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San Marino – USA: firmato l’accordo Fatca

da Redazione

Come noto gli USA hanno deciso di anticipare lo scambio automatico delle informazioni finanziarie verso la propria giurisdizione in via autonoma attraverso il FATCA, contenuto nel HIRE Act del 2010, ed entrato in vigore a luglio 2014.

 

SAN MARINO – L’attesa firma è arrivata. San Marino e gli USA hanno concluso il 28 ottobre l’accordo in materia di cooperazione e per facilitare l’attuazione dell’Accordo FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act). Per San Marino erano presenti Pasquale Valentini, Segretario di Stato agli Affari Esteri e Politici e Gian Carlo Capicchioni, Segretario di Stato alle Finanze e Bilancio. Per gli USA, John R. Phillips, Ambasciatore degli USA e Abigail Rupp, Console Generale degli USA. Come noto gli USA hanno deciso di anticipare lo scambio automatico delle informazioni finanziarie verso la propria giurisdizione in via autonoma attraverso il FATCA, contenuto nel HIRE Act del 2010, ed entrato in vigore a luglio 2014. Tale provvedimento è stato adottato dagli Stati Uniti (che prevedono che la dichiarazione ai fini fiscali debba avvenire in base alla cittadinanza e non in base alla residenza, quindi interessa anche i cittadini sammarinesi con doppia cittadinanza, stimati in diverse migliaia di persone residenti in Repubblica e potenzialmente considerate ‘evasori’ dalle autorità americane) per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale. Il FATCA comporta lo scambio di informazioni periodiche da parte degli intermediari finanziari all’IRS delle posizioni finanziarie (i.e. saldo conto, interessi percepiti, ecc.) dei cittadini americani ovunque essi risiedano. Se l’intermediario finanziario estero non lo facesse le componenti reddituali derivanti da contratti finanziari americani sarebbero assoggettate al 30% di ritenuta alla fonte. San Marino ha negoziato l’Accordo intergovernativo (IGA) Modello 2, con il quale la giurisdizione partner acconsente a tutte le istituzioni finanziarie straniere, situati nella propria giurisdizione, di comunicare le informazioni sui conti dei cittadini americani direttamente all’IRS considerando comunque che gli FFIs devono identificare i conti dei cittadini americani (adeguata verifica).

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