e gode di un potere reale, e gli interessi dei gruppi di minoranza sono ben rappresentati nella politica e nel governo”.

Sulle “libertà civili” invece, i Paesi e i territori con un punteggio di 1 godono di una vasta gamma di diritti civili, tra cui le libertà di espressione, riunione, associazione, educazione, e la religione.

Hanno onoltre un sistema giuridico stabilito e generalmente giusto che garantisce lo stato di diritto (compresa una magistratura indipendente), consentire l’attività economica libera, e tendono a lottare per l’uguaglianza di opportunità per tutti, comprese le donne e le minoranze.

IL REPORT DEL 2015 ECCELLENTE

Tutti i voti sono seguiti da una approfondita descrizione che motiva il rating, e che traccia i percorsi che il Monte Titano ha compiuto recentemente.

“Negli ultimi anni” – si legge nell’introduzione del report del 2015 -, il governo di San Marino ha posto l’accento sulla lotta contro la corruzione e il riciclaggio di denaro. Nel 2014 inoltre il governo ha istituito una serie di misure per aiutare il paese a implementare suggerimenti formulati dal Consiglio del Gruppo in Europa di Stati contro la corruzione (GRECO)”.

DIRITTI POLITICI

E LIBERTÀ CIVILI

Questa macrocategoria, nel report, viene suddivisa in sette sottoinsiemi: Processo elettorale; Pluralismo politico e partecipazione; Funzionamento del governo; Libertà di espressione e di fede; Diritti associativi e organizzativi; Norma di Legge e Autonomia personale e dei diritti individuali.

Nel primo troviamo una descrizione del funzionamento politico: si legge che i membri del Consiglio Grande e Generale sono 60 e che vengono eletti ogni cinque anni (a meno di crisi di Governo, ndr) e che i Capitani Reggenti vengono eletti ogni sei mesi dal Consiglio Grande e Generale tra i suoi membri. “Sebbene non ci sia il primo ministro ufficiale – si legge -, il Segretario di Stato per gli Affari esteri è considerato il capo del governo”.

In merito al pluralismo (secondo sottoinsieme), il voto alto è dovuto al fatto che “le parti sono liberi di formare ed operano a San Marino. A causa del gran numero di piccoli partiti – prosegue -, il Governo è spesso gestito da una modifica delle coalizioni di partiti”.

Lucida anche l’analisi del funzionamento dei meccanismi del Governo.

Per Freedom House “c’è poco abuso d’ufficio da parte dei funzionari pubblici nel paese, anche se la cattiva condotta finanziaria ha spinto il governo ad aumentare la trasparenza finanziaria. Nel 2010, San Marino divenne il 48esimo Stato ad aderire al GRECO”. Nel 2014 l’Esecutivo ha lanciato quattro programmi per la lotta contro il riciclaggio di denaro: una “hotline” per denunciare la corruzione sospetta; un programma di formazione sulla corruzione e riciclaggio di denaro per le forze di polizia; ha rafforzato la cooperazione con l’Italia su dati finanziari e ha varato un programma di formazione per i giudici su questioni in materia di corruzione.

Il quarto punto, libertà di espressione e di credo, motiva il voto alto con queste parole: “La libertà di parola e di stampa sono garantite”. Dalla fotografia sul settore emerge che sul Monte operano molti giornali quotidiani privati e “un sistema di trasmissione statale per la radio e la televisione, RTV”.

I sammarinesi inoltre “hanno accesso a tutti i supporti di stampa italiane ed alcune stazioni emittenti italiane”. Infine, l’accesso a internet è illimitato.

La fede, sul Titano, è molto libera. La discriminazione religiosa, così ancora il report, “è vietata dalla Legge”. Non vi è alcuna religione di Stato, anche se il cattolicesimo è dominante. La libertà accademica poi risulta essere “rispettata”.

Come è rispettata – punto cinque – la libertà di riunione. I lavoratori sono liberi di “organizzare sindacati e contrattazione collettiva”. Più o meno la metà della forza lavoro del Paese “è sindacalizzato”. Anche il ruolo della Legge è al top. La magistratura, riporta il documento, “è indipendente” e i giudici della corte sono tenuti “a essere non-cittadini (in generale italiani) al fine di garantire l’imparzialità”. Questa voce poi prosegue citando la prigione e della visita, nel 2013, del Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura alla struttura che “ha spinto i funzionari a prendere in considerazione i miglioramenti al carcere” per adeguarli agli “standard internazionali”.

Freedom house promuove in pieno il Titano anche sull’autonomia personale e dei diritti individuali, annotando però che nel 2013 la Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza ha fatto emergere che vi sono “molte preoccupazioni” circa la condizione degli stranieri nel Paese. San Marino – evidenzia il report – “non ha una politica formale di asilo”, anche se un decreto adottato nel 2010 ha introdotto un “permesso di soggiorno” in casi particolari di necessità umanitarie”. Una legge del 2012 ha ammorbidito le regole per l’ottenimento della cittadinanza, andando a ridurre i tempi di residenza necessari per il placet. Il documento però ricorda anche che la “Convenzione europea sulla nazionalità, che San Marino non ha firmato, raccomanda che i requisiti di residenza non superano i 10 anni.

Sempre questa ultima voce tratta i diritti dei “figli della luna” e delle donne. “Nel 2012 il Paese ha ritirato una Legge del XVI secolo al fine di “dare diritti di visto per i cittadini stranieri in relazioni omosessuali con i cittadini sammarinesi”. Tuttavia, nel 2014, “il Governo ha respinto una proposta da parte sammarinese di riconoscere pienamente i diritti delle coppie dello stesso sesso che sono stati legalmente sposati all’estero”. Alle donne poi viene data “protezione legale” in caso di violenza e abusi coniugali, e la parità di genere esiste sul posto di lavoro e altrove. Il report si conclude affermando che sono in essere una serie di “differenze nel modo in cui uomini e donne possono trasmettere la cittadinanza ai propri figli”.

PANORAMICA 2016

PASSI IN AVANTI

Sempre sul sito dell’organizzazione, troviamo una veloce panoramica del 2016, che valuta lo stato di libertà in 195 Paesi e 15 territori nel corso dell’anno solare 2015 e che recepisce di fatto i passi compiuti dal Titano lo scorso anno. Il primo è quello del Comitato del Consiglio d’Europa sul riciclaggio di denaro che, nell’aprile del 2015, ha apprezzato gli sforzi messi in campo.

“San Marino – testuale – ha affrontato in modo soddisfacente le proprie raccomandazioni per combattere la pratica”.

Sulle coppie dello stesso sesso, il Freedom House scrive che nel mese di “luglio del 2015 il Governo ha approvato una legge che riconosce alle coppie sposate all’estero e la concessione di permessi di soggiorno per i partner in determinate circostanze”.

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