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San Marino, i business angels tra ITC e logistica

da Redazione

Al 4° Investment Forum presentate tre start up che possono mettere le ali. Un brevetto per le forche dei muletti, wifi “social” e pranzi “on line”.

 

di Loris Pironi

 

Altri tre progetti d’impresa, peraltro tutti quanti più o meno già sviluppati, sono pronti a spiccare il volo, sfruttando le benefiche ali dei Business Angels di San Marino e Rimini. Sono stati presentati la scorsa settimana al Palace Hotel del Titano a una selezionata platea di imprenditori e “amici” dell’innovazione nell’ambito del quarto Investment Forum. Prima di raccontare le tre idee messe in gioco un piccolo passo indietro per raccontare chi sono i business angels. Si tratta di imprenditori o comunque di titolari di un certo capitale che decidono di scommettere in una start up o comunque in un’idea innovativa. Lo fanno perché credono nel prodotto o nel servizio, e nell’entusiasmo e nella capacità dimostrata da chi ha lanciato il progetto. A cui mettono a disposizione denaro per sviluppare l’idea, ma anche la propria esperienza. In questo modo la start up ha le “gambe” per svilupparsi e crescere e ci sono possibilità di guadagno anche per l’investitore. Ecco infine le tre idee presentate al quarto Investment Forum del BAN (Business Angels Club) San Marino – Rimini. Si tratta di due prodotti in ambito ICT e di uno specifico per il settore industriale.

 

Sgnam


Sgnam, come si legge nella scheda di presentazione del progetto, è una piattaforma web che permette di ordinare a domicilio da ristoranti e pizzerie, offrendo al cliente la possibilità di risparmiare grazie a sconti diversificati. L’idea è frutto del lavoro di tre ragazzi giovani che dal 2012 hanno iniziato lanciando il proprio prodotto sul mercato emiliano, ottenendo già risultati interessanti. Da rilevare anche che l’idea ha vinto il premio MoebiuStartup allo Smau di Bologna. Il concetto è in sé semplice. Poiché la ristorazione a pranzo necessita di tempi sempre più rapidi e vede protagonista una fascia di pubblico sempre più giovane e connesso alla Rete, Sgmam ha previsto una piattaforma web su cui devono trovare spazio bar e ristoranti e in cui i loro clienti possono ordinare il proprio pranzo ottenendo sconti e una corsia preferenziale per il servizio. Il modello di business prevede per ora ricavi dall’intermediazione per singolo ordine, il mercato di riferimento è quello nazionale italiano e sono previsti ampi margini di miglioramento. Ai business angels è chiesto un investimento da 500 mila euro, in cambio di una quota di capitale societario del 33%.

 

Newtecnik


Il progetto di Newtecnik è già avviato, se pure l’azienda è stata avviata da poco. Il prodotto, protetto da brevetto industriale in tutti i principali Paesi tecnologicamente avanzati, vuole risolvere un problema di logistica di non poco conto, in maniera piuttosto semplice. Il problema è quello di mettere in sicurezza la merce che viene movimentata nei magazzini con i carrelli elevatori. Come? Con un dispositivo, denominato DAGS (Dispositivo Anti Graffio e Scivolo) che si applica sulle forche dei carrelli. Composto da tre strati, un primo magnetico per il fissaggio, un secondo metallico e un terzo in gomma, evita che il materiale movimentato si danneggi per contatto o si ribalti nei movimenti del muletto. Di fatto non esistono competitor, fino a tutto il 2014 il partner di riferimento è Cascade Corporation, azienda americana leader del settore, distributore ufficiale del prodotto. Prodotto che ha un mercato potenziale praticamente illimitato. Ai Business Angels viene offerta una quota societaria del 25% a fronte di un investimento da 450 mila euro.

 

SimpleSpot


Con l’ultimo progetto torniamo in ambito Information Tecnology e parliamo di PMI e reti wifi. Fondata da tre soci, questa start up ha sviluppato un dispositivo plug and play – Wisocial – che permette di creare una rete wifi ad hoc che l’azienda interessata mette a disposizione dei clienti gratuitamente e in maniera semplice con accesso tramite social network. Il mercato di riferimento è potenzialmente vastissimo e comprende tutte le attività ricettive, gli store o le piccole e medie compagnie che mettono a disposizione dei propri clienti una rete wifi per connettersi. Per l’utente finale il vantaggio è semplice: si può connettere a internet gratuitamente senza dover ricorrere alla prassi ormai superata della lunga pw stampata sul fogliettino volante. Per il cliente di Wisocial invece c’è la possibilità di raccogliere dati preziosi dei propri clienti e interagire con loro sui social network. Wisocial è a uno stadio avanzato ed è già on line; il software verrà presto brevettato e c’è la possibilità di aprire interessantissimi mercati “verticali”, sfruttando le poliedriche possibilità del programma (es. sviluppo in ambito beauty, la connettività più ampia per l’organizzazione di eventi, offerte promozionali tramite social in ambito grande distribuzione, eccetera). Il CFO di SimpleSpot è già un Business Angel che ha supportato gli ideatori, due programmatori. Agli investitori è chiesto un gruzzoletto da 300 mila euro in cambio di una quota del 21% del capitale societario con stock option.

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