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La cultura della sicurezza unisce imprese e Stato

da Redazione

Il 28 aprile è in programma la Giornata Mondiale: l’uso di prodotti chimici è il tema del 2015. Sistema virtuoso: dal 1990 ad oggi gli infortuni sul lavoro si sono quasi dimezzati.

 

di Daniele Bartolucci

 

La “Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro”, che verrà celebrata il prossimo 28 aprile, rappresenta il momento di incontro tra istituzioni, datori di lavoro e lavoratori, impegnati nel difficile compito di rendere sicuro e salubre qualsiasi ambiente di lavoro, per esigenze economiche e di welfare (un cittadino ammalato ‘costa’ molto più di uno sano), ma anche di competitività (infortuni e condizioni disagiate limitano la produzione): sintetizzando, la cultura della sicurezza. La Giornata mondiale è istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne. Anche la Repubblica di San Marino è Stato membro dell’ILO dal 18 giugno 1982. In questi trent’anni le condizioni dei luoghi di lavoro del Titano sono nettamente migliorate, grazie anche all’introduzione delle norme più efficaci, come è la Legge 31 del 1998, sostanzialmente la ‘626’ sammarinese (introdotta in Italia nel 1994, poi aggiornata nel 2008 con il Testo Unico). San Marino ha poi aggiornato la sua normativa con Decreti più specifici, arrivando a produrre innovazioni anche all’avanguardia, come è il caso della sorveglianza sanitaria, contribuendo alla sensibilizzazione ed evoluzione di quella cultura della sicurezza che è l’obiettivo finale. “E’ un processo che ci vede egualmente protagonisti, infatti, sia le istituzioni deputate a legiferare, che gli organi dello Stato che devono vigilare e controllare, sia gli imprenditori che devono investire in tal senso”, spiega l’Ing. Vincenzo Cesarini, responsabile UOS Sicurezza Antinfortunistica nei luoghi di lavoro. “Proprio perché l’obiettivo di tutti è una maggiore sicurezza, il nostro ruolo principale è quello della prevenzione, che ci vede al fianco delle aziende fin dall’avvio della produzione (109 i pareri preventivi rilasciati per l’avvio di produzione nel 2014, per ben 192 sopralluoghi propedeutici agli stessi, ndr). E’ chiaro che più l’azienda è datata più è facile incontrare resistenze, soprattutto nelle aziende medio piccole, sulle quali abbiamo un efficace controllo e vigilanza. Un lavoro che ha portato diversi risultati positivi, come la diminuzione costante degli infortuni, fino al quasi dimezzamento tra il 1990 (1.078 casi) e il 2014 (578 casi), o come i soli 12 incidenti mortali sul lavoro negli ultimi 23 anni, di cui l’ultimo è accaduto nel 2010. Tutti risultati che ci spingono a migliorare ogni giorno la nostra attività nel mondo del lavoro, sicuri che sia la strada giusta”.

Il tema scelto quest’anno per la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro è “Salute e sicurezza nell’utilizzo di prodotti chimici sul lavoro”, in quanto – si legge sul sito dell’Ilo – “le sostanze chimiche sono fondamentali nella vita moderna e continueranno ad essere prodotte e utilizzate sui luoghi di lavoro. L’azione concertata dei governi, dei datori di lavori, dei lavoratori e delle loro organizzazioni può promuovere la gestione razionale dei prodotti chimici e realizzare un equilibrio adeguato tra i vantaggi e le misure preventive e di controllo degli effetti indesiderati sui lavoratori, sulla popolazione e sull’ambiente”. “Concetti ben chiari a chi opera in questo settore, come LCS”, spiega Matteo Palmieri, SHEQ manager (responsabile qualità sicurezza ambiente) dell’azienda. “Una cultura della sicurezza che il gruppo ha sempre promosso all’interno della sua struttura e che oggi è rafforzata dall’acquisizione da parte di Henkel. Al di là degli aspetti morali, comunque fondamentali, è importante rilevare quanto la sicurezza oggi rappresenti un investimento sia in termini economici – studi americani stimano un ritorno cinque volte superiore per ogni dollaro investito – sia in termini di mercato, stante il fatto che questo valore abbia un impatto altissimo sugli azionisti e sul rating dell’azienda, a maggior ragione per chi produce direttamente per il consumatore finale”.

Il passaggio fondamentale è quindi da costo a investimento? “L’imprenditore ha acquisito la consapevolezza che un ambiente di lavoro più sicuro espone lui e l’azienda a minori rischi di infortuni e malattie, che avrebbero – oltre agli aspetti penali – ripercussioni sulla produzione stessa. Per questo è importante agire sulla tecnologia e i protocolli di sicurezza, ma anche sui comportamenti sbagliati e rischiosi, che sono causa del 90% degli incidenti. A tal proposito il 28 aprile celebreremo la Giornata mondiale in azienda, distribuendo ai dipendenti quiz sulla sicurezza per misurare le loro conoscenze delle norme e, in una seconda fase, indirizzare al meglio la formazione e informazione.

E’ un cambio culturale vero e proprio”, ribadisce Palmieri, “perché non basta il controllo dei processi o il miglioramento dei macchinari, ma occorre coinvolgere tutti i lavoratori. E la società, a iniziare dalle scuole. Abbiamo dei progetti anche su questo fronte, non posso anticiparvi molto, ma vogliamo portare la cultura della sicurezza anche nelle case e nelle famiglie, iniziando da quelle dei nostri dipendenti”.

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