Home FixingFixing Il professor Di Pietro: “L’UE è una scelta indispensabile”

Il professor Di Pietro: “L’UE è una scelta indispensabile”

da Redazione

Primo incontro in ANIS del corso, organizzato assieme all’Università: la fiscalità. Aliquote imposte dirette e indirette: “San Marino può mantenere quelle già in vigore”.

ANIS Tavolo

 

di Alessandro Carli

 

Il ciclo di incontri di approfondimento realizzato da ANIS e Università di San Marino sulla questione Europa – il primo si è tenuto all’interno della sede degli Industriali nel pomeriggio di mercoledì 29 giugno con l’intervento del professor Adriano Di Pietro, Docente di Diritto tributario, Scuola Europea di Alti Studi Tributari dell’Università di Bologna, che ha affrontato la fiscalità nell’integrazione europea – dà concretezza alle parole che il Presidente ANIS Stefano Ceccato ha pronunciato durante l’Assemblea del 21 giugno: “San Marino è fisicamente in Italia e in Europa, lo sanno bene tutte le imprese che operano con l’estero”, rimarcando come le “relazioni internazionali comportino un’apertura verso l’esterno, ma senza abdicare alla sovranità di San Marino”.

La lectio, riservata ai soci e realizzata, come spiega ANIS, “per far incontrare gli imprenditori e creare un momento di scambio di opinioni e di punti di vista su diversi temi” al fine di creare “una cultura d’impresa”, si è concentrata sugli aspetti fiscali, uno dei punti-chiave per le aziende sammarinesi che guardano all’internazionalizzazione.

Professor Di Pietro, l’Europa oggi è una scelta obbligata?

“Anche dopo la Brexit, l’orientamento è questo, anche se non è facile. Non ci sono comunque molte alternative. La Repubblica di San Marino è uno Stato enclave, collegato all’Italia da regimi fiscali e finanziari. E la scelta dell’Europa è indispensabile”.

Come saprà, San Marino sta passando dall’imposta Monofase al sistema IVA. Passo necessario per entrare in Europa…

“Ha creato scontento, specie tra i commercianti del Monte Titano. Credo che non si tratti una scelta ‘autonoma’ bensì di una conseguenza, anche perché gli altri Stati dell’Unione europea ce l’hanno. L’introduzione dell’IVA agevolerà i dialoghi. E’ una necessità quindi, ma anche un’opportunità. Va chiaramente razionalizzata. E’ un errore di prospettiva pensare all’IVA di 40 e più anni fa: credo che vada pensata in una visione più moderna, con caratteristiche diverse, in grado di salvaguardare il regime di neutralità”.

Specificatamente alle imposte dirette e indirette, c’è la possibilità per la Repubblica di San Marino di concordare aliquote diverse, ovvero di mantenere quelle attuali o addirittura di abbassarle?

“Sì. C’è un dato attuale che è molto rappresentativo: le imposte hanno un limite ‘in basso’ ma non in alto. L’UE non impone un tetto in alto. Uno degli ultimi documenti della Comunità ha fotografato l’IVA europea, e ne è emersa un’immagine a macchia di leopardo: regimi in deroga, regimi transitori, aliquote ‘ponte’, eccetera. La Repubblica di San Marino, studiando bene l’argomento e le possibilità, quindi può mantenere le aliquote attuali, e forse anche abbassarle”.

Sotto il punto di vista fiscale, l’accordo di Associazione all’Unione europea avviato dalla Repubblica di San Marino oltre un anno fa, quali vantaggi può portare?

“Si teme, in genere, quello che non si conosce. Non si sa molto dell’UE, e forse non sono state valutate una serie di opportunità, come ad esempio i finanziamenti. Quello che più mi preoccupa, riferendomi a San Marino, è lo scarso interesse dei giovani, il futuro di ogni Paese”.

Qual è il ruolo che possono esercitare i Piccoli Stati in Europa?

“Vanno affrontati i problemi oggettivi, come la conoscenza e l’approfondimento. Noto invece una diffidenza, che non è figlia di una valutazione. Essere dentro l’Unione europea significa colloquiare con gli altri Paesi sotto il profilo dell’università, della cultura, del lavoro, eccetera. Europa vuol dire che le imprese possono entrare in un nuovo mercato, cercare partner. Entrare nell’UE rappresenta la modernità di un Paese”.

 

Il percorso di approfondimento realizzato da ANIS e Università prevede altri tre appuntamenti: il 6 luglio il professor Pietro Manzini affronterà il tema de “Le merci nell’integrazione europea e le quattro libertà dell’Unione Europea”. “La libertà di circolazione dei capitali: finanza e mercato tra Europa e San Marino” è il titolo dell’intervento del 13 luglio, a cura del dottor Marcello Forcellini. Ultimo appuntamento, il 7 settembre con la professoressa Giuliana Laschi, che spiegherà “Il processo d’integrazione europea e il cammino sammarinese”. Gli incontri sono gratuiti per tutti i soci ANIS, per informazioni e iscrizioni: anis@anis.sm

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