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San Marino, Parco Tecnologico: chi entrerà nell’Ente gestore?

da Redazione

Nadia Lombardi: Per ora le associazioni hanno compito di stimolare le imprese. Si è riunito, per la prima volta, il Comitato di indirizzo strategico.

 

di Loris Pironi

 

Il 2 luglio, è tornato a riunirsi il Comitato di indirizzo strategico per la realizzazione del PST. È stato il primo incontro, collegiale e plenario, dopo la firma del Memorandum of Understanding dello scorso novembre. Da allora sono passati più di sei mesi, ci sono state le elezioni e anche un po’ delle inevitabili turbolenze. Ma qualcosa di concreto, nel frattempo, si è fatto. Il 17 giugno è ripartita ufficialmente la collaborazione con APSTI, l’Associazione Italiana dei Parchi Scientifici e Tecnologici. E proprio in questi giorni ha preso il via anche la campagna per la selezione del personale, il primo personale che verrà formato e assunto nell’ambito del Parco Scientifico e Tecnologico San Marino – Italia. Quindi l’incontro del 2 luglio con i referenti dei 27 soggetti – pubblici e privati, italiani e sammarinesi – che hanno sottoscritto il Memorandum che ha posto la prima pietra virtuale del Parco è stato un altro momento importante. Perché per la prima volta si è incominciato a parlare dell’Ente che dovrà gestire il PST, una decisione che nel cronoprogramma – termine che piace tanto e che sta entrando nel lessico comune dei frequentatori di Palazzo Mercuri – dovrà essere assunta assolutamente entro il prossimo mese di novembre. Praticamente dietro l’angolo. Sempre in questi giorni invece ci sono i primi incontri fissati nel calendario dei Cluster (calendario anche in questo caso fitto di incontri da qui a novembre), ovvero quei raggruppamenti di imprese che condividono tematiche ed esigenze, la cui unione rappresenta il primo tassello pratico del Parco, anche oggi che il Parco ancora non c’è, non fisicamente, almeno. Si tratta di raggruppamenti (cluster, ovvero “grappolo”) che portano a ragionamenti comuni per trovare soluzioni, a livello tecnologico, che abbiano un valore per le singole tipologie di imprese o a livello di mercato. Per diffondere il verbo dei cluster, passateci la definizione, avranno un ruolo molto importante le Camere di Commercio coinvolte (quella di San Marino, quelle di Rimini e Pesaro) e tutte le associazioni di categoria, chiamate a un ruolo importante di filtro e di stimolo nei confronti delle imprese dei rispettivi territori.


L’ente gestore. Chi ci entrerà?

 

Abbiamo già detto che i soggetti che hanno dichiarato ufficialmente di credere nel Progetto Parco Scientifico e Tecnologico sono 27, i 27 che hanno firmato il Memorandum. Oggi che c’è da affrontare il ragionamento legato all’ente gestore, il discorso incomincia a farsi più complesso. Chi ci entrerà? Chi passerà dalla fase propulsiva, di idee (comunque fondamentale) a quella più concreta dell’investimento nel progetto? L’incontro del Comitato di indirizzo strategico è stato utile anche per porre sul tavolo questa questione. Novembre è dietro l’angolo e poiché i capitali ormai nessuno riesce a tirarli fuori dal cappello a cilindro, chi allora ha sottoscritto l’impegno oggi deve iniziare a fare qualche ragionamento. “Per il momento – spiega il Coordinatore Nadia Lombardi – i soggetti che hanno sottoscritto il Memorandum hanno un ruolo importante e stanno dando un contributo fattivo nello stimolare le imprese. Adesso invece a breve si dovranno fare ragionamenti diversi, decidendo che ruolo vorrà assumere. Chi deciderà di entrare dovrà prevedere un impegno di carattere finanziario, ma questo è un passaggio chiaro sin dall’inizio”.

E per quello che riguarda la tipologia di società da aprire, Nadia Lombardi anticipa che sul tavolo ci sono diversi aspetti legati al diritto, per stabilire che tipo di ente o società sarà decisa. “Sicuramente partiremo da esperienze base che hanno funzionato e che riteniamo si possano adattare alla realtà della nostra Repubblica”.

Ma che atmosfera si è respirata in questo primo incontro dallo scorso novembre? “Nonostante siano passati diversi mesi dalla sottoscrizione del Memorandum – conclude il Coordinatore – abbiamo constatato con piacere che tutti i soggetti coinvolti hanno mandato al tavolo i propri rappresentanti ed abbiano dimostrato, una volta di più, l’interesse vivo e forte per questo progetto, tutti consapevoli di quale opportunità possa essere il Parco Scientifico e Tecnologico per i nostri territori”.

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