Home FixingFixing San Marino, l’autorità per l’aviazione fa decollare le entrate

San Marino, l’autorità per l’aviazione fa decollare le entrate

da Redazione

Oltre alla tassa sui beni di lusso, un bilancio in attivo e senza contributi. Il nuovo fiore all’occhiello è rappresentato da 85 aeromobili.

 

di Daniele Bartolucci

 

Restano ancora pochi giorni per i proprietari di aeromobili e imbarcazioni per saldare i conti con lo Stato: entro il 31 dicembre, infatti, deve essere pagata l’Imposta speciale straordinaria sui beni di lusso, prorogata anche al 2014. Stando ai dati storici – 37mila e 35mila euro negli ultimi due anni – non sarà questa ‘tassa ai ricchi’ a risollevare le casse della Repubblica, ma è tutto il settore, e soprattutto come questo viene gestito dall’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima, a far letteralmente ‘volare’ le entrate statali.

 

CONTRIBUTO STATALE? NO, GRAZIE. NON SERVE PIÙ

Il bilancio dello Stato è il tema centrale di tutte le discussioni politiche, sindacali e imprenditoriali dell’antica Repubblica, almeno da quando si è iniziato a parlare di debito pubblico anche sul Titano. Anche San Marino, infatti, ha scoperto che il suo ‘sistema Paese’ deve rinnovarsi se vuole continuare a stare in piedi. E i binari obbligati per muoversi verso il futuro sono rappresentati da spending review e rilancio dell’economia. Prosaicamente ‘meno spese e più entrate’, una ricetta magica che ogni economista sviluppa a suo modo e che spesso viene tradotto dalla politica in tagli lineari e più tasse. Il bilancio 2014 dell’Autorità per l’Aviazione assume quindi, in un contesto del genere, un valore eccezionale: tramite una strategia imprenditoriale – quella che si chiede di adottare per tutti gli enti pubblici – l’attuale gestione è riuscita a passare da un contributo statale di oltre 160mila euro nel 2012 a 88.5mila euro per il 2014, anzi, di più, quest’anno ha perfino rinunciato formalmente a quel contributo, come si evince dalla relazione allegata alla Legge di Bilancio appena passata in Consiglio Grande e Generale. Non solo: proprio grazie alla nuova strategia adottata, a iniziare dalla partnership con la società Aviation Registry Group Ltd, il registro aeronautico di San Marino è diventato uno dei più competitivi a livello mondiale. E i risultati sono arrivati subito, con un incremento delle iscrizioni che si sono tradotte in entrate sempre più consistenti, tanto che nel ‘triennale’ presentato in Consiglio Grande e Generale, si stima che arriveranno a quasi mezzo milione di euro nel 2017.

 

TASSA LUSSO: CHI E QUANTO DEVE PAGARE

L’imposta dovuta per l’anno 2014 deve essere pagata, previa auto-liquidazione da parte del soggetto obbligato, come detto entro il 31 dicembre, utilizzando gli appositi cedolini riportanti la causale: 001-901 Imposta speciale straordinaria sui beni di Lusso. Sempre entro il 31 dicembre 2014 i soggetti obbligati al pagamento dell’imposta devono presentare all’Ufficio Tributario copia del libretto del bene, o in alternativa un prospetto debitamente firmato riportante gli estremi dei beni posseduti/utilizzati sulla base dei quali è stato effettuato il conteggio, oltre al cedolino che dimostri l’avvenuto pagamento.

Chi sono questi soggetti obbligati? “L’imposta per il 2014”, spiega la Circolare dell’Ufficio Tributario datata 2 dicembre, “è dovuta dai soggetti residenti a San Marino che sono proprietari, o conduttori in forza di un contratto di leasing, di imbarcazioni o aeromobili iscritti presso il registro nazionale gestito dall’Autorità per l’Aviazione, oppure nei registri esteri”. I calcoli da eseguire sono differenziati a seconda della tipologia del bene posseduto.

Per quanto riguarda le imbarcazioni: fino a 10 metri sono esentate, fino a 14 metri, 500 euro; fino a 18 metri, 1.000 euro; fino a 24 metri 3.000 euro; fino a 35 metri, 5.000 euro e oltre i 35 metri 10.000 euro. Tali importi vanno abbattuti del 50% nel caso di imbarcazioni a vela. Per gli aeromobili, invece: fino a 1.000 kg di peso massimo al decollo (MTOW), 500 euro; fino a 5.000 kg, 3000 euro; oltre i 5.000 kg, 10.000 euro. Per i beni sopra elencati, che alla data di entrata in vigore del Decreto Delegato

n. 22/2013 presentano un’età compresa tra i 5 e i 15 anni, l’imposta è abbattuta del 20%, per i beni di età superiore a 15 anni l’imposta è abbattuta del 40%. Inoltre, ricordano dall’Ufficio Tributario, “diversamente dai provvedimenti precedenti non vi sono esenzioni legate alla strumentalità del bene, pertanto l’imposta è sempre dovuta anche nel caso in cui l’operatore economico utilizzi il bene nell’ambito dell’attività di impresa”.

Per dare un’idea del gettito che questa imposta straordinaria può generare, si deve partire dai 35mila euro dell’anno scorso. Poca cosa rispetto alla ‘patrimoniale’ sugli immobili, ma il dato andrà aggiornato alla situazione attuale che, come detto, almeno per gli aerei è decisamente migliorata. Attualmente nel registro figurano infatti 85 aeromobili e un centinaio di imbarcazioni, ma la supertassa riguarda anche i sammarinesi che hanno registrato aerei e barche nei registri esteri. Ma è il ‘risparmio’ generato da una gestione più imprenditoriale, unito a maggiori entrate per l’Autorità stessa, a far fare il salto di qualità anche alla quota che verrà incassata dallo Stato. Se tutti gli enti pubblici funzionassero così, senza contributo statale e ‘incassando’ più di quanto spendono, si darebbe una nuova lettura anche della spending review.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento