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San Marino, le api e la varietà dei mieli: un profumato incontro con il premiato nettare di Fiorenzo Guiducci

da Redazione

Le api e la varietà dei mieli: un profumato incontro tra la sublime poesia di Virgilio e i numerosissimi premi vinti da Fiorenzo Guiducci, per uno dei prodotti frutto del Consorzio Terra di San Marino.

SAN MARINO – “L’amore innato della proprietà spinge le api al loro lavoro. Le anziane si prendono cura della città, di proteggere i favi, di costruire con arte gli alveari; le giovani tornano stanche a tarda notte con le gambe piene di timo; brucano in giro i corbezzoli, i salici scuri, la cassia, il croco rosso, il tiglio succoso e il ferrigno giacinto”. L’ape contiene, per gli antichi, il germe del divino. Virgilio, nelle Georgiche (l’estratto in apertura è preso dal IV libro, ndr) dice che le api “hanno una parte della mente divina e il respiro dell’etere”. Lo stesso poeta, nell’Eneide, ritorna sul tema e vi aggiunge l’immortalità dell’anima: paragona le api alle anime che volano presso il Lete, e il loro rapporto starebbe nella moltitudine e nel ronzio. Quello stesso ronzio – mescolato ai profumi – che si avverte appena si entra nel regno dell’apicoltore Fiorenzo Guiducci, un campo verde che si affaccia su Montegiardino.
Guiducci ci accoglie con un sorriso. Probabilmente lo stesso che gli illuminò il viso 34 anni fa, quando si affacciò, per la prima volta, nel mondo dorato del miele. L’apicoltore sammarinese osserva un attimo il cielo plumbeo, che minaccia pioggia. “Quest’anno il tempo è stato scandito dagli sbalzi di temperatura. Non è un bene per le api, che avrebbero bisogno di una temperatura costante”. Il risultato di queste bizzarrie del meteo è ben visibile negli ampi contenitori che racchiudono il miele: quest’anno il grado di umidità del prezioso prodotto oscilla tra il 18% e il 19%, un po’ al limite rispetto ai parametri contenuti nel disciplinare. “Il 2012 è stato un anno abbastanza particolare: nei primi mesi la Repubblica di San Marino è stata ricoperta da un manto abbondante di neve, e si è protratta nel tempo. I mandorli, che solitamente fioriscono a gennaio, sono sbocciati a marzo. I tempi vengono dettati dalla natura, e lo slittamento delle fioriture hanno avuto una ricaduta anche sui mieli. Per la prima volta infatti abbiamo un miele composto da acacia, che solitamente fiorisce in maggio, e il tiglio, che profuma a giugno”.
Nonostante i capricci di Giove Pluvio, le api di Guiducci hanno lavorato bene. “Sono insetti che ti danno lo specchio di quello che hanno intorno: se la natura è sana, loro sono forti. Hanno una buona autonomia di volo: riescono a spostarsi sino a 5 km dall’alveare”. E a guardare l’ecosistema che le circonda, si ha la certezza che questo eden sammarinese sia una sorta di paradiso, particolarmente amato dagli insetti: la “squadra” infatti è composta, in estate, da 50 mila api, che si riducono a 10-15 mila unità nei mesi freddi e che vivono, a pieno organico, nelle arnie sparse in mezzo al verde. Dopo aver fatto chiarezza sulle differenze tra miele, nettare, polline, pappa reale e propoli e dopo aver tracciato le funzioni delle api (“Nascono spazzine, poi diventano guardiane, poi nutrici e infine bottinatrici, cioè impiegate per la raccolta nei pollini. Ogni arnia ha un’ape regina, che viene nutrita solo con la pappa reale e che in estate è in grado di far uscire dal proprio corpo dalle 1.500 alle 2.000 uova al giorno. Un’ape regina vive in media 4 o 5 anni, ma noi la cambiamo ogni due per motivi di capacità produttiva”), Fiorenzo Guiducci ci spiega la fase della raccolta dell’oro giallo. “Raccogliamo il miele dalla parte superiore delle arnie, in modo da non intaccare le scorte invernali, essenziali per la loro sopravvivenza. Nel territorio sammarinese pur essendo di pochi km quadrati si possono produrre diversi tipi di mieli: ‘millefiori primaverile’,  acacia,  ‘millefiori estivo’,  ‘tiglio’ ‘sulla’ ed in particolari annate si può produrre miele di ‘coriandolo’ e ‘melata’.Complessivamente riusciamo a produrre 50-60 quintali di miele all’anno, utili per realizzare i nuovi prodotti a marchio Terra di San Marino come ad esempio il Torrone e i biscotti Gocce di Miele”. E, anche se l’apicoltore non lo dice apertamente, miele di ottima qualità, come testimoniano gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti durante i concorsi: lo scorso anno ha vinto il primo premio sia per la categoria “acacia” che per il “Millefiori”.

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