Dopo il successo della replica di fine novembre, torna in scena – il 18 gennaio alle 21 al teatro Titano (matinée per le scuole alle 11.30) lo spettacolo firmato dall’Associazione storico-culturale sammarinese “I Fanciulli e la Corte di Olnano”.
Si riparte da dove ci si era salutati: a teatro. Dopo il successo della replica di fine novembre, torna in scena – il 18 gennaio alle 21 al teatro Titano (matinée per le scuole alle 11.30) – “San Marino Anno domini 1463”, lo spettacolo firmato dall’Associazione storico-culturale sammarinese “I Fanciulli e la Corte di Olnano”, assieme alla “Compagnia dell’Istrice” che mette in scena una grande pagina della storia del Titano, quella dei Patti di Fossombrone, che ancora oggi definiscono i confini del Monte.
“Ricorrendo l’anniversario dell’annessione degli ultimi castelli, ovvero Serravalle, Montegiardino, Fiorentino e Faetano e la conseguente definizione dei confini del nostro Stato, si è pensato di rappresentare proprio i fatti del 1463 che è anche il periodo storico a cui i nostri gruppi fanno riferimento nelle proprie rievocazioni all’interno della Prima Torre, la Guaita. Com’è noto, in quel periodo fu rivolta a San Marino la richiesta, da parte del Pontefice Pio II, di intervenire direttamente nel conflitto a sostegno dell’alleanza contro i Malatesta. Da scritti di nostri autorevoli concittadini del tempo come Marino Calcigni e Bartolo di Pilo, risulta che non tutti i sammarinesi erano favorevoli ad entrare nel conflitto .Alcuni membri dell’Associazione hanno dunque svolto una ricerca dei documenti storici del periodo, avvalendosi anche dell’aiuto di autorevoli studiosi di storia sammarinese e hanno poi proceduto a realizzare una scrittura scenica ad hoc basata anche sulla lunga esperienza teatrale di alcuni soci”.
Nel ridotto del teatro Titano si potrà visitare la mostra fotografica “A.D. 1463_Suggestioni a fuoco” a cura di Daniela Valli (autrice della foto che vi proponiamo), Elisa Meri Donati, Patrick Menicucci.
