Oggi diventa un imperativo favorire fiducia nei mercati, fiducia nei consumatori, nei lavoratori e nelle imprese. Ma cos’è la fiducia? Come la possiamo definire?
di Roberto Parma
Un clima di fiducia favorisce lo sviluppo responsabile e sostenibile di una società. Oggi diventa un imperativo favorire fiducia nei mercati, fiducia nei consumatori, nei lavoratori e nelle imprese.
Ma cos’è la fiducia? Come la possiamo definire?
Per definire alcuni concetti, spesso mi è di grande aiuto, individuarne il contrario o il sinonimo.
Sebbene quasi tutti i vocabolari potrebbero facilmente smentirmi il contrario di fiducia, per me, è paura.
Sì, paura, quella paura che blocca che ti fa decidere di non decidere, che ti paralizza.
La fiducia è tutt’altra cosa. È azione, decisa e tempestiva, è acquistare a scatola chiusa, non perché si ama giocare con la sorte ma perché vi è la certezza che quando si aprirà quella scatola non ci saranno brutte sorprese.
La “fabbrica della fiducia” ha un bilancio sempre in attivo, i costi sono sempre inferiori ai benefici, l’investimento è privo di rischi.
Perché le aspettative, tanto care agli economisti, non verranno disattese, anzi se ne creeranno di nuove, e sempre più favorevoli.
E il sinonimo di fiducia? Speranza.
Purtroppo però, citando il titolo di un libro di Don Luigi Ciotti: la speranza non è in vendita.
Ed io aggiungo… e non basta essere ottimisti.