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San Marino, Villa Emma: “Entrare da clienti e uscire da amici”

da Redazione

E’ il motto di Emma Geri, premiata da TripAdvisor. “Negozi in centro aperti sino alle 24”. Lavoro? Meno Stato-mamma.

 

di Alessandro Carli

 

Dietro a ogni bed&breakfast c’è una storia personale. Case troppo grandi dopo la partenza dei figli, prepensionamenti che hanno spinto verso una nuova attività, la crisi dei mercati, le vicende familiari o l’obiettivo di far fruttare la propria abitazione con una o più camere vuote. Dietro a ogni b&b c’è un x factor comune: l’accoglienza creata dal padrone di casa, strategica per il successo della struttura, dalla presenza a colazione ai consigli per visitare la città in cui si è ospiti. Il b&bè una filosofia: una camera da letto confortevole e una sana e abbondante prima colazione, il tutto in un ambiente caloroso, comodo e tranquillo, caratterizzato dalla simpatia e cordialità della famiglia che apre le porte. Una filosofia che ha premiato Villa Emma: i viaggiatori di TripAdvisor ha posizionato la struttura di Serravalle al primo posto, con 5 pallini su 5 (il massimo dei voti). I commenti lasciati sul celebre sito vanno da “eccellente” a “molto buono”, anche grazie a un “pernottamento e prima colazione da re”, alla “posizione splendida” e alla “piacevole accoglienza”.

“Desidero che i miei ospiti si sentano come a casa e che si trovino a loro agio – esordisce Emma Geri -; cerco di essere attenta alle loro esigenze. Le persone entrano nel mio b&b da clienti ed escono da amici”.

Villa Emma – tre camere con bagno privato; due da due posti, una che può arrivare a quattro letti – è davvero una villa: terrazza con vista sul Monte Titano. La formula è quella consolidata, raccolta nella definizione: pernottamento e prima colazione, con un’attenzione particolare ai prodotti locali, tutti made in San Marino. L’idea di creare un b&b è nata nel maggio del 2007. Emma Geri, per esigenze personali, ha voltato pagina: lasciata l’attività commerciale a Riccione, è tornata alla terra d’origine. Consigliata da alcune persone, ha aperto la porta di casa, dopo aver studiato la legge numero 66 del 2006, il Regolamento di attuazione dell’esercizio saltuario del servizio di alloggio e prima colazione a carattere familiare denominato “bed & breakfast” che, tra l’altro, stabilisce anche che il periodo complessivo di apertura nell’anno” non possa “superare i 300 giorni”.

“Ho aperto il b&b per strette esigenze economiche, come ad esempio il pagamento delle bollette, o per arrotondare. All’inizio venivano una decina di persone all’anno poi, con il tempo e con internet, i numeri sono lievitati. Ho iniziato a lavorare con costanza dal 2012, grazie ai siti booking.com, bed-and-breakfast.it e TripAdvisor. Quest’anno ho ospitato persone provenienti da tutto il mondo: Oriente, Europa, eccetera. E mi sono già arrivate alcune richieste per agosto 2014”.

 

Promozione


Vanno benissimo i diversi siti del settore, certo. La Rete è una cassa di risonanza infinita. Vero è che anche lo Stato potrebbe dare una mano alle strutture più piccole. Ne è convinta Emma Geri. “Credo sarebbe opportuno avere una finestra anche all’interno delle fiere di settore, magari con un angolo, assieme allo stand istituzionale, in cui dare una serie di materiale informativo. San Marino, sotto il profilo turistico, ha grandi potenzialità”.

“Mi capita spesso di accompagnare le persone che ospito a Villa Emma nel centro storico di San Marino – prosegue. Si parla spessissimo dell’orario di apertura dei negozi: a mio parere, dovrebbero rimanere aperti, in estate, sino a mezzanotte. Se il turista trova tutto chiuso, non acquista e magari la sera va altrove”.

 

Il lavoro


L’esperienza personale insegna: in caso di difficoltà, è necessario rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare, senza dipendere dagli altri. Emma Geri ha le idee chiare: “Gli ammortizzatori sociali andrebbero limitati a uno o due mesi. Le persone invece si ‘siedono’, magari prendono 1.000 o 1.200 euro al mese per la mobilità o la Cassa Integrazione, e poi arrotondano con altri piccoli lavori. Piuttosto, lo Stato dovrebbe provare a incentivare nuove attività attraverso mutui vantaggiosi e agevolazioni. Dobbiamo smettere di pensare a uno Stato-mamma, che ci viene incontro e ci aiuta”.  

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