Home FixingFixing 2017, addio al roaming anche sul monte Titano

2017, addio al roaming anche sul monte Titano

da Redazione

San Marino dovrà aprire un negoziato per i contratti con prefisso 378. Antonella Mularoni: “Sviluppo importante e positivo per il Paese”.

 

di Alessandro Carli

 

Da giugno 2017 sparirà in tutta l’Europa il roaming. La notizia chiaramente investe anche la Repubblica di San Marino, chiamata comunque a aprire un negoziato per risolvere i contratti con i numeri recanti il prefisso 378. Sono una minoranza – quasi tutti hanno telefonini TIM o TMS dunque con prefisso internazionale 39 – ma rappresentano comunque un numero di utenti da tenere in considerazione.

Se, come detto, i sammarinesi si appoggiano quasi tutti ai gestori locali, la notizia è interessante per una parte di turisti (quelli che non hanno come gestore TIM, concessionario di telecomunicazioni in Repubblica, quindi Vodafone, Tre e Wind, per esempio) che decidono di visitare il Titano, che spesso, appena superano i confini (ma anche prima), si trovano lo smartphone o il tablet “senza campo”.

Un “disservizio” – anche se in fondo basta ricercare la rete locale per essere connessi – che, in un’epoca in cui si vuole sempre essere in contatto con il mondo, certamente non rappresenta un valore aggiunto.

Come si può leggere nel documento intitolato “Telecom Single Market”, che sancisce anche il principio della neutralità della rete nel diritto dell’Unione Europea (quindi nessun blocco o limitazione di contenuti online, applicazioni e servizi in tutta la Ue), un progetto voluto dal Parlamento europeo e che è partita nel 2013, sarà un percorso a tappe.

Già dalla fine di aprile 2016 infatti gli utenti potranno chiamare e mandare sms (per chi ancora lo fa: la stragrande maggioranza si appoggia a what’s up) a tariffe molto più vantaggiose rispetto ad oggi: 5 centesimi di euro in più al minuto per le chiamate vocali effettuate; 2 centesimi in più per ogni sms; 5 centesimi di “maggiorazione” per ogni megabyte di navigazione su internet.

Sono i tempi che cambiano, che si adeguano alle necessità dei mercati e dei singoli utenti. La novità dei telefonini, una rivoluzione iniziata all’incirca a metà degli anni Novanta, in quattro lustri ha disegnato grafici e traiettorie che si intrecciano: se dal 2007 a oggi il sovrapprezzo roaming è calato dell’80% e il costo aggiuntivo per il traffico dati è sceso del 91%, l’intero comparto settore è cresciuto del 630%.

“Consumatori e imprenditori avevano atteso a lungo”: queste le parole del Commissario Ue al mercato unico digitale Andrus Ansip. E che il roaming fosse un ostacolo, lo rileva anche un’indagine voluta dalla Commissione europea e datata 2014: per il 94% degli europei, quando viaggia al di fuori del proprio Paese, si vede costretto a “fare un uso limitato del proprio smartphone proprio a causa dei notevoli costi del roaming”.

Come detto in apertura, il pacchetto “Telecom Single Market” riguarderà da vicino anche la Repubblica di San Marino.

“Il progetto che prevede l’abolizione del roaming internazionale all’interno dei Paesi dell’Unione Europea era all’ordine del giorno da molto tempo – sottolinea Antonella Mularoni, Segretario di Stato al territorio con delega alle telecomunicazioni -. Poiché ‘muove’ fortissimi interessi economici, il suo iter non è stato così snello. La Repubblica di San Marino vede con favore questo progetto: si tratta di uno sviluppo importante e positivo, anche in termini di benefici economici, sia per chi dall’esterno viene sul Titano sia per tutti i sammarinesi e i residenti in territorio che si recano nei Paesi dell’Unione europea. E’ intenzione dell’Esecutivo porre la questione all’interno del negoziato attualmente in corso con Bruxelles, nel quale avranno posto anche le telecomunicazioni”.

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