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San Marino, patto Regione-Titano. Opportunità strategica

da Redazione

Manuel Canti: “Costituito un rapporto stretto con l’Emilia-Romagna”. I consiglieri Piva e Lombardi: “Il Monte, risorsa fondamentale”.

 

di Saverio Mercadante

 

Il 28 gennaio scorso la Giunta dell’Emilia Romagna ha approvato un importante Accordo di Collaborazione Economica tra la Regione e la Repubblica di San Marino. Un accordo quadro che contempla la collaborazione in campo economico a sostegno delle imprese operanti sul loro territorio, la reciproca collaborazione nel settore sanitario e socio-sanitario, in campo faunistico-venatorio, nella valorizzazione dell’ambiente e dell’agricoltura, nel settore fitosanitario, nel settore dei trasporti e delle infrastrutture, nel campo della ricerca ed innovazione tecnologica, in materia di razionalizzazione della spesa e nel settore della Protezione Civile. Le parti convengono di affrontare le tematiche relative alle politiche attive e passive del lavoro, con particolare riferimento ai lavoratori frontalieri. L’accordo indica anche la realizzazione di un comune programma di collaborazione scientifica, didattica e formativa nonché di attività di scambio di personale docente, ricercatori dottorandi, dottori di ricerca e studenti.

“La parte più interessante dell’accordo – afferma Manuel Canti, Dirigente della Segreteria di Stato per gli Affari Interni e Giustizia – è nei due articoli finali dove si disciplina in maniera abbastanza puntuale la forma di collaborazione. Altrimenti si rimane sulle enunciazioni generali. Si prevedono protocolli attuativi e direttive che possono essere emanate dagli organi competenti. E’ contemplata, dunque, una sorta di istituzionalizzazione di questi rapporti di collaborazione attraverso tavoli tecnici. Così come è stato già fatto nel settore delle infrastrutture così si potrà operare negli altri ambiti indicati dall’Accordo. Che ha delle possibilità importanti se viene bene utilizzato. Su ogni articolo previsto dall‘Accordo si potrebbero costituire dei gruppi che vanno ad approfondire le tematiche di riferimento. Si è costituito un collegamento stretto tra Regione Emilia Romagna e San Marino. Ripeto, è certamente la parte più importante. Noi abbiamo già approvato la versione definitiva con una delibera dal Congresso di Stato. Vi erano state delle modifiche a seguito del passaggio presso il ministro degli esteri italiano. Ora ci sarà il passaggio nell’Assemblea Regionale, poi ci sarà la sottoscrizione dell’accordo. E’ un accordo regionale che accoglie diversi ambiti di intervento. Per quanto riguarda le infrastrutture anche prima della sottoscrizione dell’accordo avevamo già attivato un gruppo misto dove erano presenti anche rappresentanti comunali, provinciali e comunali. Avevamo elaborato una proposta di una possibile riqualificazione della superstrada dove si inserivano due possibili opzioni per realizzare un sistema di trasporto collettivo che potesse collegare più velocemente la Riviera con San Marino. Una è la monorotaia, la cosiddetta ‘people mover’, un sistema a guida vincolata. Sono state fatte anche due, tre proposte di tracciato e un primo studio di fattibilità. L’intervento dovrebbe essere realizzato attraverso lo strumento della finanza di progetto. E’ stato allegato uno studio sulla base del bacino di utenza, della possibile tariffa applicabile, dei costi previsti di realizzazione. Si è dimostrato che il progetto poteva essere sostenibile. Anche il Comune di Rimini nel suo piano strutturale aveva contemplato la possibilità di realizzare un ‘people mover’ che dovrebbe collegare i poli principali della città, le fermate strategiche: casello Rimini sud, Centro Congressi, Arco D’Augusto e nuova darsena. L’idea è stata quella di verificare la possibilità di un prolungamento per arrivare sino a San Marino. L’altra proposta della Regione di cui noi abbiamo preso atto era quella relativa al prolungamento del TRC, il Trasporto Rapido Costiero. Sono due interventi molto onerosi. Come gruppo tecnico abbiamo strutturato la proposta in due fasi: prima, la messa in sicurezza e riqualificazione che consentirebbe una maggiore fluidità del traffico con il superamento, per esempio, dei semafori, poi nell’ambito degli interventi di riqualificazione verificare la possibilità di inserire il cosiddetto trasporto collettivo. Adesso si dovrebbe passare al confronto a livello ministeriale: è una strada che collega due Stati. L’ente che lo gestisce è l’ANAS, naturalmente. Per andare a vedere anche la possibilità di reperire dei possibili fondi bisogna instaurare un dialogo con il ministero. In ambito sanitario invece le competenze regionali sono molto più ampie e si possono definire accordi con direttamente con la regione. Dunque, a secondo del tema e della legislazione italiana che prevede ampie autonomie locali si può trattare con la Regione. La quale si attiva, nel ruolo di parte dirigente nei confronti dei ministeri, come previsto dall’Accordo, qualora appunto si debba far riferimento alle autorità nazionali competenti”.


Lombardi e Piva

 

San Marino Fixing ha chiesto anche un commento, un’analisi sulle prospettive che si aprono con questo Accordo ai consiglieri regionali Roberto Piva e Marco Lombardi.

“Sono molto contento di questo Accordo – afferma Lombardi – che va nella direzione che da sempre io ho auspicato. Tanto è vero in qualità di presidente della Commissione Statuto nella scorsa legislatura ho fatto inserire all’articolo 13 l’indicazione che l’Emilia Romagna nei rapporti internazionali privilegia San Marino per motivi sociali e in virtù dell’indotto dei lavoratori italiani che lavorano sul Titano. Qualche tempo fa ricordo come presidente della Commissione Bilancio ho fatto un incontro con la Commissione Bilancio del Consiglio Grande e Generale. Quindi sono perfettamente in linea con la prospettiva indicata dall’Accordo. E per quanto mi compete all’interno della mia commissione farò di tutto per arrivare a una rapida ratifica di questo Accordo. D’altronde la Regione ha delle competenze proprie e originali sia in materia legislativa che nei rapporti con l’estero. Bisogna sempre tener presente che in base alla riforma del Titolo Quinto della nostra Costituzione ci sono delle competenze esclusive dello Stato, esclusive delle Regioni. E delle competenze concorrenti. In questo ultimo caso la Regione deve rimanere all’interno di un quadro che stabilisce il governo nazionale. In tema di viabilità, per esempio (e qui contraddice in qualche modo le affermazioni di Manuel Canti, ndr) è un ambito dove la regione non ha nessun bisogno di confrontarsi con lo Stato. Anche nell’ipotesi di un collegamento rapido, tipo monorotaia, Rimini San Marino. In questa visione di stretta collaborazione anche il recente accordo tra i convention bureau di Rimini e San Marino è estremamente positivo. Pensare ai congressi e alale fiere senza un aeroporto è follia. E un aeroporto, come il nostro che è internazionale deve aver una sinergia profonda con San Marino. Le difficoltà economiche le hanno tutti in questo momento ma dobbiamo superare questa fase sfruttando anche i rapporti internazionali che ha la Repubblica di San Marino, per esempio con la Cina. Credo che il Titano debba investire di più sull’aeroporto. E oltre agli investimenti economici credo che debba investire di più in termini di risorse intellettuali. San Marino deve usare tutti i suoi canali per potenziare l’aeroporto. Oggi in un mercato liberalizzato avere a che fare con uno stato sovrano ci permette di aprire delle rotte che altrimenti non avremmo la possibilità di avere”.

“San Marino è uno Stato – afferma Piva – e quindi bisogna rispettare la sua autonomia e le sue leggi. Ma la vicinanza con l’Emilia Romagna e i costumi gli usi sono così simili che tutto ciò che accade in favore di un accordo tra gli stati e dunque tra la Regione e San Marino ha sempre un connotato positivo. La viabilità, uno dei temi dell’Accordo, e la superstrada in particolare che ormai è diventata una strada ordinaria, pone la questione di un collegamento veloce sia per chi si sposta per motivi di lavoro, sia per il turismo collinare. Avere alle spalle una risorsa come San Marino non è da tutti. Per l’Italia e l’Emilia Romagna avere possibilità di collegamenti veloci è un arricchimento per tutti. Io mi auguro che se fosse possibile costruire una tratta ferroviaria seppure piccola sulle tracce del trenino azzurro sarebbe veramente un fatto straordinario. Sul tema della sanità posso affermare che San Marino possiede una struttura sanitaria importante che funziona. E’ chiaro che nei rapporti con l’Italia per quello che riguarda le specializzazioni, le urgenze, e così via, si possa far molto. E’ necessaria la più ampia e massima collaborazione sanitaria tra Regione, che ha di fatto una delega in materia da parte dello stato centrale, e il Titano. Io credo che San Marino sia un arricchimento per tutti. Insomma, più collaborazione c’è è meglio è per tutti. E’ la presa d’atto che i due territori possano creare una sinergia strategica. Il recente accordo tra i due convention bureau riminese e sammarinese lo ritengo un accordo di importanza strategica. Il Monte dovrebbe investire di più nell’aeroporto, secondo le sue possibilità, tenendo conto della posizione e della considerazione che San Marino deve ricevere”.

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