Home FixingFixing Commissioni interbancarie, dall’UE un “tetto” unico

Commissioni interbancarie, dall’UE un “tetto” unico

da Redazione

E’ stato fissato tra lo 0,2% e lo 0,3% ma San Marino non è tenuto a trasporre il Regolamento 2015/751.

 

di Alessandro Carli

 

Nella prima metà di dicembre – per la precisione il giorno 9 – è entrata in vigore anche in Italia la normativa europea, il Regolamento (UE) 2015/751, che impone il tetto unico alle commissioni interbancarie. Regolamento che – questa è l’intenzione – mira ad accrescere il livello di concorrenza e di integrazione del mercato europeo delle carte di pagamento. A tal fine, è previsto un limite all’applicazione di commissioni interbancarie (che non ricadono sul titolare della carta ma sull’esercente), pari allo 0,3% del valore della singola transazione per le carte di credito e allo 0,2% per le carte di debito e prepagate.

Con riferimento alle carte di debito e prepagate sono inoltre previste alcune opzioni attivabili a livello nazionale che consentono di rispettare il suddetto limite dello 0,2% a livello di ciascun circuito di carte di pagamento invece che per singola transazione.

Il Regolamento 2015/751 detta inoltre requisiti tecnici e commerciali uniformi allo scopo di rafforzare l’armonizzazione del settore e garantire una maggiore sicurezza, efficienza e competitività dei pagamenti elettronici, a vantaggio di esercenti e consumatori.

In questa prospettiva è, tra l’altro, limitata la possibilità per gli intermediari di obbligare gli esercenti ad accettare carte di diversa tipologia e sono introdotti vincoli per assicurare la separatezza organizzativa e contabile della governance degli schemi di carte da quella relativa alla fornitura di servizi di processing nonché obblighi di trasparenza delle condizioni applicate all’esercente.

La normativa (e le conseguenti aliquote) riguarda però solamente alcuni circuiti, come ad esempio Visa, Mastercard e PagoBancomat, ma non per American Express e Diners, che continueranno ad applicare le proprie commissioni, generalmente più alte rispetto alle altre.

 

SAN MARINO: OGGI NO, DOMANI FORSE

Il Regolamento UE 2015/751 non risulta incluso tra gli atti giuridici dell’Unione Europea che San Marino è tenuto a trasporre nel proprio ordinamento ai sensi di quanto previsto dalla convenzione monetaria tra l’Unione Europea e San Marino e nello specifico dal vigente allegato alla stessa, tuttavia il menzionato allegato viene emendato annualmente per cui non si esclude che il Regolamento UE 2015/751 possa rientrare in futuro tra gli adeguamenti da recepire.

Nell’ambito degli accordi fra banche e fornitori di servizi, attualmente le aliquote sulle commissione interbancarie che si pagano a San Marino sono le stesse in vigore in Italia.

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