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San Marino, spending review. Scuola e sanità nel mirino

da Redazione

Vanno riviste tutte le convenzioni e i contratti attualmente in essere, inoltre viene specificato che le farmacie periferiche devono essere soppresse.

 

Scuola e sanità sono i due centri di spesa più rilevanti, secondo la relazione del Gruppo Tecnico. Per quanto riguarda l’ISS occorre adottare un nuovo piano sanitario e socio-sanitario definendo un piano del personale che in un arco di tempo triennale intervenga con una riduzione di almeno 80 unità, quelle attualmente valutate in esubero. Vanno riviste tutte le convenzioni e i contratti attualmente in essere, inoltre viene specificato che le farmacie periferiche devono essere soppresse. Sotto il profilo previdenziale c’è l’invito a intervenire per legge per portare a un regime unico le pensoni ISS e quelle Stato stabilendo una rendita massima di 4 mila euro. Sugli ammortizzatori sociali è chiesta una semplificazione per eliminare abusi e distorsioni, rivedere la modalità di accesso agli assegni familiari e, soprattutto, la gamma di prestazioni garantite dal sistema pubblico. Altro passaggio importante quello che invita a verificare tutte le certificazioni di invalidità.

In materia scolastica va ripensato globalmente – così è scritto nel documento di lavoro presentato dalla maggioranza in Consiglio – il sistema d’istruzione con un orizzonte temporale di un triennio, sottoponendolo a riforma dei modelli organizzativi e delle peculiarità didattiche. Per quanto concerne il personale viene palesata la necessità di diminuire il numero di bidelli e recuperando personale già in servizio nel pubblico allargato. Una riduzione del 30% di tali addetti (bidelli-cuochi) porterebbe a un risparmio di 150 mila euro per il 2013 e 220 mila nel 2014. Vanno eliminate totalmente (risparmio: 130 mila euro) le propine d’esame; va rivisto il sistema dei trasporti; va rivisto anche il sistema di erogazione dei contributi. La relazione propone di creare un’integrazione virtuosa tra pubblico e privato per gli asili nido. Per i trasporti scolastici invece viene chiesto di dar vita a una nuova gara d’appalto che porti a un risparmio del 20% a partire dall’anno scolastico 2014-15. Capitolo Università. Anche in questo caso è ipotizzata un’ampia riorganizzazione.

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