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Marco Stolfi tra futuro, Italia e formazione

da Redazione

Il neo Presidente dell’Ordine dei Dottori Commerciali e degli Esperti Contabili: “Partecipazione attiva dei colleghi e continuità ai principi contabili”.

 

di Alessandro Carli

 

Intensificare i rapporti con il colleghi italiani, ma anche trovare unità d’intenti con gli iscritti, e uno sguardo rivolto alla formazione. Agenda densa di priorità, quella che ci “apre” il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Repubblica di San Marino, Marco Stolfi, eletto il 12 ottobre.

Presidente, da dove parte il suo mandato?

“Si lavorerà per intensificare i rapporti e l’accordo, siglato nel mese di febbraio, con l’Ordine Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili italiano. Accordo che, lo ricordo, tratta la possibilità per i componenti dei rispettivi Ordini di poter intrattenere rapporti di mutua collaborazione, con piena equiparazione tra liberi professionisti dei due Stati. Verrà quindi dato naturale ampliamento ai rapporti tra i due Ordini Nazionale e conseguentemente anche con quelli limitrofi”.

Vista anche la stretta attualità e l’attiguità con le vostre competenze, come vede l’introduzione dell’IVA a San Marino?

“La nuova imposta, denominata IGC, rappresenta una base importante per il futuro del nostro Paese, anche in un’ottica di ampliamento delle relazioni: di certo potrà migliorare gli interscambi commerciali. Adottare un’imposta simile a quella già in essere in Europa è uno strumento dalle grandi potenzialità, ma anche una chiave di accesso al percorso di avvicinamento all’UE che il Paese ha iniziato a intraprendere. Chiaramente dovrà essere ben calibrata: il sistema monofase prevede per sua natura una pressione fiscale minore rispetto all’IVA. Crediamo nel progetto, ma deve essere introdotta in maniera graduale, non ‘traumatica’. L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in questa fase molto delicata, darà il suo contributo di idee, concentrandosi soprattutto sulle norme transitorie”.

L’ODCEC sammarinese conta circa 120 iscritti.

“La raccomandazione che ho espresso ai colleghi è quella di una partecipazione attiva, anche a livello di idee e spunti. Credo sia importante una ricerca di unitarietà, di confronto. Durante gli incontri ho spiegato che è mia intenzione dare continuità per esempio ai ‘principi contabili’: è compito dell’Ordine dare direttive e interpretazioni sulle competenze e le responsabilità di chi opera in generale nel nostro settore, di chi fa revisione contabile e di chi fa parte di collegi sindacali. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge anche il professor Gianfranco Capodaglio che ricopre prestigiosi incarichi analoghi in Italia e che colgo l’occasione per ringraziare”.

Tra le priorità del suo mandato, la formazione.

“Ritengo sia molto importante, ma allo stesso tempo deve essere ampliata. Gli iscritti sono tenuti a seguire i corsi di aggiornamento per ottenere i crediti. Secondo me non deve essere un obbligo, ma un interesse che permette ai professionisti di conoscere tutte le novità. A gennaio prossimo parità la Scuola Sammarinese di Alta Formazione per le Professioni di Avvocato, Notaio, Dottore Commercialista ed Esperto Contabile, un momento di confronto utile anche a chi svolge questa professione già da tempo”.

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