Home FixingFixing L’odore di pecora: la storia di San Marino nei vecchi statuti

L’odore di pecora: la storia di San Marino nei vecchi statuti

da Redazione

Visita degli studenti e dei professori del Liceo Economico Aziendale all’archivio di Stato. Le prime testimonianze risalgono al 1253. Eppure il santo Marino è del 301 d. C.

 

di Luca Giuliani*

 

Noi studenti della III° classe del Liceo economico aziendale della Repubblica di San Marino, mercoledì 12 febbraio, abbiamo visitato l’archivio di Stato per avere la possibilità di osservare da vicino gli antichi statuti di San Marino, occasione unica poiché alcuni risalgono addirittura al 1253. L’emozione era tanta ed io personalmente sono rimasto sorpreso dalla curiosità e dall’entusiasmo da parte dei professori che nonostante i numerosi anni di insegnamento anche loro hanno ancora voglia di apprendere cose nuove. L’archivio di Stato è un ambiente molto stimolante: dovunque guardassi vedevo le file di libri che non finivano mai, immensi libri antecedenti al XVI secolo fiancheggiati dai libri più recenti.

La direttrice dell’archivio Laura Rossi ci ha presentato gli statuti, primo fra tutti quello del 1253, il quale risentiva i segni dell’usura, ma si poteva notare la cura con cui le parole sono state scritte e con cui è stato cucito la rilegatura. Mentre sfogliava i vari statuti, si poteva sentire nell’aria uno strano profumo di pelle secca, probabilmente derivato dal fatto che le pagine erano create con la pelle di pecora.

Man mano, la presentazione si stava sempre più approfondendo, passando a spiegazione sempre più specifiche, per esempio le testimonianze dei primi statuti risalgono al 1253 d.C. , ma noi sappiamo che San Marino è stato fondato – secondo la leggenda – dall’omonimo santo nel 301 a.C., per questo motivo la direttrice Laura Rossi ha sollevato un quesito: “Come mai San Marino ci ha messo più di 1500 anni per avere il primo statuto?”. Semplicemente perché non c’è alcuna conferma che prima del 1253 ci fosse stata una comunità indipendente poiché l’unico testo che conferma la fondazione nel 301 a.C è appunto una leggenda quindi non attendibile al 100%.

Un altro elemento interessate venuto fuori durante l’esposizione è un documento relativo a una controversia riguardante San Marino e lo Stato Papale, poiché durante periodo di crisi la chiesa decise di aumentare le tasse e queste colpirono anche le saline di proprietà del Papato, dove abitualmente San Marino acquistava il sale, al tempo bene di prima necessità, utilizzata per la conservazione degli alimenti. E per evitare questo aumento dei prezzi, venne scritta e mandata una lettera alla chiesa dove si chiedeva l’esenzione dai tributi papali. La chiesa accettò, riconoscendo così la sovranità di San Marino.

Ci sono stati anche mostrati i primi statuti stampati del 1500 e del 1600, sottolineando un dettaglio molto importante: nel frontespizio dello statuto del 1500 c’era l’immagine del santo Marino, per simboleggiare che è stata la volontà di un santo a fondare questo Stato.

Il dettaglio è servito ad impedire l’invasione della chiesa poiché non poteva contrastare la decisione di un santo. Altra particolarità: negli statuti del 1600 venne stampata l’immagine delle tre torri per simboleggiare l’autonomia e la sovranità di San Marino acquisita nei confronti degli altri Stati.

La storia del Santo non servì più per contrastare la sete di conquista della chiesa.

L’incontro alla fine è stato molto interessante e divertente: ha dato a tutti noi una nuova visione del passato e una bellissima esperienza da ricordare.

 

*3EB Liceo Economico Aziendale San Marino

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