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Ex frontalieri, pensioni tassate anche in Italia

da Redazione

L’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate ha aperto un caso, irrisolto. Arlotti (Pd): “Il Ministro Padoan non ha chiarito le palesi incertezze”.

 

di Daniele Bartolucci

 

“I pensionati frontalieri aspettano risposte dai due governi, basta con le prese in giro”. Così Tiziano Arlotti – ex frontaliere anche lui, oggi Deputato in quota Pd – annunciava l’interrogazione urgete presentata a metà maggio al Ministro dell’Economia e Finanze, Pier Carlo Padoan. Urgente perché si entrava nella fase finale della presentazione della dichiarazione dei redditi e ovviamente i pensionati italiani che percepiscono la pensione da San Marino erano e sono ancora in una specie di limbo, per quanto riguarda la tassazione di tali redditi, stante le “interpretazioni contraddittorie e contrastanti”, tanto che questi pensionati “rischiano di dover pagare le imposte in Italia oltre che a San Marino”. “La Direzione regionale Emilia-Romagna dell’Agenzia delle entrate ha recentemente risposto all’interpello di un titolare di una pensione diretta erogata dallo Stato di San Marino, maturata a seguito di contribuzione versata per avere svolto attività di lavoro dipendente come frontaliere, asserendo nel proprio parere che la pensione stessa risulterebbe assoggettabile a imposizione esclusivamente in Italia, quale Stato di residenza – ha ricordato Arlotti -. Un parere in netto contrasto con quanto dispone il comma 3 dell’articolo 18 dell’Accordo contro le doppie imposizioni entrato in vigore il 1 gennaio 2014, e che rischia di aprire una questione decisamente critica per i 1.468 titolari di pensione ISS che risiedono fuori del territorio della Repubblica di San Marino (per un totale delle pensioni erogate mensilmente pari a 1.083.798,89 euro)”. Secondo l’art. 18, la pensione percepita da un residente in Italia in base alle disposizioni del Titano sulla sicurezza sociale risulterebbe imponibile soltanto nella Repubblica di San Marino. Un’interpretazione condivisa sia a San Marino – che ha applicato la tassazione diretta da gennaio 2014 in base ai parametri internazionali e il commentario Ocse – sia dall’allora Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera che nel 2014 aveva risposto in tal senso sempre ad Arlotti, ma ora con la nuova disposizione della diramazione regionale si rischia non solo di fare un passo indietro, bensì di porre i pensionati ex frontalieri in un limbo. Per questo Arlotti ha chiesto spiegazioni univoche al Ministro Padoan, ma la risposta ottenuta nei giorni scorsi “è insoddisfacente e non risolve le palesi incertezze interpretative sul regime di tassazione delle pensioni dei 1500 frontalieri pensionati italiani”. “Al fine di evitare casi di doppia imposizione si rende necessario addivenire ad un accordo di portata generale, tra le Autorità competenti di Italia e San Marino, circa l’ambito applicativo dei paragrafi 1 e 3 dell’articolo 18 del predetto Trattato internazionale – ha risposto ad Arlotti il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti -. Anche se la Convenzione non prevede, come nella generalità dei Trattati per evitare le doppie imposizioni in vigore nel nostro Paese, la costituzione di alcuna commissione tecnica deputata all’applicazione della stessa, la problematica in questione è stata oggetto di un tavolo tecnico bilaterale tra rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria italiana e rappresentanti dell’Amministrazione sammarinese in esito al quale, non sussistendo elementi che possano fare escludere l’attuale imponibilità in Italia dei redditi in questione, le parti si sono riservate la possibilità di verificare eventuali nuove soluzioni in chiave prospettica”.

Insomma, nessuna chiarimento definitivo, nonostante la versione fornita dall’allora Direttore Befera e nonostante la sentenza della Corte di Cassazione n. 1550 del 2012 con la quale era stato ricompreso nella nozione di sicurezza sociale sia il trattamento assistenziale sia quello previdenziale, e aveva ritenuto condivisibile l’attivazione di un tavolo tecnico bilaterale. A questo punto ad Arlotti non resta che spingere i due Governi a sviluppare “un confronto bilaterale perché si addivenga al più presto a una soluzione chiara e dirimente della questione posta dall’interrogazione”.

E i pensionati ex frontalieri? Al momento, par di capire, l’Agenzia delle Entrate pretende che paghino le tasse su quanto loro erogato dall’ISS in quanto reddito, anche se quanto erogato è stato, appunto, già tassato anche a San Marino.

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