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San Marino, sono oltre 10 mila le SMaC card sostituite

da Redazione

Le nuove SMaC Card sono munite di microchip ed inoltre è prevista la possibilità di proteggere il denaro contenuto nella carta grazie a un codice PIN.

 

La campagna di sostituzione delle carte SMaC è entrata nel vivo: sono già 10 mila quelle sostituite. A fine anno le carte di colore blu che occhieggiano dalla tasca interna dei portafogli dei cittadini sammarinesi e di tanti italiani abituati a frequentare il Titano, dovranno essere necessariamente sostituite, perché giunte alla scadenza tecnica e fisica della propria vita. Una volta assodato che la SMaC Card è entrata stabilmente nella vita di tantissime famiglie – piacevole quotidianità – quale strumento prezioso e irrinunciabile, questo passaggio inevitabile la cui scadenza era stata stabilita già in partenza ha portato ad una riflessione sul futuro della carta stessa. Come implementarla? Quali servizi introdurre?

Innanzitutto va detto che è stata colta l’occasione per un balzo in avanti da un punto di vista strettamente tecnologico. Le nuove SMaC Card sono munite di microchip ed inoltre è prevista la possibilità di proteggere il denaro contenuto nella carta grazie a un codice PIN. Per essere più chiari, rispetto al passato, in caso di acquisti di valore superiore ai 70 euro si dovrà digitare il proprio numero segreto; questo serve a scongiurare acquisti ingenti che svuotino la carta da parte di estranei in caso di smarrimento. Fermo restando che è sempre attivo il numero verde per bloccarla (800-22.08.08).


Nuovi scenari possibili

 

“La tecnologia di cui sono dotate le nuove carte – ha spiegato Luca Beccari, Coordinatore del Dipartimento Finanze, alla presentazione della campagna di sostituzione – oltre ad una maggiore sicurezza apre la porta a molteplici funzionalità future. Possiamo pensare, ad esempio, alla deducibilità delle spese in automatico che potrebbe essere introdotta con la riforma fiscale, oppure a tutti quegli ambiti in cui si sta parlando di scontrini o ricevute fiscali telematiche per un rapporto telematico diretto tra utente e amministrazione finanziaria. E poi c’è tutto il settore dei servizi pubblici: la nuova SMaC è pronta per essere utilizzata per pagare i parcheggi o per altri servizi offerti dallo Stato”.

Sempre in tema di novità all’orizzonte, un ulteriore scenario ipotizzato riguarda la scontistica. “Vanno studiate nuove formule – prosegue Beccari – per rendere più facile e meno rigido da parte dell’esercente l’applicazione della propria scoutistica, magari legandola alla stagionalità o andando incontro alle politiche commerciali dei produttori e/o dei franchising”. E poi c’è tutto il discorso legato alla SMaC come borsellino elettronico: la carta ha già dimostrato la propria efficacia e comodità per le piccole spese: si può ricaricare la propria carta a piacimento per utilizzarla per gli acquisiti di tutti i giorni, ma è anche possibile effettuare ricariche periodiche automatiche in banca, in modo da averla sempre pronta la propria card per qualsiasi evenienza.


Esercenti da coinvolgere

 

Ma al di là dei possibili sviluppi tecnici, l’obiettivo principale per quello che riguarda la San Marino Card è veder crescere sempre più il numero degli esercenti coinvolti nel progetto. Un progetto complessivo, sistemico, che non solo si presta ad affiancare le famiglie ma incentiva i consumi. E dunque le imprese. Entrare a far parte del circuito SMaC per un esercente significa fidelizzare la propria clientela, dunque un vantaggio individuale, ma vuol anche dire stimolare il consumo a San Marino, con una conseguente ricaduta positiva per l’intera economia della Repubblica. Quasi un dovere morale, insomma… Attualmente sono circa 350 gli esercenti convenzionati. Un incentivo, per chi ancora non c’è, potrebbe essere costituito dal valore transato (660 milioni di euro in circa tre anni e mezzo) e da quello del denaro che oggi è contenuto nelle Card in circolazione, 1 milione e 600 mila euro.

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