Home FixingFixing Tutela dei consumatori: Titano all’avanguardia

Tutela dei consumatori: Titano all’avanguardia

da Redazione

Dopo un anno ripreso il confronto, entro fine anno via all’iter consiliare.

 

Centosettantasei articoli per regolamentare una materia assai complessa, la tutela del consumatore. Ma quando questa legge entrerà in vigore la Repubblica di San Marino potrà sbandierare ai quattro venti la propria legislazione all’avanguardia in campo internazionale. E chissà che questo provvedimento, il cui iter è ripartito dopo un anno di stop (complice la crisi di governo) non possa davvero aprire qualche porta per nuove opportunità di impresa in Repubblica.

La Legge sul Consumo è materia che afferisce alla Segreteria di Stato Industria, Artigianato e Commercio. Al Segretario Particolare, Silvia Della Balda, Fixing ha chiesto che cosa cambierà, in linea generale, per chi si occupa di commercio ma anche per le imprese manifatturiere.

“Una premessa è d’obbligo: la futura legge ha uno scopo ben preciso, cioè quello di introdurre in San Marino delle best practice volte a regolamentare adeguatamente il mercato dei beni e dei servizi mediante una serie di disposizioni a garanzia di comportamenti corretti. Questo non solo da parte di imprese sammarinesi, ma anche, e specialmente, da parte di imprenditori provenienti da Paesi terzi. Detto questo, ritengo che il più importante cambiamento in ambito commerciale riguarderà gli obblighi di sicurezza, corretta informazione e di garanzia di buon funzionamento di un determinato bene o servizio acquistato dai consumatori. In ambito manifatturiero invece è prevista l’introduzione della figura del ‘contraente debole non consumatore’, a cui la legge garantisce tutele simili a quella riconosciute al ‘consumatore persona fisica’. Nel concetto di contraente debole rientreranno quegli imprenditori del comparto che forniranno a terzi beni destinati poi a essere inglobati in un prodotto finito. Possiamo affermare che la previsione della tutela del contraente debole-non consumatore farà di San Marino uno Stato all’avanguardia nella materia disciplinata dalla legge”.

Le imprese, in generale, e chi le rappresenta, sono preoccupate dagli obblighi di adeguamento a nuove norme, soprattutto quelle più complesse, come la Legge in questione. Con l’entrata in vigore ci saranno adempimenti burocratici particolari rispetto ad oggi?

“Non si tratta tanto di adempimenti burocratici – prosegue Silvia Della Balda – in quanto non sono coinvolti i rapporti con la Pubblica Amministrazione, ma certamente la futura legge porterà gli operatori del commercio verso nuovi adempimenti contrattuali e comportamentali, volti a garantire una maggiore tutela degli acquirenti consumatori, anche e specialmente in materia di trasparenza”.

La legge, come è riportato nell’art. 1 (“Finalità e oggetto”), “ha l’obiettivo di introdurre un sistema organico di norme concernenti la tutela, anche collettiva e superindividuale, dei consumatori e utenti nei processi di consumo di acquisto di beni o servizi e nella fruizione di servizi pubblici essenziali, al fine di garantire loro un più elevato livello di tutela”. Altro obiettivo primario l’adeguamento dell’impianto normativo sammarinese alla normativa europea già vigente, e la disciplina di un corretto e trasparente processo negoziale. Durante il confronto ci si è soffermati in particolare sulla disciplina relativa alla sicurezza e qualità dei prodotti e sul corretto funzionamento dell’Autorità di Vigilanza, anche mettendo in evidenza la necessità di evitare conflitti di interesse che potrebbero insorgere in capo ai membri nell’esercizio delle proprie funzioni. Le associazioni di categoria hanno rilevato l’introduzione del contraente debole, mentre il mondo bancario ha approfondito gli aspetti relativi al credito al consumo. A seguito di questa tornata di incontri, entro la fine di settembre, verranno apportate alcune modifiche al testo, scaturite proprio dalle proposte delle parti sociali. Alcuni interventi sono stati condivisi già al tavolo, su altri invece la Segreteria di Stato si è presa del tempo per una riflessione. In ottobre partirà poi il confronto in ambito politico, con l’auspicio di essere pronti all’iter legislativo entro l’anno.

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